I problemi della scuola – parte sesta e ultima – il pagellone
Bene, l’anno scolastico si avvia alla sua conclusione e mi pare corretto cercare di tracciare un po’ un bilancio di quanto è accaduto in questa mia esperienza in quel della Comasina. Mi pare anche che sia giusto nei confronti degli sparuti lettori di questo blog aggiornare su come si sono concluse alcune vicende che tanto hanno animato i commenti e le mie giornate negli ultimi mesi. Ho pensato di farlo con una specie di pagellone, ovviamente con i voti in stile Gelmini: spero nessuno si offenda per quanto scriverò, ma d’altronde è quello che penso 🙂
Studenti, voto 7: come sempre sono la componente più importante della scuola, quella per cui si sceglie di fare questo mestiere. Mi sono divertito molto con loro, ma penso che in generale non siano stati molto in grado di raccogliere e proporre stimoli che altrove ho visto prendere piede molto più decisamente. Sono convinto che le prime di quest’anno saranno un po’ più propositive e che in buona parte non sia solo colpa degli studenti: siamo noi adulti che dovremmo contribuire risolvendo le situazioni problematiche a far sì che il grosso degli alunni possa approfittare delle occasioni che si parano loro davanti. Insomma: bene, ma si può fare meglio. Con l’aiuto di tutti.
Docenti, voto 7: il voto è una media tra l’otto che meriterebbe la dedizione, la bravura e la voglia di lottare di un gruppo (anche consistente) di docenti, e il cinque per la tardiva sveglia del grosso del collegio docenti, accortosi troppo tardi della fonte di alcuni problemi della scuola e disposto alla battaglia solo dopo aver toccato con mano il problema. Avremmo tutti insieme potuto muoverci prima, forse risparmiandoci un ultimo mese veramente thriller di rapporti tesi e problemi rimasti scarsamente risolti. Ovviamente non è "colpa" dei docenti, ma il loro insieme è uno spaccato della società, dei suoi limiti, della scarsa propensione generale a sbattersi per risolvere le cose e per inventarsi nuovi modi per farle. Sono convinto che se una scuola potesse contare sempre sullo stesso gruppo di persone molte cose migliorerebbero di anno in anno, con una progressione che non può che realizzarsi conoscendosi meglio, facendo le cose insieme per tanti anni e limando l’un l’altro i rispettivi limiti. Sarebbe ingiusto non dare la sufficienza al gruppo di adulti che più di tutti ha a cuore l’istituzione scolastica, ma sarebbe anche poco onesto dire che ci si è librati molto in alto. Non mi odiate, sapete che non mi accontento mai. La mozione finale e l’ultimo mese hanno alzato di molto la valutazione complessiva.
Personale non docente, voto 7: sempre disponibili, sono le fondamenta su cui costruire la scuola. Non tutte le bidelle della scuola dove sono stato quest’anno apprezzano la rilevanza del loro ruolo, ma alcune di esse sono insostituibili: C. e V. sopra tutte. Grazie mille.
Segreteria, voto 5,5: un consesso di persone in generale con scarsa propensione all’iniziativa, diciamo così. Se ne salvano due o tre, ma il grosso avrebbe bisogno di qualcuno che spiegasse loro che una segreteria efficente ed efficace è la chiave per una scuola che funziona senza intoppi. Lo dovrebbe fare il preside, ma sappiamo i limiti che la scuola dove ho insegnato ha in questo senso. Il voto è la media tra la disponibilità e la competenza di alcune persone della segreteria e la totale inesistenza di altre. Ho capito che non bisogna disturbare ogni minuto la gente che lavora, ma non è neanche possibile pensare che si debba prendere un appuntamento per realizzare un intervento tempestivo nei confronti di un alunno e della sua famiglia perché "gli orari sono quelli". Su, un po’ di flessibilità ci aiuterebbe a lavorare meglio. E forse nell’ultimo mese senza studenti questa cosa si è notata di più. Il voto è tirato in basso dallo spreco costituito dal dover pagare un consulente economico esterno per fare i conti quando ci sono persone lautamente remunerate in segreteria per quel lavoro. Tristezza in salsa italiana.
Dirigente Scolastico, voto 4: sapete come la penso, l’ho scritto in tutte le salse. Ho tenuto il vecchino (come si è lui stesso firmato) come ultimo punto, anche per aggiornarvi su come è finita la battaglia tra la scuola e il suo inadeguato dirigente scolastico. In uno degli ultimi collegi docenti il preside si è scontrato con tutti i professori: ha pensato bene di rigirare troppe volte la frittata dei problemi della scuola, infine cercando di addossarla a quei docenti che per tutto l’anno hanno retto l’organizzazione della scuola e svolto le funzioni che avrebbe dovuto coprire il dirigente. Non solo, ha pensato bene di addossare a tutto il corpo docente la colpa dei limiti della scuola in cui lavoravano, insultandone la professionalità e l’impegno. Il risultato netto è stata una mozione firmata da tutto il collegio docenti tranne 6 persone (tra cui l’RSU della UIL che ha ritenuto non idonea la sede del collegio docenti per quella protesta) in cui si metteva a verbale l’inadeguatezza del dirigente e il suo totale disimpegno verso la scuola che avrebbe dovuto reggere. Pochi giorni dopo una lettera firmata dalla stragrande maggioranza dei docenti delle scuole medie è stata portata in Consiglio d’Istituto e inoltrata al Provveditorato controfirmata da tutto il Consiglio (in una riunione in cui il Dirigente ha nuovamente fatto una figura di tolla cercando di sgusciare dalle proprie responsabilità e mancanze). Pochi giorni fa a scuola è serpeggiata una voce che finora non mi è stata confutata: il vecchino sarà trasferito in una elementare a Paderno Dugnano, una piccola vittoria che ogni docente della scuola sta assaporando. Non so se sia dipeso da noi, dalla nostra battaglia, dai litigi o semplicemente dal caso, ma sono contento di lasciare la scuola dove ho insegnato (e dove probabilmente non insegnerò l’anno prossimo considerata la mia condizione di precario) con un problema in meno sul groppone.
Concludo salutando tutti i colleghi, il personale ATA, e il personale della segreteria, sia le persone che ho apprezzato che quelle con cui ho litigato. Non sarà un anno che dimenticherò facilmente.
Aspetta a salutarci non è ancora finita… e poi per il prossimo anno non mettere limiti alla provvidenza, anche se mi rendo conto che con noi, ultimamente, è stata generosa! Correggo una tua imprecisione: la lettera è stata firmata non solo dai docenti delle medie ma anche da quelli della primaria e dell’infanzia.
Quest’anno horribilis è stato positivo solo da questo punto di vista: ci ha uniti come non mai.
Approfitto di questo spazio per ringraziarti di ciò che hai fatto per questa scuola, perchè hai impedito che molti problemi andassero evitati sotto il peso delle estenuanti fatiche quotidiane.
Grazie!
VOTO: 10
Viola
forse sei sordo o povero…non capisci ti avevo già detto che amo parlare a 4occhi e che non dovevi cirtarmi pena la denuncia. se scrivi, non redigere bazzeccole ma esponila verità dei fatti:una è la mozione da te presentata in collegio e una è la lettera che avete fatto circolare- grazie a te e alle colleghe che sei riuscito a coinvolgere nelle “lotta” abbiamo una classe alla media in meno, un posto da dirigente vacante e …una bella nomea in provveditorato-il ds non è stato spostato per la lettera ma su sua volontà- certo si è creato un bel gruppo ma che cattiveria…ovviamente valutazione negativa a te e alla collega Viola
XYZ,o ti manca il contatto con la realtà, e allora sei da comprendere,ma non sei giustificabile, perchè con la tua incapacità avrai certamente contribuito a farci perdere iscrizioni,oppure sei ipocrita all’inverosimile, e anche in questo caso avrai contribuito alla perdita di iscrizioni.Perchè non ti proponi come dirigente, forse riuscirai a far chiudere completamente la scuola!
Fai ridere
Iena ridens
Cara xyz, alias RSU della UIL,
è certamente colpa mia se c’è una classe in meno, d’altronde tu hai fatto sicuramente molto per convincere i genitori delle elementari a iscrivere i propri figli in Comasina.
E’ certamente merito tuo se invece tutti i problemi della scuola dove ho insegnato si sono risolti.
E poi ti chiedo subito scusa in ginocchio, non mi denunciare che ho tanta paura.
Mi rendo conto che la verità fa male lo so, ma allora diciamola tutta: ci sono state tre iniziative per “sfiduciare” il preside. Una è stata la mia mozione (votata da quasi tutto il collegio docenti); un’altra è stata la lettera che hanno firmato praticamente tutti i docenti delle medie; un’altra era una lettera che volevi far circolare dopo un’assemblea sindacale sostenendo che il collegio docenti non era il momento adatto per una mozione di quel tipo (forse era un luogo troppo democratico?)
Diciamola tutta la verità: forse le rappresentanze sindacali dovevano fare quello che abbiamo fatto io e Viola nei confronti delle carenze di questo preside.
Forse questa verità brucia, mi spiace ma è così. D’altronde sai com’è, io sono precario: quest’anno mi sono battuto qui, nei prossimi chissà dove. Però mi sono battuto, perché credevo giusto farlo. E per quanto mi riguarda se il preside se ne va da quella scuola è un successo, perché non era adeguato a quel ruolo.
Se invece tu eri soddisfatta così, mi spiace, ma non hai convinto i tuoi colleghi.
Poi sono certo che negli anni a venire avrai modo di convincerli di quanto sono stato cattivo io e di quanto invece la tua Verità fosse migliore della vita scolastica che stavano conducendo.
Per fortuna, non si deve essere tutti amici. La vediamo in maniera molto diversa su tutto, praticamente. C’est la vie. Alla prossima volta, se mai tornerò a lavorare in quella scuola.
PS: la cattiveria sarebbe la nostra perché non abbiamo seguito gli iter burocratici che secondo te andavano seguiti? O perché abbiamo battagliato fino in fondo una persona che pensavamo stesse facendo il male della scuola (e mi pare che anche tu con la contrattazione te ne sei ben resa conto)? Perché forse allora nel nostro paese quello che manca è un po’ di cattiveria per aggiustare il tiro su un sacco di cose. Almeno così la penso io.
PPS: mi spiace se non ti piacciono i pareri altrui, ma come dice qualcuno che conoscono “si prendono le risposte che arrivano, non si scelgono purtroppo, al contrario delle domande”. O qualcosa del genere.
Cara xyz,
tra l’altro come ben ricordavo (sono andato a rileggermi il post per non fare torto a nessuno), non avevo detto nulla in particolare su di te e sul tuo operato, se non il fatto che ti eri astenuta nella votazione della mozione. E’ la verità e non c’è mica niente di male. Oppure sì, considerata la tua scomposta reazione?
Scrivere sul blog dal mio punto di vista è stato un esercizio di democrazia. Se le cose della scuola fossero pubbliche veramente forse tutti si prenderebbero un po’ più a cuore quello che vi accade (nel bene e nel male come stiamo facendo noi).
Approvo in pieno la pagella di Carlotta; di mio aggiungo che nella scuola in generale, ma soprattutto nella NOSTRA, che è problematica di suo, chiunque ci sarà il prox anno deve essere consapevole che collaborazione e voglia di lavorare sono i requisiti minimi indispensabili; se a questo si aggiungesse la disponibilità ai vari progetti e attività non strettamente scolastiche avremmo il perfetto professore Gandhi
hai preso un’insolazione?
qual’è la pagella di Carlotta?
penso che il rimbambito da spiaggia intendesse dire viola. 🙂
ma xyz si e’ bevuta il cervello?!
nel post di nero non leggo attacchi/offese alla persona , vedo una onesta esposizione del suo pensiero e, fino a prova contraria, ha il diritto di farlo. Se poi essendo onesto e veritiero puo’ urtare la suscettibilita’ di qualcuno il problema non mi pare sia di nero.
Aggiungo: cara xyz come fai a non apprezzare la dedizione,l’impegno e la correttezza di Viola e il lavoro di molti altri? non posso credere che tu non sia piu’ in grado di riconoscere queste qualita’(mi scuso per l’uso dell’apostr.al posto dell’accento: la tastiera inglese non ha le vocali accentate)
Voglio ringraziare anche nero per tutto cio’ che ha fatto quest’anno per la scuola, per i ragazzi e anche per noi docenti.
“si prendono le risposte che arrivano, non quelle che piaciono”, questa era la citazione. come a dire che la realta’ va affrontata anche quando non ci piaciono le risposte che arrivano da chi ti sta intorno, che sia amico o nemico.
buona lotta nella prossima scuola che ti capitera’ a tiro, nero, che come sai bene, non avrai spesso le risposte che ti piaciono da dover ascoltare.
bombo