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Nicolai Lilin supera la Cecenia: Il respiro del buio

12 Dicembre 2011

Lilin dopo il suo esordio strepitoso ha segnato una battuta di minore intensità con il suo secondo libro (che indugiava un po’ troppo nei particolari gore della guerra in Cecenia).Questo terzo libro segna diverse cose nel percorso di “Kolima”: la scrittura in italiano è sempre più fluida e piacevole da leggere, un risultato incredibile considerato che non è la sua lingua madre; la storia del suo personaggio comincia ad allontanarsi in parte dall’autobiografia diretta e a fondere le vite di diverse persone in una storia che riguarda molto più che il solo Nicolai. Come si supera la trasformazione che ti impone il vivere in guerra per due anni? Come si sopravvive all’essere un reduce dei reparti speciali? Come funziona la Russia di oggi? Risposte che si possono iniziare a trovare nel libro di Lilin, insieme a uno splendido viaggio in Siberia fino alle prossimità del Lago Baikal che a qualsiasi appassionato di Pynchon non può che richiamare alla mente suggestioni e milioni di storie. Certamente da leggere. Voto: 7,5

  1. ppn
    13 Dicembre 2011 a 14:44 | #1

    @Kundo, e mi rivolgo solo a te: non credi che ci sia spesso della gentaglia che, con la scusa di non avere niente da fare per metà giornata, si inventa la malsana idea di mettere in piedi dei blog noiosi e autoreferenziali in cui sfogare il proprio smodato ego?

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