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中国 made easy 05: Beijing (北京)

5 Agosto 2008

Pechino è Pechino, profuma di storia e di millenni, di racconti e di anfratti della memoria. E’ un posto immenso, pieno di cose da vedere, da fare, da capire, una specie di Cina in miniatura da esplorare in altrettanto tempo. A Pechino siamo stati quasi dieci giorni, più di quelli necessari forse per una visita tour de force, meno di quelli che ci vorrebbero per assaporarla. Se volete fare un giro turistico serrato anche in 5-6 giorni ve la cavate (meno è un delitto), mentre se volete girare la città con il tempo anche per voi, 10 giorni sono ottimi.
Per dormire noi non abbiamo sperimentato direttamente soluzioni e l’ostello che abbiamo visto per la gita a Simatai e JingShanLing (per vedere dei pezzi della Grande Muraglia, 长成) non sembrava malaccio, anche se decisamente più caro che altrove. Ovviamente a Pechino in questo momento pre-Olimpico è tutto molto più costoso, ma in una città così enorme volendo si vive con pochissimo. Noi ci siamo attestati su una via di mezzo, complici i nostri vizi (la colazione) e il fatto che durante il nostro soggiorno passavamo molto tempo con i nostri soci e gli amici dei nostri soci, cosa che rende meno rigido il controllo delle casse.
Per mangiare non ci sono problemi: anche se durante il periodo olimpico una legge del Governo locale impedisce di mettere per strada qualsiasi bancarella per non arrecare danni al decoro (la Cina come Maroni!!!) potete trovare facilmente negozietti a conduzione familiare con notevoli prelibatezze. Se invece vi attestate sui ristoranti, mettete in conto di spendere in media il doppio di quanto spendete nel resto della Cina (Shanghai esclusa forse). Anche qui i consigli sono difficili da dare, perché siamo stati scorrazzati in lungo e in largo e non sempre ci siamo resi conto (soprattutto i primi giorni) di dove eravamo veramente.

Veniamo al turismo. Per quanto riguarda i templi e le mete da visitare sicuramente le tappe obbligatorie sono (in ordine di importanza): piazza Tienanmen (天安门广场) e la Città Proibita (zijincheng, 紫禁成), la Grande Muraglia (che vedremo domani, ma ci sentiamo di sbilanciarci), il Palazzo d’Estate (Yiheyuan, 颐和园), il Tempio Celeste (tiantan gongyuan, 天坛公圆) e il Tempio del Lama (yonghegong, 雍和宫) a pari merito. Sono tutte mete ultranote e senza aver visto le quali difficilmente verrete creduti come sinofili in vacanza.
Piazza Tienanmen è immensa e densa di ricordi e di storia: le due porte che la racchiudono, la Porta della Pace Celeste appunto, e la Porta Qianmen (Anteriore) sono molto belle e non è necessario che vi facciate ladrare degli yuan per salirvi. Gustatevele nella loro immensità dal basso. In questo momento la piazza è un po’ ingombra di troiate legate alle Olimpiadi e al gusto estetico dubbio cinese, ma non perde il suo fascino. Nella piazza potrete visitare il Mausoleo a Mao Zedong (apre mar-dom dalle 8 alle 12, non portatevi nulla perché sennò non entrate a meno di non cercarvi sul lato Est della piazza il guardaroba; piuttosto presentatevi verso le 11.45 all’ingresso senza nulla e entrerete in un battibaleno), il Monumento agli Eroi del Popolo che è il mio preferito per sobrietà e maestosità, e osservare sia il Palazzo dell’Assemblea del Popolo che il Museo Nazionale. Dietro di voi vi sorveglierà il ritratto del Grande Timoniere, oltrepassato il quale potrete perdervi per ore nella Città Proibita: il biglietto potete insistendo farvelo fare come studenti alla metà, ma è consigliata l’audioguida a 40 元 con 100 元 di deposito per avere qualche informazione su cosa state vedendo e soprattutto per non perdervi. La Città Proibita necessiterebbe di almeno una giornata con previsione di pasti per essere visitata con calma, ma correndo come forsennati in 4 ore ce la potete fare se non fa troppo caldo e non vi viene un colpo apoplettico. Il consiglio che mi sentirei di dare è di dedicare un giorno intero dalla mattina alla sera a piazza e Città Proibita, non penso che ve ne pentirete. Dal lato opposto della piazza rispetto alla Città Proibita, oltre la Porta Anteriore un tempo c’era una delle vie più belle di Pechino, Qianmen Dajie, che pullulava dei negozi e delle case più antiche della Città, ma che è stata spianata per farne una specie di Corso Vittorio Emanuele finto e vuoto: peccato. Intorno però gli hutong e le vie pullulano ancora di vita e di umanità, per cui anche saltando la perla fasulla, potreste trovare molte cose interessanti, relax e cibo ottimo.
Il Palazzo d’Estate si trova lontano dal centro, parecchio lontano dal centro, tanto che per arrivarci non potrete evitarvi un taxi, a meno di non voler affrontare una vasca notevole in autobus. Noi ce la siamo risparmiata perché in questi giorni olimpici prendere i bus a Pechino è un po’ un macello: ci sono lavori dappertutto e trovare le cazzo di fermate è un rebus non indifferente, reso ancora più improbo dal caldo umido e devastante. Il Palazzo d’Estate merita una seconda giornata in sé: anche qui il consiglio è di arrivarci presto, con del cibo al seguito, per mangiare nel parco e godervi le sue varie parti. Dall’alto del Padiglione dell’Incenso del Buddha godrete di una meravigliosa vista di tutta Pechino e nel Giardino della Virtù potrete ascoltare una riedizione moderna delle opere che ascoltavano gli Imperatori in villeggiatura: niente male! TUtto il parco merita, è ben curato e rilassante, ma se non avete particolari ambizioni vi consigliamo di prendere il biglietto di solo ingresso (15 yuan) e quello per il Padiglione (20 yuan), risparmierete 30 yuan circa sul biglietto totale e vi perderete l’opera, ma non è detto che vi interessi. Se invece siete in vena di spese il pedalò è una figata che vi permetterà di visitare molto più in fretta i vari siti del Palazzo, ma non vi godrete il verde.
Non molto lontano da piazza Tiananmen (relativamente alle distanze pechinesi, quindi parliamo comunque di una decina di chilometri 🙂 è il Parco del Tempio Celeste: è un parco bellissimo che può occuparvi dalle due ore alle giornata intera, dove sono ospitati il Tempio del Cielo, il Muro dell’Eco e l’Altare Circolare, oltre a una serie di strutture minori. Anche qui almeno mezza giornata vi consentirà di godervi la frescura verdeggiante del parco e le sue attrazoni turistiche. In alternativa potete associarci (o lasciarlo come abbiamo fatto noi per uan giornata dedicata a tutti i templi possibili) il Tempio del Lama: quest’ultima meta molto nota non è molto grande e visitarla necessita di non più di un paio di ore dilungandosi, ma il tempio vale la pena. Particolarmente belle sono le sue strutture e le statue, dato che era una residenza dell’Imperatore prima di essere un luogo di culto e che è sopravvissuto alla furia iconoclasta per il favore di Zhou Enlai.

Finite le mete turistiche obbligatorie possiamo consigliarvi alcune mete secondarie (sempre legate al turismo classico). Noi in un giorno ci siamo sparati sei templi ed è forse un po’ eccessivo, ma abbiamo dimostrato che anche con un caldo infernale si può fare. Secondo me con un po’ di determinazione si può fare anche di meglio 🙂 In ogni caso se voleste ripetere il nostro itinerario del giorno tempioso dovreste fare così: Tempio del Lama e a seguire Tempio di Confucio e Collegio Imperiale, che si trovano a 100 metri. Sono entrambi molto belli e piacevoli, e molto meno affollati di Yonghegong. Dopo questa zona trasferimento verso la Moschea di Niujie (via della Vacca), Niujie Libai Si (牛街礼拜寺), veramente incantevole e ancora utilizzata: la scena con il chinao musulmano che dava i veli a Blanca per coprirsi cosce e spalle è stata imperdibile, come lo è il minareto a forma di Torre della Campana di un tempio buddhista! Dopo la Moschea potrete andare a piedi in 5 minuti al Tempio Fayuan (Fayuan Si, 法源寺) costruito nel VII secolo e ancora in uso. Noi siamo arrivati verso le 16 e stavano pregando senza curarsi di noi turisti, ed è stato molto bello aggirarsi nel tempio quando non è una struttura per gli stranieri, ma per chi ne gode normalmente. Dopo il Tempio Fayuan, prendete un taxi e per una decina di RMB potete arrivare al Tempio della Nuvola Bianca, Baiyun Si (白云寺), un tempio molto ampio di fede taoista, in cui sono custodite statue molto belle in bronzo di divinità e immortali vari. Anche qui siamo arrivati in chiusura ed era tutto molto più naturale che non nelle ore principali delal giornata. Se siete temerari a questo giro potrete aggiungere il Tempio Dongyue e il Tempio della Campana, ma noi non ce l’abbiamo fatta.

Se invece del turismo classico non ve ne sbatte una fava, potete fare un itinerario differente e molto edonistico: partite con l’andare alla Factory 798, un ex unità produttiva occupata da artisti e adesso rilevata dallo Stato come complesso di gallerie. Il posto è ricco di spunti interessanti, café, baretti, ristorantini, parchetti, gallerie, eposizioni, librerie e chi più ne ha più ne metta. Ognuno dei cinque settori è grande due isolati e meriterebbe un giorno di visita per essere gustato appieno, con chiacchiere con gli artisti e con i curiosi. Una volta esausti dal 798, a cui potete arrivare in taxi se non volete piangere in cinese, potete riprendere un taxi per andare verso gli hutong pechinesi intorno al Lama Temple e alla fermata di Beixingqiao della metropolitana. Da lì a piedi seguendo per Gulou Dajie potrete incrociare Nanluoguxiang, una delle hutong più note della città: lei e la sua gemella settentrionale Beiluoguxiang ospitano decine e decine di baretti e negozietti fantastici dove potrete passare ore e ore a cazzeggiare o a fare shopping. Infine a sera portatevi nella piazza tra la Torre della Campana e la Torre del Tamburo, dove troverete i baretti con musica dal vivo più carini e interessanti del circondario!.

Se lo shopping è invece ciò che vi interessa non possiamo non citarvi alcuni posticini niente male, dove anche noi abbiamo fatto incetta di mercanzie: in primo luogo il mercatino di Panjiayuan, il sabato e la domenica dall’alba alle 16. Ci arrivate con la metro fino a Guomao e poi a piedi dritto per 100-200 metri e poi girando a destra. Il posto è incredibile, soprattutto per cianfrusaglie, dipinti, stampe, mobilia, antiquariato, oggettistica varia, mentre non sperate di trovarci vestiario o altre cose simili: siate spietati nella contrattazione, perché loro lo saranno con voi (qui il 30% o il 40% sono un buon obiettivo, ma potete fare anche di meglio). Noi abbiamo fatto ottimi affari. Sempre continuando nello shopping feroce dovete provare Silk Street, un inferno di negozietti nella parte orientale della città, in piena city (v. Lonely Planet), e soprattutto il Mercato delle Perle, dove essere spietati nella contrattazione non basterà e vi toccherà picchiarvi con i commessi in camicia turchese per fargli capire che non vi devono tenere per il braccio sennò li menate (o le menate): il Mercato delle Perle, Hong Qiao Shichang, è famoso e lo trovate sulla Lonely, ma sta tra le fermate di Ciqikou e Tiantandongmen della metrò, a 500 metri a sud dell’una o a Nord dell’altra.  Per finire con lo shopping due negozi singoli: una piccola boutique di una ragazza a destra dell’entrata del Lama Temple, dai prezzi non esosi né economici, ma dalla simpatia estrema, in cui ci siamo goduti la sua piccola macchina da cucire, e un posto dove trovare buoni the a buon mercato (prezzi dalla metà a un terzo del resto dei posti che abbiamo trovato in Cina), in una traversa di Qianmen Dajie molto ampia e frequentata che potete raggiungere prendendo la via parallela Qianmen Xidajie fino a incrociare la via che è pedonale. In questa via, una ex hutong, abbiamo trovato un grosso negozio di te, verso Qianmen Dajie, che faceva ottimi prezzi e in cui ci hanno trattato benissimo con ampi assaggi e simpatia. Tutto consigliato.

Ovviamente noi abbiamo visto pochissimo di quello che si sarebbe potuto vedere, ma non basta una vita per conoscere a fondo Pechino. Almeno con questo post speriamo di dare qualche idea di priorità a chi non c’è mai stato e conosce quello che vuole vedere di una città: i must, le mete turistiche, i parchi, i luoghi alternativi o alternativoidi, lo shopping. Presto ci risentiamo dall’Italia. Troppo presto, ma tant’è.

Categorie:gulliver, orient express Tag:
  1. Kundo
    6 Agosto 2008 a 19:47 | #1

    6 templi ?!!!????!!

    Ma sei impazzito?

    K

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