Inter in Wonderland: anche Dio sbaglia (sarò espulso?)
Non è sempre domenica, recita un vecchio adagio, e in effetti oggi è proprio mercoledì. Si gioca sotto il nevischio alle nove di sera, anziché con il sole delle tre di pomeriggio, solo perché cinque ore prima aveva fioccato copiosamente (ma non sul terreno): misteri delle decisioni irrevocabili e a petto gonfio di questori e gestori del pallone italiota. La Terra dei Cachi, appunto. Le prime inquadrature del match sono per il nostro Mago Mourlino: lo sguardo torvo e annacquato, gli occhi rossi, il broncio. Tutti si chiedono perché sia incazzato come un caimano a digiuno da settimane, fino a che non pensano alle cose fondamentali (e dico fondamentali) accadute nella prima parte della settimana: il virus influenzale intestinale che sta sgominando intere famiglie e che deve aver colpito anche il nostro stregone condottiero, influenzandone la serenità di giudizio (la scelta di reiterare Cordoba terzino sinistro non si spiega altrimenti); la decisione della Lega sul rosso per le bestemmie che ha portato il divino di Setubal a chiedersi per 24 ore intere se un vaffanculo diretto a lui conti per il rosso o no (anche questa carenza di sonno spiegherebbe facilmente gli errori di valutazione sulla condizione di alcuni giocatori e sulla loro necessità di riposo, gli attaccanti innanzitutto). A questo proposito poi sarà interessante vedere se ci sarà l’applicazione della prova tv per il d*****e che Lucarelli ha scaraventato in direzione dell’uomo con la bandierina in diretta nazionale. Forse però la regola vale solo se vesti di nerazzurro.
In ogni caso scendiamo in campo con una difesa relativamente inedita con un solo grande punto di debolezza apparente: Speedy Cordoba terzino sinistro contro una squadra che fa della velocità sulle fasce la sua arma principale. Infatti Biabiany gli farà vedere i sorci verdi per tutta la partita, ma è anche vero che prendersela con un nonno ex velocista e con Matrix è come sparare sulla Croce Rossa (che peraltro detiene ancora metà del tuo cartellino). La falla inaspettata è quella a destra dove si presenta in campo un Colosso dai Piedi di Balsa, in una di quelle serate in cui vorresti vederlo sostituito al quindicesimo giusto per vedere usare un peso e una misura dal nostro Mago preferito. Con le fasce abbandonate a sé stesse, bisogna sperare che il centrocampo copra adeguatamente. Invece in mezzo Dumbo Statua di Sale è sempre poco mobile anche se illumina il primo tempo con un grandissimo lancio sul Principe, il Capitano d’Acciaio mostra un po’ di fatica pur restando l’unico che non sfigura, e il Pelato dimostra di non essere al top della condizione. Contro il Casteddu nel secondo tempo era cresciuto, mentre al Tardini rimane un’ameba per novanta minuti. Forse doveva riposare o almeno poteva giocare Marika per avere un uomo in più in mezzo al campo.
Davanti il Leone è abbastanza inguardabile, il Principe dovrebbe riposare e la Pantera come trequartista non si può vedere: d’altronde domenica con due ali e un centravanti avevamo giocato alla grande, il virus intestinale deve aver confuso il nostro Mago. Per quindici minuti nonostante questi errori tattici e di valutazione (mia opinione) facciamo gran gioco e quasi la mettiamo. Poi mezz’ora di nulla in cui si vede solo il Parma sulle fasce, ma poco.
Inizia il secondo tempo ma Mourlino non cambia nulla. Qualcuno tra di noi si inizia a preoccupare. Il Parma parte a razzo e ci infila tutto sommato giustamente. Al sessantesimo Mourlino ha già esaurito i tre cambi: a casa mia vuol dire che hai cannato qualcosa all’inizio, e suona come una implicita ammissione. Subito dopo l’ingresso di Supermario, Marika e il Bambino la partita cambia: sulla fascia sinistra schiacciamo il Parma, la maggiore protezione in mezzo consente al Colosso di essere un po’ meno con i piedi di balsa, e Supermario la mette nel sacco. Al settantacinquesimo l’episodio chiave: dopo che tutta la partita Morrone e Lucarelli hanno pestato come fabbri tutti i nerazzurri, trattenuto per maglie, fatto falli tattici, Valiani al secondo fallo prende un giusto secondo giallo e viene cacciato fuori. Per par condicio Matrix si infortuna e deve andare a fare l’attaccante aggiunto e a smistare palloni.
Nonostante tutto negli ultimi dieci minuti abbiamo tre palle gol nitidissime per vincere la partita, ma capitano sui piedi di un Supermario che incredibilmente ciabatta e su un Colosso che in queste serate vorresti trucidare dagli spalti.
A bocce ferme nessuno può lamentarsi di un pareggio al Tardini, campo tradizionalmente ostico per noi, e senza la pressione degli inseguitori. Mentre scorrevano i minuti della partita la sensazione è stata quella di aver buttato via due punti. Non si fanno tragedie per una squadra che vince da quattro anni senza sosta, ma si possono criticare per una volta le scelte del nostro Mago Mourlino, debilitato dal virus e dalle scelte assurde e demagogiche della Lega Calcio. Ora ci tocca guardare avanti a un altro campo in cui negli ultimi due anni abbiamo preso solo fichi. Dannazione.