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Mamma li Turchi – parte seconda

26 Agosto 2009

Istanbul (con l’accento sulla u)

E’ una città immensa, incredibile, vitale, sempre in movimento. Una metropoli europea e la millenaria porta sull’Oriente. Non c’è niente da dire: quando la confronti con una qualsiasi città dell’italietta ti viene da piangere. istanbul
Ci sono due modi per visitare la più grande città turca (non la capitale, fate ben attenzione, ignoranti!): da turisti in un 3-4 giorni potete vedere tutto l’essenziale; se avete un amico che ci abita potete passarci una vita. Io mi occuperò solo di darvi dei ragguagli da turista.
Intanto per capire come è fatta la città pensatela divisa in tre parti: Sultanhamet (il centro storico con tutti i monumenti principali) raggiungibile con il simpatico tram T1 al costo di 1.5 TL a corsa anche dall’aereoporto; Beyoglu, la zona più simile a Corso Vittorio Emanuele e Corso Buenos Aires insieme; la parte asiatica (che non ho visitato, ahimé).
istanbulIl primo giorno potete visitare tutti i monumenti obbligatori: una mattina intera per il Topkapi, il pomeriggio per Moschea Blu, Aga Sofia, Basilica Cisterna, tutti vicini nella zona centralissima di Sultanhamet; il secondo giorno potete farvi una bella gita sul Bosforo, arrivare fino ai Dardanelli con una barca il cui biglietto potete prendere appena sotto il Ponte di Galata a Eminonu, per 20 TL andata e ritorno; il terzo giorno spendetelo a passeggiare per Beyoglu, su Istiklal Caddesi e in piazza Taksim, in tutte le viette intorno, per poi tornare a Sultanhamet e fare compere al Grand Bazar e al Bazar delle Spezie (quest’ultimo più economico e più simpatico che il primo, decisamente "overwhelming" 🙂
Noi abbiamo dormito in due ostelli: il Chillout Hostel a Beyoglu, in una traversa di Istiklal Caddesi, è quanto di più simile al Postello di pergoliana memoria che io abbia trovato. E’ decisamente "cheap" come sistemazione, bagni in comune, stanze piccole e non particolarmente in ordine, prezzo economico per essere a Istanbul (60 TL la doppia senza bagno). E’ in una zona molto viva della città e questo è un plus decisamente. Abbiamo poi dormito all’Arsenal Hostel proprio dietro la fermata del tram a Sultanhamet: un po’ meno economico, centralissimo, bagni ok in stanza, sistemazione pulita. In compenso il posto è gestito da due ragazzi e un signore anziano, e uno dei due ragazzi (quello senza gobba che gestisce anche il ristorante dell’ostello) è molto scortese: se potete evitatevelo, nonostante tutto. Io avrei voluto provare la Coskun Pension, di cui tutti parlano molto bene e che trovate su tutte le guide.
Per mangiare il posto migliore che abbiamo trovato è in una traversa di Ankara Caddesi: fate attenzione, da quelle parti tutti vi manderanno in Ibni Kemal Caddesi, ma quello è un incrocio di ristoranti per turisti dove vi stressano male per farvi sedere al tavolo; invece se da Ankara Caddesi prendete a sinistra entrate in un secondo incrocio di stradine dove c’è anche una piccola moschea verde, sono tutte lokante, molto cortesi e il cibo è molto buono. Non cannate.
Si mangia molto bene anche nel Balik Pazari in una traversa di Istiklal Caddesi a Beyoglu, e in generale nelle stradine intorno a quella via. Basta non fermarsi ai primi ristoranti sulle vie principali e si trova un sacco di roba. Un altro pasto tipico è il pesce mangiato sotto il ponte di Galata, ma noi non lo abbiamo provato, come non abbiamo assaggiato le sardine sul panino che preparano i baracchini proprio lì: peccato!
istanbul Quando farete la gita sul Bosforo, mi raccomando, assaggiate lo yogurt che vi serviranno a una delle fermate, è buonissimo e costa pochissimo. Mentre arrivati a Anadolo Kavagi (sullo stretto vero e proprio), scendendo dal castello fermatevi al primo ristorante con i tavolini su un terrazzino da cui si gode una vista di tutto il Bosforo. Non pagherete molto (c’è un menù da sfondarsi per 20 TL a testa) e il servizio è molto cordiale. Buona mangiata.

Bergama (noi la chiamiamo Pergamo, però così è più divertente)

Pergamo è una cittadina tranquilla. Si raggiunge con un autobus notturno da Istanbul spendendo 55 TL, senza patemi. Un giorno per visitarla è sufficiente, ma se avete la macchina potreste voler approfittare dei dintorni.
Abbiamo soggiornato alla Athena Pension, ai piedi della collina dell’Acropoli: un posto delizioso, il cui proprietario è simpaticissimo e privo di formalismi. Le stanze sono pulite, economiche, e con un bagno più che dignitoso; il cortiletto piacevolissimo e la colazione abbondante.pergamo, selçuk, pamukkale Se arrivate in mattinata, lasciate i bagagli e andate a piedi all’Aesklapion, il tempio di Esculapio, come molte rovine turche poco curato, ma bello da vedere con una minima preparazione autonoma sui dettagli del sito. Ci arrivate seguendo i cartelli dalla strada principale e facendovi una decina di minuti a piedi lungo una salita non troppo ripida. Scesi dal sito, potete prendere un taxi e farvi portare per 15 TL all’Acropoli: la vista è incredibile e potrete aggirarvici per almeno un paio d’ore senza problemi, però portatevi l’acqua e qualcosa per ripararvi dal sole che picchia durissimo.
Il clima è molto piacevole a Pergamo, perché fa caldo, ma c’è un vento costante che spazza il cielo dalle nuvole e non vi fa sudare come delle merde. Finiti i vostri giri, potrete tornare giù a piedi dall’Acropoli (ci vorrà un’oretta) o riprendere un taxi.
Per mangiare la sera, fatevi consigliare dal proprietario della Pensione e salite il ponte appena fuori dai vostri alloggi per portarvi nella città vecchia. Salendo per una decina di minuti arriverete al Sosyal Tesisleri, un ristorante gestito dalla municipalità con una terrazza mozzafiato. Mangerete bene e per una cifra abordabile: non dimenticatevi di assaggere l’olio, veramente ottimo, anche se i turchi preferiscono mettere il limone sull’insalata!! pergamo, selçuk, pamukkale

Selçuk

Con 3 ore di autobus da Pergamo vi spostate a Selçuk una piccola cittadina turistica sulla costa egea: trovare da dormire non sarà certo un problema, dato che ci sono più alberghi che abitanti, praticamente. Noi abbiamo scelto la Kiwi Pension gestita da un inglese divorziata da un turco e da un turco rimasto disoccupato per la crisi (il mitico Levent e i suoi panic attack!). La pensione è veramente pulita e il prezzo che ci ha fatto (scontato rispetto alle tariffe) è stato di tutto rispetto, per cui ci sentiamo di consigliarla. Dispone di una piscina molto bella in mezzo agli aranci e ai mandarini, ma si trova a circa 3 km dalla città e quindi ci vanno una ventina di minuti a piedi per raggiungerla. Ma c’è una soluzione perfetta: il giorno che andrete a visitare l’incredibile sito archeologico di Efeso, tornando indietro troverete a soli dieci minuti a piedi la piscina e potrete passarvi tutto il pomeriggio. Noi abbiamo fatto così e ce la siamo goduta di brutto. Ogni pensione vi offre il trasporto gratis a Efeso, e vi conviene andarci di mattina presto dato che si riempie in maniera assurda di turisti, peggio di una spiaggia di Rimini. Datevi 2-3 ore di tempo per visitare tutto (incluse le stupende Case a terrazza per cui si paga un biglietto supplementare di 15 TL a testa, mortacci loro) e poi rilassatevi in piscina.
pergamo, selçuk, pamukkale Un secondo giorno a Selçuk potete spenderlo per visitare altri tre siti archeologici molto belli: Didime, Priene, Mileto. Vi toccherà farlo con un tour organizzato da una quarantina di euro a testa, perché senza un’auto vostra non riuscirete mai a raggiungere e visitare tutti e tre i siti in un giorno. Il costo include anche il pranzo e la guida, e tutto sommato vale la pena.
Noi abbiamo poi speso un giorno per andare e tornare in giornata da Pamukkale, ma con il senno di poi forse sarebbe convenuto prendere un normalissimo bus da Selçuk a Pamukkale, pernottare e poi prendere un nuovo minibus per la costa mediterranea. Pamukkale è un sito archeologico non particolarmente impressionante, ma inserito nel contesto di terme calcaree di un bianco immacolato, dove anche Cleopatra si era voluta far costruire una piscina termale dal suo adorato Marco Antonio. MIca scema! Non vi fate infinocchiare e quando siete lì non pagate 23 TL a testa per la piscina sovraffolata, ma godetevi l’acqua tiepida nelle vasche comuni: ce ne sono dieci e se non vi fermate alla prima non ci saranno problemi di sovraffollamento. Se parlate russo, Pamukkale è il posto per voi, pensateci! 🙂pergamo, selçuk, pamukkale
Tornando a Selçuk, quello che non potete perdere sono un paio di posti dove mangiare: la lokanta Rumeli in una delle viette del centro vi offrirà una zuppa incredibile a 4 TL accompagnata automaticamente da una pita al formaggio. Se non siete dei grandi mangiatori, accontentatevi, perché sarà difficile mangiare altro dopo la porzione che vi porteranno. Nel caso cmq i prezzi saranno contenutissimi. Un secondo luogo imperdibile è certamente la Selçuk Kofteçisi, una polpetteria popolare proprio vicino all’Otogar: mi sarei magiato un milione delle loro polpette!
Passare due-tre giorni a Selçuk visitando tutte queste cose, abbuffandosi e rilassandosi in piscina è sicuramente il lasso di tempo ottimale per non annoiarsi della cittadina e per non perdersi le cose essenziali.

La prossima puntata vi ragguaglierò su costa meridionale e cappadocia; l’ultima puntata sarà invece sulla turchia orientale. Stay tuned.

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  1. 31 Agosto 2009 a 14:13 | #1

    e te pareva se non andavi in quel cesso del chillout. io e clone ci siamo stati due tre anni orsono, al sesto piano… l’unica cosa positiva è che hanno la birra. Se andavi nella parallela verso tunel, trovavi mejo alberghi allo stesso prezzo.
    Cmq, mezza giornata per il topkapi???
    Claudione ci ha messo 40 minuti…
    Meno male che non hai mangiato il pesce sotto Galata, altrimenti mi sa che ci rimanevi, sotto il ponte:)
    Scherzi a parte, il posto migliore per il pesce è Beşiktaş mentre uno dei miglior ristoranti con cucina tradizionale turca con piatti praticamente sconosciuti ai turchi stessi è cia sofragi a kadikoy.
    Ma, avete incontrato Diego e Raffa???

  2. nero
    1 Settembre 2009 a 11:36 | #2

    non sapevo manco che fossero in turchia… grazie per i consigli a posteriori 🙂
    utile come sempre 🙂

  3. 1 Settembre 2009 a 12:36 | #3

    vedi cosa vuol dire vedersi una volta ogni sei mesi…cmq, torneranno utili in futuro!

  4. 7 Settembre 2009 a 10:51 | #4

    difettando della pazienza, quando ero tornato dalla turchia ero riuscito a scrivere solo di istanbul e il resto me l’ero tenuto per me 🙂
    http://confindustrial.noblogs.org/…-mare-acciaio

    difettando del nerdismo, poi, mi ero astenuto dallo scrivere i consigli turistici… e fu un errore, perche’ avrei potuto segnalarti qualche altro posto dove dormire (a selçuk, ma soprattutto a patara e goreme) e ancora di piu’ cosa fare a istanbul aka cosa mangiare: IL KUMPIR!
    http://www.flickr.com/…in/set-72157601807796477/

    detto cio’, pure i panini di pesce sotto il ponte di galata erano ottimi e senza rischio, almeno per il mio stomaco onnivoro e allenato… ovvero come ingurgitare una cipolla fresca cruda alle 11 del mattino con 40° e sole battente… 🙂

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