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中国 04: the complete experience, control, paranoia, frustration

23 Luglio 2008

 

Oggi alla fine del viaggio di 12 ore da 西安 a 重庆 ci siamo sentiti con il mio socio. Il problema che e’ rimasto sospeso sul destino del nostro viaggio e’ il rinnovo del visto turistico. I visti turistici in Cina normalente durano 30 giorni. Nel passato rinnovarli non era un problema almeno fino ai 60 giorni totali, mentre da aprile in poi la cosa si e’ fatta piu’ complicata: in primo luogo per avere il visto non basta piu’ il biglietto dell’aereo ma e’ stato necessario preparare una lettera di invito, e allegare contratto di affitto, passaporto e permesso di residenza del socio. Per rinnovarlo la cosa si fa ancora piu’ complicata: dovremmo aprire un conto in banca, metterci almeno 100 dollari (o euro non ho capito) per giorno di permanenza, che non possiamo prelevare ma servono come sorta di cauzione; ultimamente i PSB (i Police Security Bureau) hanno ventilato la possibilita’ di chiedere anche una lettera del datore di lavoro che conferma che ti trovi in ferie per rinnovare il visto o fare il permesso temporaneo di residenza. Di fronte a questa situazione io e blanca stiamo deviando il nostro viaggio verso Pechino (北京) dopo la crociera sullo Yangzi (长江). A 北京 dovremo capire cosa fare: al momento il panorama piu’ probabile e’ che usiamo la nostra ultima settimana per visitare pechino e grande muraglia, per poi anticipare il nostro rientro. Pare che il mio rapporto con la Cina sia maledetto: ci voglio venire da 15 anni e quando tutto coincide per consentirmi di organizzare il viaggio finisco a doverlo ridurre a soli 30 giorni dai 50 previsti.

Quello che stiamo provando noi sulla pelle e’ l’aspetto piu’ terribile del sistema politico e sociale cinese, affascinante certo, ma che basa molta della sua stabilita’ o instabilita’ sull’equilibrio molto precario tra frustrazione e rassegnazione delle persone. Andare a parlare con un responsabile della sicurezza cinese e’ come andare a parlare con un muro, non ascolta e ripete a macchinetta le richieste del governo: se non siete in grado di soddisfarle, affari vostri. La stretta sui permessi che ridurra’ del 90% i turisti stranieri in Cina e’ dovuta a un solo motivo: la completa paranoia del governo di non essere in grado di controllare tutto quanto avviene in corrispondenza di un grande afflusso di gente sconosciuta e dai fini sconosciuti. Nel dubbio meglio evitare e ridurre l’afflusso e renderlo piu’ gestibile. I limiti di questo approccio sono autoevidenti, penso, ma quello che dovrebbe renderci piu’ preoccupati e’ che le scene che ho dovuto subire al Consolato cinese sono esattamente le stesse che centinaia di persone subiscono in Questura ogni giorno. Fino a queste righe vi siete forse confortati con il pensiero che la Cina sia davvero un posto repressivo come lo dipingono: la verita’ e’ che la Cina attua le medesime forme di controllo e repressione degli altri stati, illuminata Italia in testa, e che siamo noi a non accorgercene normalmente. Forse cosi’ quando dovremo interpretare le notizie circa immigrazione e controllo sociale, lo faremo con meno spocchiosita’ e meno convinti di stare in un paese sviluppato.

Non fraintendetemi: sono incazzato come un caimano, ma mi rendo conto che io non ho la possibilita’ ne’ la voglia di aprire un conto e rimpinzarlo di soldi, per poi sclerare due settimane per avere un permesso di residenza temporaneo che non mi servira’ perche’ dovro’ ripartire. Vorra’ dire che piu’ avanti, in stagioni meno paranoiche e meno dense di turisti, tornero’ a farmi un giro al nord e al sud della Cina. Per ora passo e chiudo e vado a dare un occhio a 重庆.

 

Categorie:gulliver, orient express Tag:
  1. b.
    23 Luglio 2008 a 6:54 | #1

    vorrà dire che dovrai venire di nuovo, tipo ottobre, il periodo migliore…
    in compenso allo scadere del tempo massimo per fare il certificato di residenza pechinese, complice una scena da toto’ e peppino ce l’ho fatta. In tutta sta paranoia securitaria, finisce che poi ai posti di polizia distrettuali non hanno idea di cosa siano i visti journalist (un pass tutto pieno di adesivini, rilievi, scrittine, foto, contro foto, che vale anche con visto) e allora ho dovuto millantare di conoscere questo e quell’altro. Niente da fare il poliziotto mi sfoggiava davanti il mio passaporto con il mio visto che scade tra un paio di giorno. Tutto ebbro. Al che mi sono incazzato ho urlato e la tipa che mi ha accompagnato gli ha intimato di chiamare e informarsi. Gli ho anche fatto vedere la scritta in cinese che dice: oh cazzo è un fottuto visto questo! A quel punto il pulotto ha preso il telefono, si è informato e ha fatto Ahhhhhhhhhhhhh. e io Ehhhhhhhh. E lui: Ohhhhhhhhh. e io: Uhhhhhhhh. e mi ha fatto sto cazzo di certificato di residenza.

    nell’attesa di abbracciarvi qui, buona crociera.

  2. Kundo
    23 Luglio 2008 a 11:22 | #2

    Un paese dove vengono ammazzati i gatti per essere mangiati o peggio fatti pellicce non può essere un paese civile… (non che il tuo di origine lo sia)

    Spero che tu possa tornare sano e salvo con tutta la tua zazzera….

    K

    P.S. rimango ancora in attesa delle foto e della caracal

  3. 23 Luglio 2008 a 14:24 | #3

    probabilmente in cina e’ peggio, pero’ a me era capitato un inferno simile in mexico: 4 giorni persi a fare il pendolare per scendere a valle all’ufficio di immigrazione.
    ovviamente il problema era sorto anche li’ al parlare di soldi, volevano che gli mostrassi dei contanti o travel cheques in grado di mantenermi per i mesi successivi, sordi anche al vedere le due carte di credito che mi ero portato.
    alla fine ho dovuto chiamare in italia e chiedere alla mia banca di mandarmi un documento che attestasse il fatto che avessi dei soldi: sono tornato il giorno dopo con una copia della mail della banca, firmata dal direttore di filiale, che attestava la mia affidabilita’ economica.
    boh, non so se valga pure li’, pero’ potresti informarti di queste possibilita’…
    oppure preleva e mostragli i contanti e poi li molli all’italian man in shangaii per non portarteli in giro. 🙂

  4. 23 Luglio 2008 a 22:51 | #4

    La cina è una dittatura, che ti aspettavi? Ma non ti eri informato sui visti prima di partire? Che la procedura di rinnovo in loco fosse difficile si sa da quasi un anno!
    E che i burocrati cinesi siano inflessibili e, per noi, allucinanti ce lo raccontava anche marcopolo!

    La concezione del lavoro e del proprio ruolo sociale nello stato sono vissute in modo rigorosissimo, almeno formalmente. I cinesi sono abituati a convivere con sistemi statali autoritari e in questo, per sopravVivere hanno imparato a trovare sotterfugi, a fare rete fra famiglia, amici e compagni di sventura ma questo livello è raramente accessibile ad un occidentale.

    Detto questo, ovviamente mi dispiace molto che dobbiate cambiare programma ma, dato che già dovete cambiare il volo e che voli interni non costano molto, perché non struttare i venti giorni che avete in programma, per vedervi Macao e ripartirvene da Hongkong? Lì non serve il visto cinese, ve ne fanno uno ad hoc per 90 giorni al vostro arrivo all’immigrazione. Anche lì però i burocrati sono inflessibili e lo stato autoritario, solo più capitalista e di conseguenza più morbido su alcune questioni individuali. Mi ha fatto comunque impressione vedere un’auto della polizia che trasportava un arrestato, ammanettato ed incappucciato.

    In bocca al panda!

  5. nero
    28 Luglio 2008 a 3:40 | #5

    ci eravamo informati si’ sui visti ma hanno cambiato tutto nel frattempo. hongkong o macao sono una possibilita’, ma non ne sono molto convinto, dato che abbiamo in programma di tornarci a breve (se tutto va bene, socio vedi di fare il tuo dovere!)
    Alla fine mi risulta piu’ comodo spostare il volo sui pechino e partirmene 20 gg prima. MI fa incazzare come un caimano ma ci ho quasi fatto i conti.

    non mi stupiva cmq la questione che raccontavo nel post, ma mi sembrava interessante metterla in comune no?
    Lo stato cinese sara’ autoritario, ma io mi sento piu’ a mio agio che in italia.

  6. g
    30 Luglio 2008 a 0:16 | #6

    capisco cosa intendi
    ma ti senti piu’ a tuo agio che in italia
    perchè qui sei vissuto e cresciuto, sai come potrebbe essere
    e invece vedi lo schifo che è
    mentre lì tutto è nuovo.

    comunque divertitevi e state bene
    la cina è un bellissimo posto da visitiare
    g

  7. nero
    30 Luglio 2008 a 12:47 | #7

    ciao a tutti, tanto per aggiornarvi sulla situazione:
    confermo che per rinnovare il visto ora serve aprire un conto su cui depositare 25000 yuan (circa 2400 euro); io e blanca siamo stati all’ufficio centrale PSB (ufficio visti della questura pechinese) e dopo una fila neanche lunghissima la tipa e’ stata molto lapidaria, ci ha presentato un foglietto che è il certificato di apertura del deposito presso la bank of china.
    ovviamete le disavventure non sono finite qui, perché abbiamo scoperto che l’agenzia ci ha fatto un biglietto non cambiabile e quindi ci siamo dovuti prendere un biglietto di sola andata per milano per modici 470 euro. (per prevenire george, i biglietti per hong kong, per thailandia, cambogia, vietnam e qualsiasi altro posto avevano prezzi comparabili considerato che dovevi fare dei solo andata e poi da lì dei solo andata per milano; per un attimo abbiamo accarezzato il sogno tranmongolica in treno, ma non siamo riusciti a trovare una agenzia che ci facesse anche i visti (sennò ci toccava sclerare per una settimana dietro all’ambasciata russa e mongola e a quel punto di pechino non vedevamo un cazzo).

    Ci ho impiegato 15 anni a venire in Cina dopo averlo programmato almeno un 5/6 volte, e almeno ho rotto il ghiaccio. Spero che le mie sfighe servano ad altri per non commettere errori.
    ciao ciao

  8. 29 Agosto 2008 a 18:45 | #8

    “tornero’ a farmi un giro al nord e al sud della Cina”

    e magari quando passi dal Sud mi vieni a trovare, o infamone che sei venuto in Cina e mica mi hai detto niente! grrr…

  9. nero
    30 Agosto 2008 a 10:29 | #9

    io penso che tu lo leggi il mio blog!!!
    cmq conto di tornarci e di farmi ospitare!!! :)))

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