Rigore regalato, vittoria meritata.
Lo striscione della curva che inaugura la partita "Dopo anni di stampa asservita, silenzio stampa tutta la vita" risulta profetico: infatti domani riprenderanno i caroselli che cercheranno di dare un’idea falsa di questa partita. Leggeremo migliaia di battute sul rigore inesistente dato all’Inter al 33esimo del primo tempo e nulla sul resto dell’operato di arbitro e guardalinee (soprattutto) che definire scandaloso è un complimento al termine scandalo. Tagliavento andrebbe sicuramente fermato, ma non tanto per il rigore a nostro favore, sulla cui azione è lontano e ingannato dal movimento a braccia larghe di Vannucchi, quanto per il resto della direzione di gara con cartellini buttati lì un po’ a caso, si ha l’impressione più per compensare l’errore che non per dirigere correttamente la partita. Lo stesso fallo di Vieira ho molti dubbi che ci fosse, tantomeno che fosse da punire con l’ammonizione, anche se il francese non si ricorda di non giocare più nella juve e quindi di non potersi permettere di mandare a cagare l’arbitro. Sicuramente nel finale un tocco di mano volontario e un pestone a gioco fermo su Julio Cesar varrebbero l’espulsione di Pozzi, ma anche in questo caso Tagliavento tiene i cartellini nel taschino. Ma il vero danno della partita è il guardalinne lato Sud (non so chi fosse) che non vede che sul rigore Vannucchi prende la palla con il lato della testa, e segnala decine e decine di fuorigioco inesistenti contro l’Inter, di cui uno clamoroso a centrocampo in cui Cruz è tenuto in gioco da due giocatori lontani almeno dieci metri. Di tutto questo si dovrebbe parlare, e non del rigore in sé, certamente inesistente. Una partita giocata per l’ennesima volta in dieci che testimonia che la vittoria è meritata, nonostante l’errore arbitrale che dà ragione dell’1-0.
Mancini certamente ci mette del suo schierando la squadra a caso: parte con il rombo, poi non funziona e dopo dieci minuti sposta Jimenez ala destra (che ha sempre fatto cagare in quel ruolo) e Vieira ala sinistra (!!!!!!), un ruolo in cui in quindici anni di carriera non ha mia e dico mai giocato. Dietro prima mette Matrix e Burdisso centrali, poi arretra Zanetti terzino, poi mette Rivas terzino destro, poi lo sposta centrale, un vero delirio. La squadra macina male e portiamo a casa il risultato grazie a uno strepitoso Julio Cesar (migliore in campo e non solo per aver parato il rigore che poteva dare il pareggio alla squadra di brocchi gobbi e rossoneri di Malesani) e a un Ibra generoso quanto deciso a non andare in porta da solo. Partite così adombrano il buon ritmo che si stava prendendo, e speriamo che sia l’ultima, perché uscendo dallo stadio rimane solo l’amaro in bocca di non mettere a tacere i nostri detrattori.
Veniamo ai giocatori: di Julio abbiamo già detto, oltre al rigore, para due conclusioni di Pozzi e Buscé veramente velenose su cui è coperto, esce bene e con tempismo e non si fa mai sorprendere. La vera sorpresa del reparto è Tyson Rivas, che è molto meno brocco di quello che sembra, con due piedi molto migliori di Cordoba che mette in evidenza con un paio di lanci millimetrici per Ibra. Come terzino non vale niente, ma come centrale sembra dare i suoi frutti. Zanetti come terzino fa il suo ma ormai pare completamente addestrato al centrocampo, da cui fa anche un paio di discese con le quali potrebbe segnare se non avesse fatto voto di non tirare mai in porta penso dalla sera della finale di coppa Uefa. A sinistra Chivu come terzino mi piace, e Maxwell dimostra uno stato di forma decente, anche se dovrebbe imparare a passare la palla prima e non farci cagare addosso con quel tocco in più che può regalare all’avversario una ripartenza. Matrix sembra essere tornato sui suoi livelli e questo è una grande conquista.
A centrocampo Vieira è il fantasma di sé stesso, quando poi è spostato come ala sinistra scompare dal campo per riapparire nell’azione dell’espulsione: l’azione per me non è fallosa e tantomeno da giallo, ma il francese non capisce che dopo un giallo si sta muti e si riprende a giocare, regalandoci la terza partita su quattro in dieci uomini. Cambiasso gioca per quindici persone e se Julio non meritasse di essere l’uomo partita, lui sarebbe il successivo candidato. Fino a che resta in campo Stankovic fa vedere il meglio di sé con aperture di gran classe e tiri che ci fanno rimpiagere la sua presenza. Esce dopo meno di 50 minuti per un problema alla coscia: speriamo non sia grave, perché sarebbe una brutta tegola perderlo di nuovo. Jimenez è impalpabile e quando viene spostato laterale di destra se ne sancisce la definitiva scomparsa dal campo: è come Burdisso a centrocampo, Mancini non la vuole capire, ma Jimenez è un giocatore da una sola posizione: dietro le punte.
Davanti Ibra gioca per tre, anche se come sempre anziché tirare indugia cercando il compagno. Fino a che c’è Cruz la cosa funziona e nessuno teme nulla davanti. L’ingresso di Suazo al rientro da un lungo infortunio muscolare dovrebbe essere la mossa giusta: dare profondità alla squadra in inferiorità numerica con lanci lunghi e galoppate. In realtà l’honduregno non scatta mai, non fa salire la squadra e sbaglia delle palle gol incredibili: partite come queste fanno pendere il bilancio del suo acquisto verso il bidone anziché verso l’affare. Speriamo si rifaccia.
In questa giornata in cui ci conquistiamo con i denti e con il culo una vittoria, la Roma perde a Siena, come ogni volta che ha giocato fuori casa dopo aver accorciato il distacco dall’Inter (v. Empoli-Roma 2-2): forse la boria fa peggio alla Roma che non la stampa all’Inter. Chiudo con la previsione di un meritato e gaudente nuovo silenzio stampa, e con la speranza di un buon lavoro in settimana dei nerazzurri per prepararsi alle prossime partite: non siamo sicuramente al massimo e dobbiamo esserlo entro il 19 febbraio.
Gua’, l’unica cosa che ho da dire e’: gobbi di merda, stavolta sucate di brutto. Di tutto il resto me ne sbatto.
ma pensa all’anonima sarda e tornatene li invece di startene nella città dei gobbi te che ti da da studiare
stobados ha ragione: gobbi merda sempre e comunque
Vittorie e sconfitte!
Entrambe le squadre in cima alla classifica stanno giocando da schifo, e questo mi preoccupa non tanto per il campionato, ma in ottica champions.
Partiamo dalla seconda:
La Roma e’ dalla sconfitta in coppa con la Sampdoria che gioca maluccio. Fino ad ora, checchè ne dicano i giornalisti, e’ riuscita a tappare con le giocate dei singoli, ma ieri si sono mostrati tutti i limiti di una squadra che se trova la giornata in cui i giocatori non vanno e il campo e’ pesante perde clamorosamente; e un 5-0 non sarebbe stato immeritato da parte del siena. Ripeto se si va a giocare con questa forma col Real si rischiano piu che brutte figure.
Vediamo la prima:
Se vediamo le statistiche dell’Inter vediamo cose curiose.
E’ dalla prima di coppa italia che gioca in 10 e vince, questo e’ un bene rivela carattere. Ma dobbiamo anche dire che nelle uniche due partite in cui non ha avuto rigori a favore non e’ andata al di la del pareggio (juve- udinese), e’ questo e’ preoccupante in ottica champions, col Liverpool non bisognera fare affidamento sui rigori ne ci si potra permettere di rimanere in 10 (Bisognerà vedere come l’arbitro interpretera’ la partita e quanto spazio lascerà alla fisicità delle squadre).
Il giudizio complessivo non e’ buono, speriamo ritrovino la piu presto quel gioco e quella forza che ci possono dare soddisfazioni in campionato, ma soprattutto in champions.
Intanto ieri sul campo del Cinecittà bettini e’ morto un bambino di 14 anni. Pare abbia urtato la miglia di un tubo di irrigazione. Ma niente prime pagine per lui…speriamo che almeno, alla prossima di campionato, almeno i tifosi lo ricordino con qualche striscione (sempre se lo lasciano entrare).