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I problemi della scuola – parte quinta – eppur si muove!

24 Febbraio 2009

 

Mi piace il volgere di questa serie di post. Partita con la vena più polemica che mi contraddistingue, attraverso il dibattito e la discussione, ha generato – non da sola ci mancherebbe, ma ha sicuramente contribuito – una situazione concreta che ha migliorato, già solo con il suo verificarsi, lo stato della scuola Gandhi, in cui sto lavorando quest’anno… e chi lo sa, magari anche l’anno prossimo.
Dopo le discussioni sul blog, 2/3 del corpo docenti della sede di piazza Gasparri hanno chiesto di incontrare il dirigente e di discutere dei problemi che la scuola sta vivendo. Si voleva fare un collegio docenti straordinario, ma i tempi erano stretti e la prossima settimana ne era già previsto un altro. Si è quindi deciso di puntare su una situazione un po’ atipica, ma certamente necessaria.
Penso che la sensazione di tutti coloro che vi hanno partecipato (ovvero i 2/3 del corpo docenti, chissà che cosa avevano da fare gli altri 8 che non c’erano, ma voglio sperare che per la maggior parte dei casi ci fossero dei motivi di salute a impedirne la presenza) sia che questo incontro andava fatto molto prima del 23 febbraio: ci avrebbe aiutato a conoscerci e a mettere al centro dell’attenzione comune non solo i problemi, ma anche la disponibilità a lavorare insieme per risolverli. Non è mai troppo tardi, ma ovviamente per alcune cose il nostro ritardo ci renderà carenti di tempismo nell’intervento. Per questo ho sostenuto anche ieri che a questo punto, per fare fronte a questa carenza, dovremo compensare con determinazione e incisività in proposte e mobilitazioni. Come in tutti i consessi collettivi non tutti sono proprio sulla mia lunghezza d’onda – si sa che sono un po’ un estremista – ma già ho registrato la volontà di quasi tutti a remare nella stessa direzione.
Devo anche sottolineare che è stata una riunione proficua e in cui tutti – al di là delle discussioni degli scorsi giorni – hanno voluto avere un atteggiamento costruttivo, e per questo mi sento di rigraziarli e ringraziarci 🙂

Venendo al merito dell’assemblea dopo questa sviolinata introduttiva, abbiamo affrontato sostanzialmente due problemi. Lo riporto anche qui sul blog, non per violare l’ambito ristretto dell’assemblea, quanto per dare modo a tutti di seguire la vicenda che in qualche modo su questo blog ha cominciato a muovere i suoi primi passi. Da un lato abbiamo parlato del concreto futuro della scuola Gandhi e dall’altro della situazione disciplinare nella scuola, che ha raggiunto in alcuni casi situazioni limite che di fatto impediscono alla maggior parte degli alunni di seguire serenamente il loro percorso formativo. Senza entrare nei dettagli che fanno parte delle scelte che si prendono a porte chiuse, abbiamo deciso su questo secondo problema, un intervento drastico su alcune situazioni e un intervento che coinvolga tutti – preside incluso – nel far comprendere alle posizioni intermedie che il destino è nelle loro mani e nessuno può scegliere al posto loro se finire sul "libro dei buoni" o sul "libro dei cattivi". Sto semplificando, ma non voglio entrare troppo nel dettaglio di situazioni formativo/disciplinari che esistono ovunque: quello che registro è che tutta la riunione ha cercato soluzioni a tutti i problemi di questa natura improntate alla partecipazione più attiva di tutte le componenti e alla cooperazione. Ed è quello che io speravo.

Più interessante è stata la prima parte dell’assemblea in cui si è affrontato il problema principale della scuola: la sua sopravvivenza fisica. Infatti all’inizio di febbraio i tecnici del Comune si sono incontrati con il Comitato di Quartiere, il Comitato Genitori e il Dirigente Scolastico: la posizione del Comune, che quando aveva trasferito la Gandhi dagli stabili di via Bernardino da Novate temporaneamente nella sede di piazza Gasparri aveva promesso di costruire a breve una nuova sede (parliamo del 2000 o 2001), è che non ci sono i fondi per costruire una nuova scuola in quartiere Comasina, e che la cosa sarebbe avvallabile solo in presenza di almeno 400 utenti. In caso contrario l’investimento del Comune è orientato a ristrutturare lo stabile di via Gabbro e accorpare tutti gli studenti in quella sede. Non mi dilungherò qui su alcune banalità: la tendenza dei recenti governi a disinvestire nella formazione dei cittadini a favore di politiche securitarie e istituzioni private; la chiara volontà di disarticolare le comunità a livello territoriali convinti che anziché di vivibilità questo sia sinonimo di "inutili complicazioni burocratiche"; la non comprensione della funzione che un complesso scolastico può svolgere all’interno di quartieri complicati e in chiara espansione demografica. Tutto questo ovviamente non è tecnica, ma politica e davanti ai tecnici del Comune non sortisce nessun effetto. Altrettanto ovviamente senza un intervento a livello politico pressato dagli abitanti del quartiere, dai genitori e dai professori difficilmente si troverà una soluzione praticabile.
L’assemblea è stata abbastanza viva e ha parlato di molte cose cercando varie soluzioni, dovendole anche incrociare con la necessità di salvare la scuola da una emorragia di iscrizioni che ha origini molteplici: la difficile convivenza prolungata tra struttura primaria e secondaria di primo grado, la carenza di spazi, le difficoltà ambientali, il disinvestimento da parte del Comune. Se su questo ultimo punto siamo riusciti a decidere un intervento congiunto del dirigente con alcuni docenti proprio mercoledì in occasione dell’ultimo giorno a disposizione (help!), sul destino della scuola la situazione è molto più fluida. Sulla mobilitazione politica si è rimasti un po’ tentennanti – anche forse perché non si può pretendere che al primo incontro ci sia coesione e fiducia reciproca sul "modo" di fare politica dei presenti – limitandoci a iniziare un percorso di sondaggio degli organi politici locali (Consiglio di Zona e consiglieri comunali), mentre su possibili alternative tecniche si è stati un po’ più propositivi: al posto della ex scuola media in quartiere Comasina la propaganda dell’amministrazione comunale (che giova ricordarlo è la stessa da 20 anni a Milano e quindi avrà pure qualche responsabilità nel calo della vivibilità di questa cazzo di città) dovrebbero essere costruiti un nuovo Commissariato di Polizia e uno Studentato universitario (anche qui ricordiamo che per arrivare dalla Comasina in Bicocca ci vogliono 90 minuti circa, rispetto ai 60-75 per arrivare agli altri poli universitari). E’ facile capire che quindi i soldi per costruire strutture ci sono, ma si vogliono costruire ALTRE strutture, chissà perché. Sul Commissariato di Polizia non mi pronuncio perché penso che di presidi territoriali delle forze dell’ordine ce ne siano abbastanza, e al massimo dovremmo provare a indagare quanto gli uomini delle forze dell’ordine decidano di conoscere e intervenire in forma PREVENTIVA sul territorio (e sto cercando di vestirmi della mia migliore mise democratica, cosa che mi si addice poco). Sullo studentato mi pare evidente che sia una mazzetta, pura e semplice: posti letto che verranno gestiti non si sa da chi e non certo per offrire agli studenti universitari alloggi a basso prezzo, una politica che da tempo a Milano non esiste (ricordiamo anche qui che una stanza in condivisione a Milano costa tra i 200 e i 500 euro, mentre una stanza da solo in una casa condivisa raramente scende sotto i 400 euro). Strano che l’amministrazione si scopra Robin Hood degli studenti proprio sulle strutture che dovevano finire alla scuola media (che guarda caso ha nella stessa zona una scuola media gestita dalle suore…. a buon intenditor, poche parole).
In ogni caso ieri su questo punto c’è stata la discussione che ha prodotto frutti più interessanti: si è pensato di proporre al Comune soluzioni alternative per non vedersi sbattere la porta in faccia, e nei prossimi giorni dovremo contattare Olinda, Da Vicino Nessuno è Normale e Consiglio di Zona per capire la fattibilità di proporre uno dei padiglioni dell’ex Paolo Pini come sede da ristrutturare (e non ricostruire) per la scuola media Gandhi. E’ da notare che nell’ex Ospedale Psichiatrico esiste già una struttura che è stata per qualche anno un distaccamento di una scuola superiore, quindi la proposta non pare proprio campata per aria. E sicuramente la struttura sarebbe a una distanza più ragionevole dal Quartiere che non la confluenza di tutto il corpo nella sede di via Gabbro (una soluzione che secondo me porterebbe a peggiorare la vita sia della Gandhi che della Rodari per i ristretti spazi che si verrebbero a creare nella sede delle medie della Bovisasca, che a quel punto sarebbe decisamente sovraffollata.
Ora chiudendo questo post "positivo", vorrei chiedere a tutti i lettori di suggerirmi contatti per verificare la praticabilità di questa ipotesi: ganci in consigli di zona, uffici del demanio, ufficio strutture dell’ospedale niguarda, olinda, associazioni legate al Paolo Pini, e via dicendo sono bene accetti e auspicati.
Ovviamente spendere dei soldi della Expo per fare scuole pare una bestemmia, no? D’altronde di cosa stiamo parlando dato che se continua così Milano riuscirà nella più grande figura di merda della storia della città? Ahahahahhahahahahahhah!
 

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  1. mirko
    24 Febbraio 2009 a 10:00 | #1

    Altro che culo per il Bologna!!! Io fossi in te ficcherei la testa sottoterra. Un gol (l’ennesimo irregolare…guarda un pò) l’altro che non si capiva se era un cross o cosa…e Cesar il migliore in campo. Ma vatte a fà un clistere, idiota.

  2. nero
    24 Febbraio 2009 a 10:12 | #2

    forse hai sbagliato post, dimostrando ampiamente chi è scarsamente dotato di intelligenza. Ora ti sposto di là così ci offri un passatempo in attesa del match di stasera. Povero coglione.

  3. Kundo
    24 Febbraio 2009 a 15:04 | #3

    BASTA CON ‘STA SCUOLA!!!

    OGGI CI SONO COSE PIU’ IMPORTANTI!!!

    K

  4. il vecchino
    24 Febbraio 2009 a 17:58 | #4

    Mi fa veramente piacere constatare che i cretini non mancano mai!
    Un bellissimo esempio sono i commenti precedenti.
    Grande Fratello – Amici o altre trasmissioni culturali affini sono l’ideale! – E’ proprio vero che la madre dei coglioni è sempre incinta!
    Lascio a Nero uno dei suoi effi9caci giudizi.

  5. nero
    24 Febbraio 2009 a 18:04 | #5

    Beh, adesso, caro vecchino,
    abbiamo fatto un passo avanti lunedì, vediamo di non tornare indietro e continuare così no?
    Il mondo del web è pieno di gente un po’ stramba. Piuttosto noto che ormai è diventato un aficionado del mio blog, commenti nel merito di questo post? Il riassunto le sembra efficace?

    PS: kundo è un mio amico e sicuramente scherzava. Il primo commentatore invece è un frequentatore della sezione calcistica del blog, evidentemente non della stessa “cappella” del sottoscritto 🙂

  6. Il Vecchino
    24 Febbraio 2009 a 18:51 | #6

    Se ho preso lucciole per lanterne sono pronto a scusarmi.
    Nel merito del post tanto di cappello e sono il primo a riconoscere che di passi avanti ne abbiamo fatti tanti e tutti a mio parere positivi.
    Avanti così e sarò pronto a dare il mio sostegno a tutte le iniziative che ci consentiranno di sollevare la testa dalla … palta … in cui tanti altri ci stanno cacciando.

  7. Viola
    24 Febbraio 2009 a 23:32 | #7

    Sono molto contenta della piega costruttiva e propositiva che ha preso la nostra scuola.
    Di tutto ciò è doveroso ringraziarti,Nero, perché sei stato l’unico a non arrenderti e a non piegarti sotto il peso delle incombenze quotidiane(scolastiche), ma essendo lungimirante hai capito che i problemi di oggi hanno cause più lontane, che vale la pena cercare di capire e risolvere.
    Sicuramente, come ha detto, qualche post fa, la “vecchia signora”, tua amica, alcune realtà non possono essere modificate. Forse, però, per la nostra si può fare qualcosa; in ogni caso è bello che ci siamo riuniti e che in modo quasi del tutto compatto abbiamo ribadito l’importanza di un presidio educativo come la scuola secondaria Gandhi nel nostro quartiere.
    Noi ce lo meritiamo.
    Ciao Viola

  8. precario volontario
    25 Febbraio 2009 a 13:57 | #8

    Sono anche io d’accordo che la riunione è stata positiva. Ora alle parole dette bisogna far seguire i fatti. I tempi sono strettissimi quindi diamoci da fare tutti insieme e senza paura, se restiamo uniti ce la possiamo fare

  9. kundo
    25 Febbraio 2009 a 13:57 | #9

    Credo sia opportuno farle (le scuse intendo).

    Oltretutto fa piacere vedere che le persone di una certa età (è lei che si firma il vecchino) siano così educate,poco volgari e con un sacco di cose da insegnare.
    Veramente complimenti.

    Mi permetto di evidenziarle che mai sono entrato nelle vostre discussioni nei commenti (pur leggendole) proprio perchè serie e fin troppo polemiche… mi son solo permesso una battuta per sdrammatizzare…. nella vita (forse la mia non lunga come la sua) mi sono accorto che un po’ di ironia ed una conversazione rilassata portano, solitamente, ad un maggiore dialogo tra gli esseri umani (anche di fazioni opposte) e, conseguentemente, facilitano le soluzioni.

    Cretini, coglioni, madri varie tirate in ballo, solitamente dimostrano pochezza di argomentazioni, naturale volgarità e maleducazione.
    Noto gli stessi atteggiamenti aggressivi in certe persone che vedo negli stadi e che, dagli stessi, si preferirebbe allontanare … ma si sa, è un male comune a molti italiani.
    Infine mi scuso in anticipo per eventuali errori di punteggiatura o altro, sa sono una persona ignorante e poco forbita, insomma solo un povero tifoso… spero che il tutto le risulti comprensibile.

    I miei più vivi complimenti ed i miei più cordiali saluti

    Andrea Annoni (Kundo)

    P.S. mi fa oltremodo piacere notare, ed evidenziare, che delle trasmissioni da Lei citate è riuscito a prendere il meglio … pochezza di argomentazioni, naturale volgarità e maleducazione, appunto.

  10. Il Vecchino
    25 Febbraio 2009 a 18:23 | #10

    Chiedo scusa a Kundo, ma essendo un neofita non ho capito ed ho preso alla lettera il suo commento.
    Non sono un santo e, in un contesto così poco formale, ogni tanto mi sfogo.
    Non pretendo di insegnare niente a nessuno (lo ho fatto per lavoro così tanti anni!) ma sento il bisogno di mettere la mia esperienza al servizio della scuola finché mi sarà possibile, nel bene e nel male e sperando che lassù qualcuno mi aiuti.

  11. kundo
    25 Febbraio 2009 a 18:34 | #11

    Accolgo e ringrazio.

    K

  12. FridaK
    25 Febbraio 2009 a 22:09 | #12

    …Lunedì 2 Febbraio la Cooperativa per cui lavoro come Educatrice mi ha contattata per propormi un nuovo incarico al Comprensivo Agazzi di piazza Gasparri ed io reduce da una precedente crisi isterica nel mese di gennaio, dovuta al dimezzamento dei fondi alla Scuola dove lavoravo, con la conseguente riduzione e cancellazione delle ore degli educatori, dopo avere emesso un sospiro di sollievo mi sono incamminata, INCROCIANDO LE DITA, verso una nuova esperienza…
    io vivo a magenta,
    mi è capitato di passare da quelle parti forse in occasione di qualche iniziativa all’ex paolo pini, ma certamente non ho mai avuto modo di vivere particolarmente quel territorio…
    ho seguito un sentiero innevato che mi ha condotta verso…la strada sbagliata!! sono scesa ad affori e mi hanno dato delle indicazioni sbagliate, facendomi raggiungere la bovisasca e facendomi fare un kilometro sotto la neve…!!!! non conosco la zona e con la neve non si vedeva niente….
    Quando mi è apparsa la bovisasca in tutto il suo splendore, avevo i piedi ghiacciati e stavo per svenire e quindi ho iniziato a dubitare di essere nella città dell’expo ed a credere di avere delle forti allucinazioni….e sicuramente si è rafforzata in me la certezza che il nostro amato sindaco “maria antonietta” moratti, non abbia mai annusato l’aria di questi luoghi….non che ne avessi mai dubitato, anzi credo proprio che la moratti non conosca assolutamente nulla della città, quella vera intendo, a parte il 10 per cento luccicante che viene proposto e venduto all’esterno come facciata ….
    un signore gentile mi ha indicato la fermata dell’autobus e sono arrivata in comasina village, “segregata dal centro della Città e dalla periferia” dice Wikipedia, “Grazie Vallanzaska per averci fatto mettere sulle cartine” ho letto da qualche parte…i “naufraghi dello sviluppo” direbbe Serge Latouche
    e dell’expo, della milano da bere,
    della facciata sorridente di luci abbaglianti che celano il lato oscuro della città e del nostro destino, visto che per la logica dominante tutto ciò accade a causa
    di una sconfitta nella guerra economica…sono dei perdenti e in quanto tali non possono che soccombere all’eliminazione di ogni diritto…a maggior ragione di fronte all’alibi dela crisi economica, che è giunta come un’opportunità per potersi liberare finalmente dell’insopportabile peso della sfera pubblica e di ogni pretesa di diritto che vada ad intralciare il sacrosanto profitto…
    è bastato poco per comprendere quello che è disperatamente evidente, quanto un urlo soffocato che sembra voler esplodere sotto il cemento e trova la sua migliore espressione nell’inquitudine di questi piccoli naufraghi…
    si, ricordo l’episodio del barbone ucciso in largo marinai d’italia….io ho lavorato a “piazze Solidali” un tendone di commercio equo e solidale presente nel parco proprio in quel periodo e anche noi siamo stati minacciati dagli “Skin”, subendo anche diversi furti di materiale costoso….
    io seguo una bambina disabile, che però paradossalmente ha una forza d’animo ed un equilibrio notevoli, soprattutto rispetto al resto della classe….a soli 7 anni 5 o 6 di loro presentano dei gravissimi disturbi nel comportamento, con conseguenti problemi cognitivi…e nessuno di loro è “disabile”….
    anche nell’osservazione delle altre classi è facilmente visivile la stessa inquetudine,
    che aumenta, raddoppia fino a diventare rabbia ed esplode nell’avanzare della crescita ….non credono di potersi permettere di sognare…
    io penso che il lavoro di un insegnante alla Comasina valga il doppio e anche il triplo e 1000 volte di più rispetto a molti altri, perchè 1000 volte maggiore è la resposabilità di far credere in se stessi degli alunni ai margini di una logica crudele, quanto una linea ascendente su cui non sono collocabili, perchè a priori fuori competizione…..
    una volta avrei voluto lavorare come cooperante nel sud del mondo,
    ma quando mi è apparso il “pentacolo della morte grigia” ho iniziato a meditare…
    c’è tanto da lavorare…..

    Ciao

  13. FridaK
    25 Febbraio 2009 a 23:30 | #13

    ….A Milano costruimmo una giostra di cristallo,
    ma la pioggia di monete l’ha distrutta sul più bello,
    riparammo nei quartieri dove c’è periferia,
    perchè sotto l’immondizia sta nascosta la magia…

    E fu notte sempre lunga, ubriaca nei sobborghi,
    imparammo a camminare con il passo dei balordi,
    il profumo dell’asfalto ed il nome dei coltelli,
    diventammo spazzatura, diventammo molto belli.

    Lombardia, com’è facile volerti male,
    di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare,
    ma noi siamo i figli storti, nati dentro un’osteria
    e riusciamo anche a volare, pur essendo in Lombardia …..

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