Relitti e Reietti
La capolista contro il fanalino di coda. In campo i relitti del campionato non impensieriscono mai i nerazzurri, nonostante i parecchi tiri nel tabellino, e solo la sufficienza degli attaccanti dell’Inter impedisce una goleada biblica. In campo anche i reietti nerazzurri: Amantone Mancini è il fratello obeso del giocatore della Roma, fa bene sulla sinistra, scompare dopo 33 minuti e esce al 40esimo per infortunio; Jimenez entra ed esce nel giro di dieci minuti per infortunio, riuscendo a anche nell’impresa di sbagliare parecchi palloni e non incidere; Obinna è un Suazo più scarso e il rimpianto per non vederlo con la maglietta dei toffies cresce a ogni pié sospinto; Maxwell entra e tocca due palloni, senza impressionare. Poi si chiedano perché fanno panca dura e perché José preferisca loro dei Primavera. Finisce con un risultato netto che non lascia adito a dubbi.
I protagonisti. JC quando serve c’è: un muro e un gatto allo stesso tempo. Maicon sta risalendo lo stato di forma un po’ traballante di febbraio, Santon mostra grandissimi numeri: una sua finta di sopracciglio che manda in bambola tutto il centrocampo della Reggina è un piacere da gustarsi e rigustarsi su Youtube. In mezzo alla difesa: Rivas fa il suo, con qualche buco di concentrazione, ma nulla di problematico; idem Cambiasso che sull’unico anticipo sbagliato ci potrebbe costare caro. In compenso avere tre Cambiasso (dietro, in mezzo e davanti) non sarebbe un film porno, ma solo una necessità per l’Inter. In mezzo la prova meno brillante: Muntari come sempre mostra grandi limiti di fosforo ed è palesemente il nemico del pallone numero uno, Zanetti fa il suo superando Facchetti nelle presenze in maglia nerazzurra e puntando Bergomi in scia, Stankovic sembra spompato al 30esimo ma poi resuscita con un gran secondo tempo; Obinna, Maxwell, Jimenez inguardabili: vendere, vendere, vendere. Anche regalare se caso, basta non vederli mai più: un insulto al gioco del calcio. Davanti Ibra fa di tutto insieme a Mario, una coppia che potrebbe farci sognare molto in futuro. Mancini per 30 minuti è la speranza che si riprenda abbastanza da essere capitalizzato in qualche modo, poi si spegne e si infortuna. Tutto sommato non possiamo lamentarci.
Arriviamo alla pausa con il vantaggio invariato. Ora ci sono altre nove partite, da affrontare con determinazione e grinta. Forza ragazzi.
a me obinna e’ piaciuto piu’ di mancini; per il resto sono d’accordo, la partita era troppo facile e non meriterebbe neanche un commento.
Ridicoli i pennivendoli che scrivono articoli su ibra che dice ‘vediamo’ per il futuro, quando invece il milan fa flop per l’ennesima volta (a parti invertite sarebbe gia’ stata ‘crisi inter’).
Ma vabbe’, ci siamo abituati.
…haiinserito Zanetti nell’elenco de “in mezzo i nemici del pallone”.
O riformuli o ti colpisci fortissimo da solo il setto nasale con una pentola oppure la prossima volta che ci vediamo ti incastro la testa in un barattolo e i piedi nel coperchio e poi lo chiudo.
Non ti permettere mai più.
ho errato, l’italiano non mi ha aiutato 🙂
…così va meglio.
Non dico che Zanetti sia immune da critiche, ma che ormai si sia guadagnato un incondizionato rispetto sì.
Purtroppo però l’idea di comprimerti dentro una barattolo ormai mi ha preso troppo bene, quindi rassegnati.
Siiii!!!
ppn fai il Nero come i gatti sotto vetro di qualche anno fa!
Poi gli mettiamo i tubicini per la nutrizione e lo sistemiamo sulla mensola come soprammobile!
🙂