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Strano

8 Febbraio 2009

 

Mourinho definisce strano l’arbitraggio una volta di più subito dall’Inter. Visto che di una partita conclusa con tre fichi contro zero non si può parlare a lungo, se non per una mezz’oretta centrale un po’ difensivista dei nerazzurri che però hanno largamente meritato, allora parliamo di uno dei miei argomenti più gettonati: gli arbitri. E’ strano in effetti che Ibra per un fallo che ai nostri cugini per ben due volte ha fruttato un rigore da tre punti venga ammonito; è strano che Caserta reo di almeno due falli da dietro molto peggio del "solito" Muntari non abbia visto manco un giallo; è strano che invece durante Milan-Reggina (in cui a onor del vero è stato annullato un gol regolare secondo l’interpretazione colliniana della volontarietà o meno dei falli di mano – che per me dovrebbero essere sempre sanzionati a meno di cataclismi) Flamini faccia due entratacce mortali e non venga neanche ammonito; è strano che Pato e Ariatti possano mandare a fare in culo l’arbitro ripetutamente impunemente, mentre per Balotelli basti mettersi davanti al pallone per ricevere l’ammonizione che gli costa la diffida al derby (peraltro cercata secondo me).

Julio Cesar si rifà della papera con il Torino che lo aveva lasciato affranto con almeno una parata decisiva, anche se la partita sarebbe finita comunque con i tre punti in saccoccia della Beneamata. Santon si conferma ottimo in fase propositiva e ancora un po’ naif in fase difensiva, ma se non si gioca, non si impara. Dall’altro lato Maicon è meno dirompente che prima della pausa natalizia, speriamo sia in piena forma tra due settimane. Al centro Burdisso e Matrix non danno le stesse certezze di Samuel e un difensore qualsiasi a vostra scelta, ma oggi non si fanno mettere in mezzo più di tanto.
Il centrocampo viceversa a Lecce non è pervenuto molto, tanto che spesso le squadre (entrambe) davano la sensazione di evitare le zone che non fossero attacco e difesa. Il Cuchu ha imbroccato una palla in tutta la partita, quella dell’assist per il primo gol, che non è poco, ma da lui ci si aspetta di più. Zanetti anche lui non è in giornata di grazia mentre Muntari e Stankovic fanno faville, il serbo in una condizione che ricorda quella della prima parte del 2006-2007. Figo conferma che da fermo è un gran giocatore: peccato che il calcio si giochi su un campo di 100 metri per 50, o giù di lì.
Davanti Ibra dimostra una volta di più che i suoi giorni sì sono i giorni no per chiunque gli stia di fronte. Lui è quello che deve fare il salto di qualità tra due settimane. Sperem.

A parte le stranezze, non c’è nulla di strano nel godersi questo meno otto dei cugini e quantomeno meno sette dei gobbi schifosi. C’è solo un Walter Zenga, ricordiamolo. Peraltro mi verrebbe da chiudere con una bella frase del Mou in conferenza stampa, che mi ha ricordato quella dedicata ai gobbi due settimane prima del big match contro di loro: "Domanda: Mister il Milan non le sembra la rivale più accreditata con tutta quella qualità? Risposta: il Milan bene… Pato bene, Becks bene… Kakà bene… molta qualità… MA SEI PUNTI IN MENO". Otto, José, otto. 

Categorie:spalti e madonne Tag:
  1. nero
    8 Febbraio 2009 a 16:57 | #1

    tanto per alimentare l’astio, oggi la juve vince grazie a un doppio rigore clamoroso negato al catania. a pensar male si fa peccato… ma scommetto che nessuno parlerà di “secondo posto da ridere” per i gobbi

  2. 8 Febbraio 2009 a 20:49 | #2

    Aspetta il “debbi” della prossima giornata.

    http://www.interfc.it/Coppadeicampioni.asp

    In bianco e nero! persino le foto.
    ghgh
    kysu

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