Il Vangelo secondo Biff
La Elliot Edizioni – una piccola casa editrice che ha aperto i battenti nel 2007 ma che sto apprezzando moltissimo sia per le scelte editoriali che per la qualità del loro prodotto – pubblica un altro libro di Christopher Moore, dopo Un Lavoro Sporco. L’autore si conferma una penna molto arguta, di un sarcasmo leggero ma precisissimo, e leggere i suoi libri è un’esperienza rinfrescante. Non mi vengono altri termini. La casa editrice romana potrebbe aver trovato in lui e nelle serie di Nemi e di Lenore due ottimi viatici per la sopravvivenza, e nel caso del simpatico autore statunitense anche un bel colpo editoriale, un po’ come Fforde per la Marcos y Marcos. Moore infatti non è un autore alle prime armi, ma in Italia nessuno ha pensato prima di tradurlo, un errore che la Elliot potrà sfruttare a dovere.
Il libro è piacevole, e nonostante la lunghezza (quasi 600 pagine) scorre via velocissimo, mentre la nostra mente occidentale scruta negli eventi per ritrovare quanto ricorda dei vangeli e del catechismo. Inutile sforzarsi perché le corrispondenze sono poche – per fortuna – e solo accennate. Il punto del libro è ritrovare un po’ di umorismo anche in ciò che di questi tempi pare fin troppo importante: la religione e i dogmi. Il Gesù di Moore è umano, antidogmatico e concentrato in una sola direzione: rendere l’umanità migliore. Se anche i fedeli delle tante religioni nel mondo si orientassero in questa direzione e avessero lo stesso humour di Moore, forse una buona parte delle guerre e dei disastri che vediamo in giro non esisterebbero. O almeno non avrebbero la scua della religione come paravento per l’avidità e la cupidigia che di solito ne sono il motore principale. Voto: 7,5.
posso leggerlo anch’io o è clamorosamente blasfemo…….
ciao Fulvio
monta, moore è un credente, secondo me molto simile a te. Ti piacerà, prendilo! 🙂