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Archivio per la categoria ‘movimenti tellurici’

La scomoda verità di Placanica

1 Giugno 2007 1 commento

Tra i vari processi dedicati agli eventi del G8 di Genova, da sempre come indymedia e come supportolegale abbiamo dedicato particolare attenzione al cosidetto processo ai 25. Il processo ai 25 vede 25 persone accusate di devastazione e saccheggio (un reato che prevede dagli 8 ai 15 anni di pena e la cui fattispecie è relativa a tempi e fatti di guerra più che di pace) per tutto quello che è accaduto a Genova: più capri espiatori di così è difficile immaginarne. Tra il 2004 e il 2005 l'attenzione su questo processo è stata molto alta, poi complici una lunga assenza del giudice e il lunghissimo esame triturapalle del miglior aiutante dei pm (l'assistente Zampese, l'uomo più noioso del mondo) negli ultimi tempi è andata un po' scemando. Ciò nonostante entro l'estate il processo si concluderà e ai primi di autunno si avranno le conclusioni di accusa e difesa e la sentenza.

Oggi per un attimo tutti sono tornati a concentrarci sull'aula al quinto piano del tribunale di genova dove Devoto, Gatti, Realini, Canciani, Canepa e via discorrendo decidono del destino di 25 persone. Oggi in aula c'era per la seconda volta nel processo Placanica. E questa volta ha deciso di dire la sua versione dei fatti. Ovviamente tutti i bravi ragazzi con un cuore così sono accorsi pensando di sentire finalmente una verità che soddisfacesse le loro brame di dietrologia, ma sono rimasti delusi.

Placanica ha raccontato la sua verità, ovviamente strumentale ad autoassolversi, ma che sui nodi su cui molti di noi si sono scervellati in questi anni dilania finalmente il velo lattiginoso del dubbio. Io penso onestamente che la versione di Placanica sia tutto sommato attendibile: lui che come un cretino viene adagiato in preda alle allucinazioni da gas nel defender, il defender che segue il battaglione anche nella disastrosa e inutile carica in via Caffa, la rotta del battaglione, l'incaglio del defender, il panico, gli spari, la morte di Giuliani, la fuga.

Il punto, e lo dico soprattutto con chi oggi si è stracciato le vesti a fine udienza, non è confutare questo iter dei fatti, ma farsi le domande giuste, e disprezzare i fatti realmente scandalosi: perché i defender con i feriti non si sono levati dal cazzo? perché è stata ordinata la carica in via Caffa? perché i poliziotti e i carabinieri che guardavano da 50 metri di distanza i due defender incastrati non sono intervenuti ma hanno aspettato che succedesse il peggio? E soprattutto perché Placanica che ha sparato seppur nel panico ammazzando una persona viene archiviato mentre io mi prenderei omicidio volontario e 30 anni di galera?

Il problema non è il quarto uomo (che secondo me non c'è mai stato), né misteriose traiettorie, né occultamenti di cadavere. La vicenda di piazza Alimonda è triste nella sua ordinarietà italiota. Quello che non è ordinario è quello che ci sta intorno, prima e dopo, e soprattutto a monte e a valle. Ma di questo non si può parlare, perché le aule di tribunale non se ne interessano, e sicuramente le stanze della politica hanno bocche estremamente ben cucite su una vicenda che prima verrà gettata nel dimenticatoio, prima consentirà di cancellare la memoria del momento di maggiore rischio per gli equilibri della democrazia italiana degli ultimi 20 anni.

à la prochaine

Guerra di tribunali (tra le altre cose) ad Heiligendamm

1 Giugno 2007 Commenti chiusi

 

Continua la situazione paradossale in quel del g8 tedesco: un'altra corte (quale mi riesce difficile capirlo) ha ribaltato nuovamente il verdetto circa la costituzionalità del divieto di manifestazione entro 12 km da Heiligendamm. Adesso tutti i cortei del 7 giugno dovranno restare a distanza dalla  cittadina, pena l'arresto di TUTTI i partecipanti (e penso che i tedeschi quando intendono l'arresto di TUTTI i partecipanti, intendano proprio TUTTI). Sarebbe divertente provare a farsi arrestare in 20 mila. Vorrei ben capire come farebbero a gestirsela.

Il 31 maggio si sono aperti tutti e tre i campeggi allestiti per ospitare le persone, e indymedia germania ha messo a punto un utilissimo strumento per seguire gli eventi piu' importanti e verificati: il time tracker di imc de. Segnatevelo che nei giorni del vertice sarà fondamentale.

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I tribunali amministrativi di Schwerin annullano il divieto di manifestazione per il 6 giugno nei pressi dell’aereoporto di Rostock

29 Maggio 2007 Commenti chiusi

 

29 maggio 2007
COMUNICATO STAMPA

G8 – ULTERIORI DIVIETI DI MANIFESTAZIONI ANNULLATI DALLE CORTI TEDESCHE

Le decisioni dei  tribunali amministrativi tedeschi annullano il divieto
di manifestazione nei pressi dell'aereoporto di Rostock per il 6 giugno.

Il tribunale amministrativo di Schwerin oggi ha annullato il divieto di
manifestazione imposto contro il corteo che si stava organizzando nei
pressi dell'aereoporto militare di Rostock, dove i delegati del G8
atterreranno. Inoltre il divieto è stato annullato per altre manifestazioni
previste per Laage-Kronskamp, Weitendorf, Strießdorf e Friedrichshof.

Gli organizzatori dei cortei hanno fatto appello circa la legalità del
divieto di manifestazione e della decisione generica circa questi divieti.
La decisione del tribunale è uno schiaffo all'autorità della polizia.
"Ora possiamo annunciare agli otto leader più potenti del mondo che non
sono i benvenuti qui", ha spiegato Rosa Wohlgemuth, membro della Commissione
Organizzatrice del giorno di azione contro la Guerra, la Tortura e il
Militarismo.

La tensione sta crescendo mano a mano che il governo tedesco è sempre più sotto
accusa da parte dei propri cittadini, dopo le misure repressive adottate nello
scorso mese come i raid della polizia contro organizzazioni non violente e il
prelievo di impronte olfattive di vari attivisti per facilitarne la
tracciabilità da parte delle unità cinofile.

All'arrivo dei delegati ufficiali del G8 all'aereoporto di Rostock, gli
attivisti contro la guerra cercheranno di circondare lo stabilimento. Altre
proteste sono previste sull'autostrada A19 di fronte all'entrata del campo
Laage-Krons e introno all'aereoporto di Weitendorf, dove altri partecipanti alla
conferenza del G8 atterreranno. Le proteste di fronte al terminal di arrivo di
Weitendorf sono state vietate anche dal tribunale amministrativo, ma gli
organizzatori hanno fatto ricorso.

L'aereoporto di Rostock e lo squadrone di caccia che vi fanno base sono un
chiaro esempio delle politiche militaristiche della conferenza del G8. I piloti
di caccia di tutta Europa vengono addestrati in questo aereoporto per poi essere
inviati in missioni all'estero. "Questa base aerea è un centro importante per le
nazioni della NATO", ha aggiunto Rosa Wohlgemuth, "e per questo motivo vogliamo
protestare proprio nei pressi dello stabilimento".

Inoltre la Suprema Corte Amministrativa si esprimerà domani anche sul divieto per i
manifestanti di avvicinarsi entro 200 metri dalla inferriata che circonda nel
raggio di 12 chilometri l'area del summit. L'Associazione Star March ha fatto
ricorso presso la Corte venerdì e vuole realizzare un corteo dalla inferriata
fino all'Hotel Kempinski dove i delegati alloggeranno.

Un presidio contro le industrie belliche e gli stabilimenti militari è stato
convocato alla stazione della metropolitana Warnemünde-Werft di Rostock per il
mezzogiorno del 5 giugno.

Maggiori info su: www.g8andwar.de
Articolo originale: gipfelsoli.org

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Preludio al G8: ribaltando le strade di amburgo!

29 Maggio 2007 8 commenti

Finalmente succede qualcosa.

Siamo di nuovo in circolazione. C'e' voluto un po' di tempo e siamo fuori forma, ma ci stiamo rimettendo in sesto velocemente. Dopo aver cordonato una manifestazione legale e autorizzata per cinque ore filate, non ci stavamo piu' dentro. Era la prima mossa nel riscaldamento in vista del summit g8 a Heiligendamm, e volevamo tutti cominciare con il piede giusto. La citta' di Amburgo voleva mandare un messaggio al mondo chiaro e tondo: "abbiamo i manifestanti violenti sotto controllo al 100%". I poliziotti avrebbero solo dovuto mantenere la calma, agire con disciplina e tutto sarebbe filato liscio. I manifestanti, dal canto loro, volevano ribaltare la citta', volevano mostrare al g8 che non e' il benvenuto e che tutti coloro che vogliono ospitare il summit pagheranno caro la decisione. Tra i mille vestiti di nero nelle prime file e le altre migliaia dietro di loro, la tensione era palpabile. Le grida "fight the system, fight the state, fight capitalism, fight g8" scandivano la determinazione dei manifestanti. Chi sarebbe partito per primo? Gli sbirri avrebbero usato gli idranti? Gli anarchici avrebbero rotto gli indugi e cominciato la bambola?

Il G8 2007 sara' la salva di apertura di un nuovo ciclo di lotte contro il capitale, magari quello definitivo considerata la crisi ecologica senza via d'uscita a cui si sta facendo fronte? Da due anni il movimento autonomo in Germania e in particolare il Network Dissent si stanno organizzando per la prossima settimana di azioni. La posta non e' mai stata cosi' alta: fino ad oggi la "Guerra al Terrore" ha oscurato la freschezza del movimento, ma in Germania anarchici e autonomi potrebbero riconquistare il palco della storia con una vittoria decisiva contro il capitale.

Muoviti, svelto. Fermo. Tira, lancia. Tira su quel legno. Corri. Gira, li'! Occhio alla Snatch Squad. Quali sono? Quelli vestiti di nero con dei rombi rossi sulla schiena. Merda, eccoli… Sono loro che cercheranno di arrestarti. Muoviti! Ma chi sono quegli altri? Non ti preoccupare, sono i verdi. I verdi? Si, verdi, sono come la guardia nazionale. Non ti arresteranno, magari pero' ti menano un po'. E quelli? Chi? Quelli con la divisa verde scuro e blu scuro. Ah, quelli… Quelli sono qui per fermarti.. Fai attenzione.

La moderna incarnazione del movimento autonomo e' anarchica, giovane piu' o meno, e parecchio punk. Anche se il movimento e' rifluito un po' negli ultimi anni, sembra che l'arrivo del g8 in germania, con i raid della polizia di maggio contro i centri che organizzavano la protesta abbia unito lo spesso diviso e autocritico movimento Autonomen. Nonostante il risentimento della polizia, i raid hanno avuto anche l'effetto collaterale di creare maggiore simpatia nei confronti delle mobilitazioni da parte dei media popolari, come anche dell'opinione pubblica. Inoltre, nella "Rossa Amburgo", patria di insurrezioni, pirati, e un noto torneo di calcio antifascista, e' difficile distinguere gli abitanti della zona dai black block.

Shhhhhhh. Cosa? Stai fermo, ci stanno cercando. Fermo… Fermo… ORA!

La polizia e' nervosa, molto nervosa. E ha ragione. Per mesi, le macchine degli agenti sono state bruciate, e ora stranieri da tutto il mondo stanno convergendo su Amburgo, nell'ex teatro Rote Flora occupato da quasi venti anni. La dinamica della polizia e' quantomeno freudiana: la polizia vorrebbe liberare il proprio subconscio fascista e ripulire le strade di tutti i manifestanti. Per fattori quali l'opinione pubblica e la loro brutalita', che stanno tornando loro indietro come un boomerang nelle corti tedesche, la polizia non puo' semplicemente spiaccicare a terra i manifestanti senza un pretesto. Quindi, gli agenti esprimono la loro frustazione con una attenzione anale ai dettagli sulle piu' piccole regole circa le dimensioni degli striscioni, il travisamento, e cosi' via. Spesso fermano un corteo per trenta minuti per la minima infrazione alle loro "regole".

Il ponte era una trappola, lo sapevamo tutti. E' esattamente dove ci volevano e noi ci eravamo finiti con tutte le scarpe. Ovvio… qualche fuoco d'artificio era partito, qualche pietra era volata sopra le teste degli sbirri, e un paio di arresti erano riusciti a farli… Era la loro tana, era il minimo che potesse accadere. Non avevamo una possibilita' su un milione. Cosa? Il convergence center… l'occupazione. Hanno circondato il Rote Flora. Entreranno? Non penso… Se ci provano non finisce bene per nessuno, neanche per loro. Stanno tirando su le barricate, piazzamoci dietro. Arrivano gli idranti… Beh, muoviti! Di qua, in questa vietta… Ci siamo tutti?

Questo sta portando quasi tutti i cortei o le manifestazioni a diventare un esercizio di frustrazione, una partita di scacchi in cui entrambi i giocatori cercano di piegare, senza spezzare, le regole attraverso un processo di negoziazione molto rigido. Almeno fino a che infrangere le regole diventera' un vantaggio. Mentre marciano, gli anarchici tedeschi si imbarcano con la polizia in una serie di trattative molto caute, fino a che la manifestazione arriva piu' vicino possibile al vero obiettivo (per esempio il distretto finanziario, una manifestazione fascista, o in questo caso il summit EU-ASEM nel municipio), e a quel punto il gioco e' fatto. La manifestazione diventa aggressiva nei confronti dei ranghi della polizia, cercando di fare danni lasciando il percorso ufficiale in blocco, o di dividersi in piccoli gruppi per costruire barricate e attaccare le auto della polizia. Sembra esserci anche una certa tradizione di ritrovarsi la notte dell'azione per ulteriori danni nelle strade.

Penso di essere in trappola. Non panicare, guardati attorno! Faranno un arresto di massa. Ok, sbirri vestiti di nero di la', proviamo ad andare di la', sbirri in verde, non si passa. Gira dall'altra parte, sbirri in blu. Ok. Circondati. Dov'e' il mio gruppo? Non importa, devo trovare una via d'uscita. Opzione 1: unirsi al black block e cercare di aprirsi una via con scontri. Opzione 2: fare il finto tonto e cercare di svignarsela. Vediamo se funziona.

Le tattiche della polizia in Germania sembrano essere una combinazione di guerra psicologica e dimostrazioni di forza, con una certa enfasi sull'aspetto dimostrativo, dato che non sembrano in grado di agire a meno di essere provocati e non sembrano procedere generalmente ad arresti di massa, ma semplicemente circondano la manifestazioni su tutti i lati per "mantenere tutto in ordine". La polizia puo' essere divisa in gruppi. Primo c'e' la polizia federale e quella locale che vestono di verde e di blu. All'interno di questi gruppi si possono riconoscere quelli con la A sul casco che sono i poliziotti da caserma, con poca esperienza. Il vero motivo di preoccupazione pero' e' la sorveglianza intensa fatta dalla polizia (anche se a differenza che in Gran Bretagna senza l'uso di telecamere a circuito chiuso), che fa ampio uso di poliziotti in borghese all'interno dei cortei ai fini dell'identificazione di chi ha infranto la legge, e di poliziotti dotati di videocamere ai margini del corteo (che sono addestrati a filmare i particolari dei membri del blocco, come ad esempio le scarpe). Ci sono anche le unità di individuazione ("Snatch Squad") che sono vestite completamente di nero e che sono addestrate a penetrare velocemente e violentemente all'interno del corteo per arrestare persone particolari, come un branco di squali. Per quanto brutto sembri, e' importante notare che le procedure che la polizia tedesca usa nel controllo della folla sono abbastanza prevedibili e fino a che uno rimane in gruppi molto stretti, e' difficile essere pescato dalle "Snatch Squad". La polizia tedesca e' ben lungi dall'essere invincibile, nonostante voglia far credere a tutti il contraio, e si puo' prevalere sulle loro tecniche.

Vicino… ci sono andato troppo vicino. Saremmo venuti a riprenderti. Cosa? E' folle… avrebbero acchiappato pure voi. Senti, ne manderanno altri. Hanno dichiarato lo stato di emergenza? L'ho sentito anche io. Merda, sono una marea. Torniamo al Flora. No. Non e' sicuro. Ok, allora, spariamo.

Un Blocco Nero di migliaia di persone contro l'ASEM, macchine degli sbirri distrutte, una scarramuccia di fronte al convergence center: non male per un giorno di lavoro. Adesso ci sono una cifra di dibattiti su cosa fare esattamente nei prossimi giorni. Le manifestazioni sono decentralizzate ma preparate nei dettagli. E' difficile persino per i tedeschi dire dove avverranno i momenti di maggiore scontro: ci sono tre citta' su cui tutti stanno convergendo, una contro manifestazione contro un migliaio di fascisti E un enorme presidio a Rostock contro il g8, tutto nello stesso giorno, blocchi ad aeroporti e strade, come numerosissime marce e cortei vicino Heiligendamm e Rostock. A presicndere dai particolari, le energie tra gli anarchici europei sono montate come una scarica elettrica, e se c'e' qualcosa di certo, e' che la scarica esplodera'.

Eravamo migliaia al corteo. Centinaia che hanno ribaltato le strade. 85 arresti circa. Non male per cominciare. Niente male davvero.

Original version at http://de.indymedia.org/2007/05/179085.shtml

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Pre-G8: 8000 persone ad Amburgo, la Polizia è nervosa, 90 fermi

29 Maggio 2007 Commenti chiusi

Ad Amburgo si moltiplicano le manifestazioni in preparazione delle mobilitazioni contro il g8. Nei giorni scorsi si sono svolte infatti diverse mobilitazioni studentesche e una critical mass, finita con 12 fermi (senza alcuna motivazione e non convalidati in arresti). Intanto il ministro dell'Interno tedesco predica l'incarcerazione preventiva di quanta più gente possibile, e le fondamenta della Costituzione tedesca scricchiolano sotto il peso del g8, come successe a suo tempo anche in Italia, dove però siamo più abituati a sbattercene ampiamente della Costituzione e dei princìpi in nome della necessità… Machiavelli non era mica nordeuropeo, dopotutto…

Ieri ad Amburgo si è svolto un corteo di 8000 persone [ report | foto | riassunto ]contro il consiglio dei ministri degli esteri europei e dei delegati asiatici, proprio come forma di "riscaldamento" in vista dell'ormai prossimo g8 di heiligendamm. La polizia è sembrata molto nervosa, ha prima cercato di vietare il corteo, incassando il no dei tribunali di Amburgo, e poi ha deciso di evacuare letteralmente interi quartieri di Amburgo. L'uso della forza è stato arbitrario e apparentemente privo di motivazioni realistiche ("hai fotografato un poliziotto", "non sei stato al tuo posto", ecc. ecc.), cosa che non stupisce, e alla fine della manifestazione la Polizia a cavallo ha proceduto ad accerchiare un centinaio di manifestanti, scatenando gli scontri. A sera i manifestanti si sono raggruppati nel centro di convergenza del Rote Flora, nei dintorni del quale la Polizia ha continuato a effettuare ingiustificati e intimidatori controlli e identificazioni. 

A mezzanotte erano 90 i fermi, che ci si aspetta non vengano convalidati e si trasformino in altrettante liberazioni dopo le 24 ore di fermo canoniche.

 

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Here they come: il g8 a Heiligendamm

28 Maggio 2007 Commenti chiusi

safe demo in hamburgLe mobilitazioni contro il g8 in Germania (Heiligendamm si trova nell'estremo nord della Germania, tra Rostock e Amburgo) entrano nelle settimane cruciali. La prima mobilitazioni di massa e pacifica (a meno di stupidaggini della polizia) è prevista per il 2 giugno. Le notizie che giungono qui da noi sono poche e scarse, e la mobilitazione italiota per questo appuntamento fortemente simbolico è tutt'altro che interessante. La polizia in compenso sta riuscendo nel tentativo non da poco di far coincidere gli interessi delle tre o quattro grosse coalizioni che si erano create per opporsi al g8. Le perquisizioni di due settimane fa hanno creato un fronte comune che va dalle ONG alle ali più militanti del movimento tedesco… Interessante, mi ricorda qualcosa 🙂

L'ultima notizia è che la manifestazione del 7 è stata vietata dalle autorità… dopo che i tribunali della regione di heiligendamm hanno dato ragione ai manifestanti già per un'altra manifestazione. Staremo a vedere che succede.

Nel frattempo può valere la pena dare un'occhiata al sito del network dissent per capire come stanno andando le cose… 🙂

Maggiori info: indymedia germany (in inglese) | indymedia svizzera (in italiano) 

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CP News: Speciale Mayday 007 – Un raggio di sole tra due pareti di pioggia

11 Maggio 2007 Commenti chiusi

 

Riporto sotto la newsletter elaborata dagli Agenti dell'Intelligence Precaria per riassumere quanto fatto durante la Mayday 007, le reazioni, le polemiche e le grandi soddisfazioni. Gli articoli contenuti valgono tutti la pena di essere letti e gustati. Buon Divertimento! (a tutti tranne che alla CGIL :P)


 

**Report Mayday: Un raggio di sole tra due pareti di pioggia

Il giorno prima e nei giorni successivi ha piovuto, ma il primo maggio San Precario ha spazzato le nuvole lasciando che il sole illuminasse la Milano precaria.

La costruzione della MayDay007 viene da lontano, cresce nelle lotte dei precari e dei precarizzati che hanno agitato la metropoli e si rappresenterà nella composizione del corteo. Qualcosa sta cambiando: si muovono nuove energie, si coagulano relazioni, aumenta la partecipazione attiva, le assemblee si riempiono. I sentimenti e le idee dei precari e delle precarie trovano linguaggi comuni. Si chiede al movimento di investire in questa direzione, si chiede al movimento di rendersi invisibile. Però a latere di ogni assemblea si percepisce in modo sempre più rumoroso il timore che questa trasformazione non trovi un risultato tangibile nella partecipazione di piazza e nell'arena politica.

Continua || Qualche foto

Altri articoli

**Cgil, inserti e il Manifesto

Il primo maggio stesso la Cgil si accorge dell'inserto mayday, pubblicato da "il Manifesto" che anticipa alcune parti dell'irriverente ed incazzato free press dei precari " City of gods " che contiene un subvertising della recente ossessiva campagna affissioni della Cgil.

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** La cotoletta, D&G e la Cgil

Qualche mese fa, gli iracondi stilisti milanesi Dolce & Gabbana sono letteralmente usciti di testa per una recensione negativa sulla cotoletta cucinata nel loro ristorante pubblicata sulle pagine del Sole 24 ore. L'autrice del pezzo, Camilla Baresani, colpevole di aver bocciato la fettina fritta del Gold (così si chiama il locale), viene pubblicamente definita dai due guru della moda "donna frustrata, grassa e stronza".

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** Conosci la precarietà? 111 domande per scoprirlo

**I tarocchi della precariomanzia


I tarocchi sono considerati soltanto un modo un po' esoterico di predire il futuro, ma in verità la lettura delle carte indica tutte le forze, interiori ed esteriori, che determinano lo svolgersi degli eventi. Visti in questa maniera, i tarocchi perdono la banalità del giochetto magico per diventare un luogo di discernimento, conoscenza di sé e meditazione.
Il cammino verso cui dirigersi, la scelta ultima da compiere rimangono una questione che spetta alla volontà di chi deve affrontare il proprio futuro. Perché legare precarietà e tarocchi? Non certo perché crediamo che la lotta alla precarietà abbia dimensioni magiche, esoteriche o extradimensionali.

Cartomanzia Precaria

 

** Essere City of Gods: il secondo numero alla Mayday 007

Come nasce l’idea di questo giornale? Semplice, i precari hanno deciso che era tempo di scrivere la loro versione dei fatti. E alla stampa italiana mandano a dire che…

I precari sono abili nel cogliere i presagi, nel mettere insieme i segni che il caso sparpaglia sul loro cammino. Hanno appreso quest’arte per muoversi con destrezza tra le loro molteplici esistenze. Hanno il fiuto raffinato, l’orecchio sottile, l’occhio acuto.

Continua

Rassegna Stampa

** MayDay, atto 7: 60mila a Milano San Precario a suon di musica

** Sapelli: confederali e Mayday parade, un solo corteo

Il resto della rassegna lo trovi cliccando su uno di questo due link e
consultando la spalla sinistra della pagina.

Appuntamenti e iniziative

**Serpica e gadget Mayday al Rebel8 a Milano**

Se ti mancano dei tarocchi, vuoi regalare a qualcuno il mazzo completo o vuoi la tshirt della Mayday 007 ci puoi trovare al Rebel8 con il banchetto di Serpica Naro questo weekend!

Tutte le info su SerpicaNaro.org

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Resoconto della perquisizione da parte della polizia tedesca dei locali del provider di movimento so36.net

10 Maggio 2007 Commenti chiusi

Quella che segue è una traduzione approssimativa in italiano dell’ultimo comunicato scritto con maggiore dose di ironia da SO36.net e pubblicato sul loro sito. Perdonateci ma il nostro tedesco è ormai arrugginito da anni di troppo inglese. Pensiamo che sia comunque molto utile capire come funzionano le cose e che cosa significano le parole: “gli unici garanti della vostra privacy potete essere voi e solo voi!”.
Come scrivevamo anche nel precedente post: in ogni caso ricordatevi sempre, fight g8! 🙂


Salute,
quello che segue è un piccolo comunicato di SO36.NET sulle perquisizioni di ieri nelle stanze dove sono ospitati i nostri server.

Un piccolo riassunto delle circostanze:
alle 8 (del mattino!) di ieri, mercoledi’ (09 maggio 2007), in tutto il territorio federale 900 lavoratori e proprietari della pubblica sicurezza hanno portato a termine un’operazione con il fine di ottimizzare le mobilitazioni in vista del prossimo incontro del g8 di giugno ad heilingendamm.

come ci si poteva aspettare, alla fine hanno deciso tutti di partecipare alle coreografie di protesta contro il summit, dagli extraparlamentari alla societa’ civile, fino alle ONG e alla sinistra radicale, alle organizzazioni religiose e sindacali, portando fino il parlamento a immischiarsi nella gestione di tutta la questione.

vogliamo accennare agli organi di comunicazione competenti, se ci fosse bisogno di ulteriori informazioni, anche se vogliamo offrirvi una leccornia tra le meno onerose sulla legittimità delle diverse perquisizioni che sono state portate a termine:
“… [coloro che] vogliono impedire o disturbare con azioni violente il prossimo summit g8 nell’estate del 2007a heiligendam. i seguenti reati vengono quindi stabiliti [ per coloro i quali ] vogliono scuotere l’ordine sociale e politico dell’attuale repubblica federale di germania, e che potrebbero mettere in crisi la posizione come partner delle altre otto potenze della repubblica federale tedesca con i loro atti”.

esatto! e’ proprio quello che siamo!

Svolgimento concreto della perquisizione:

alle 8.15 circa il piano dove si trovano anche le stanze dei nostri server è stato visitato da circa 10 poliziotti in divisa antisommossa accompagnati da circa 10 agenti della BKA (BundesKriminalAmt, Agenzia Federale per le Investigazioni Criminali). [uno degli utenti dell’ufficio ha potuto aprire la porta appena prima che questi procedessero a un irruzione violenta sfondandola].

alle 8.50 circa siamo potuti entrare in compagnia del nostro avvocato. a questo punto nella stanza dei server si trovavano 3 agenti della BKA che avevano come prima misura staccato il cavo della connessione a internet. In secondo luogo hanno disattivato la webcam installata il cui funzionamento in ogni caso avevano già compromesso tagliando la connessione. Non avevano ancora messo mano al server vero e proprio. evidentemente si trovavano ancora nella fase di “orientamento”.

il tecnico della BKA ci ha chiesto la password di root e la comprensione completa di tutti i sistemi presenti.

in conseguenza del nostro rifiuto, ci è stato notificato che in assenza di quanto richiesto avrebbero sequestrato tutti i rack e tutti i server.

dopo l’intervento dell’avvocato e un colloquio con il pm arrivato nel frattempo, ci è stato detto che il loro interesse verteva sull’acquisizione di caselle di posta. nella conseguente discussione abbiamo appurato che la perquisizione verteva su 22 indirizzi di posta elettronica, che riguardavano 10 persone.
inoltre siamo riusciti ad avere il nome di due mailing list (di cui hanno chiesto l’elenco degli iscritti) e di 7 url (ovvero delle directory dove si trovava il contenuto di due siti).

in questa situazione abbiamo deciso di fornire cio’ che ci veniva richiesto con esattezza. e’ stato come scegliere tra la peste e il colera, ma che ha concluso le operazioni di sequestro.

in seguito alla decisione abbiamo dato una shell di root al tecnico della BKA presente.
il suo portatile doveva essere quindi inserito nella nostra rete locale, per poter copiare i dati via scp. l’operazione ha richiesto molto tempo, perche’ il tecnico della BKA ha dovuto leggere molti manuali e comprendere il significato di netmask, al fine di poter copiare i tanto desiderati dati sul proprio calcolatore. (la lista delle mail richieste era intanto cresciuta di tre indirizzi, in seguito alle verifiche accadute durante le altre perquisizioni stessa).

dopo che il tecnico ha superato per altre due volte le difficolta’ di ifconfig e netmask, ha potuto copiare i dati anche delle mailing list e delle directory web da sequestrare.

durante le operazioni di copia abbiamo osservato l’esperto della BKA da sopra le spalle e ci siamo assicurati che non copiasse nessun altro dato che quelli che avevamo concordato.

le persone interessate sono state o saranno avvisate da noi appena possibile.

saluti da SO36.net

 

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Pantomima dei processi sul g8 di Genova: condanne pseudosimboliche, assoluzioni prevedibili, giustizialismo sulla pelle altrui

10 Maggio 2007 2 commenti

 

Succedono parecchie cose nel mondo della legge all'italiana: purtroppo si ha poco tempo di parlarne, e in alcuni casi anche solo di leggerne. Notoriamente il terreno delle aule di giustizia non è mai stato congeniale alla verità, tantomeno a quelle scomode o poco utili dal punto di vista dell'amministrazione dello stato (dall'amnistia di Togliatti in poi). Ma è sempre bene, per esercitare il dono dell'intelletto e del senso critico, comprendere come vanno le cose in quelle strane stanze in cui signori di nero vestiti e ben pettinati si seggono sotto la grande scritta La legge è uguale per tutti, per dimostrarti regolarmente l'esatto contrario.

La notizia più nota infatti è quella secondo la quale si sia avuta la prima condanna ai danni della polizia per i pestaggi: la notizia (ripresa dagli organi di stampa della sinistra più "democratica" e da megachip) contiene due curiose inesattezze, che andrebbero spiegate adeguatamente. La vicenda è quella dei pestaggi ai danni dei "militanti pacifisti" della Rete Lilliput: questi ultimi venerdì 20 luglio avevano la propria piazza tematica in Piazza Manin, con concertini, suorine, e tutto quanto si può volere dai migliori manifestanti innocui. In Piazza Marsala, in fondo a via Assarotti (più o meno, non mi attaccate la pippa geografica) che parte da piazza Manin, i Pink danno l'assalto alla grata con spruzzi d'acqua, canti, e corde (la famosa scena con una ragazza francese che cerca di sganciare le grate della zona rossa con una corda da alpinista… la ragazza è stata condannata, peraltro). La polizia nel dubbio li annaffia di lacrimogeni, mentre i pacifisti non si turbano minimamente per la cosa: d'altronde la polizia sa quello che fa!

Più avanti nel pomeriggio in Piazza Manin passa un po' di tutto: gente che converge da altre piazze tematiche, curiosi, gente che scappa. A un certo punto arriva anche la polizia (Reparto Mobile di Bologna e Firenze principalmente, guidati da un dirigente ben noto, Pagliazzo-Bonanno) e, dato che quelli che stava inseguendo (a mezz'ora di distanza non si capisce proprio come) non riesce a caricarli, pensa bene di ammazzare di botte suorine e mani bianche. La polizia sa quello che fa! Lo avranno meritato, no? Mai dubitare.

Ora finalmente per uno dei tanti pestaggi di quel giorno il Ministero dell'Interno viene condannato a pagare 5000 euro: quindi i poliziotti non sono stati identificati, il loro dirigente non è stato considerato responsabile, la suorina poverina almeno gli hanno dato due soldi. Conclusione? Non è la prima condanna per la polizia, sia perché non è stata condannato nessun agente, sia perché la prima condanna sta altrove.

Questa è la seconda condanna civile nei confronti del Ministero dell'Interno (la prima è quella per il pestaggio di una avvocata), e la prima condanna penale è relativa al processo contro il dirigente DIGOS Perugini e altri 7 digotti, che il 31 maggio vedrà la sua ultima udienza e le conclusioni (sperabilmente con condanne a pioggia (dorata) a settembre).

In questo processo infatti Giuseppe De Rosa, della DIGOS di Milano, è stato condannato per aver partecipato al pestaggio di un ragazzino di 14 anni con rito abbreviato prendendosi 10 mila euro di multa e 1 anno e 8 mesi. Gli altri imputati non  finiranno meglio, ma aspettiamo settembre

Intanto i processi più noti relativi ai fatti del G8 di Genova vanno avanti: da un lato abbiamo il processo contro 29 agenti (tra cui i più alti dirigenti della polizia italiana dopo capo e vicecapo della polizia) per l'irruzione alla scuola Diaz che costò 61 feriti e 93 arresti privi di alcuna prova (le uniche valide le hanno piazzate gli stessi dirigenti nella forma di due bottiglie molotov trovate su corso Italia nel corso della giornata). In questo processo siamo arrivati ad ascoltare i massimi dirigenti e la potenza del senso di giustizia italiano si manifesta ben presto nell'ultima scelta del pm: rinunciare ad ascoltare il capo della polizia Gianni De Gennaro. Infatti negli ultimi mesi i massimi vertici dello stato si sono presentati in aula al meglio facendo finta di non sapere nulla di quella notte, al peggio difendendo a spada tratta i propri collaboratori, cambiando le proprie dichiarazioni, ed ergendosi nella loro arroganza quando qualcuno faceva loro notare che in altre sedi, quando gli tremavano le gambe per la promozione, tutti loro erano stati molto più omertosi e imprecisi. Il lei non sa chi sono io di fantozziana memoria sembrerebbe stonare in un aula in cui si celebrano i riti civili più importanti per una democrazia (quelli della giustizia), ma la corte a cui è stato assegnato il giudizio non ha il coraggio di processare la polizia e di mostrarsi al di sopra del potere esecutivo di coloro che vestono una divisa. E' un peccato e un'occasione persa (come molte altre nella storia) per dimostrare che anche gli sbirri che sbagliano pagano (almeno formalmente): non è successo con aldovrandi, non è successo con il san paolo, con le stragi degli anni sessanta e settanta, non è successo con rumesh, e continua a non succedere. Mille ottime occasioni per rendere un servizio alla memoria collettiva e per dimostrare di essere civilmente evoluti, e neanche una colta.

Ovviamente la solfa cambia quando si prendono in considerazione coloro che si oppongono all'ordine costituito, all'arroganza dello stato e dei suoi mille schiavetti ipocriti: le 25 persone che sono sotto processo per gli scontri avvenuti il 20 e 21 luglio 2001, prima di luglio vedranno una condanna sulle loro teste, e il mio intuito mi dice che sarà anche peggio della condanna piovuta addosso a 18 persone (nessuna delle quali con uno straccio di prova) per i fatti dell'11 marzo a Milano in corso Buenos Aires: tutti quanti fanno finta di non sapere che a luglio arriveranno 20 condanne per 10 anni a cranio. Nella democraticissima Italia si dimostra ancora una volta che la legge non è per nulla uguale per tutti, e che chi ha più potere se ne può fregare, e continuare a fare quello che vuole con la compiacente connivenza di aule di tribunali e di tutto l'apparato della legge italiana. E' una conclusione amara, ma a chi ha in odio le strutture della democrazia, non dovrebbe far sorgere nessuno stupore.

Quello che dispiace è il silenzio che circonda ciò che accade. Un ingiustizia si tollera con rabbia e determinazione. Il silenzio rompe gli argini della disperazione e della sfiducia nel genere umano.

 

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G8: perquisizioni grazie a un nuovo articolo di legge

10 Maggio 2007 Commenti chiusi

 

Il 9 maggio (a un mese esatto dal g8 di Heiligendamm) in Germania si inizia a ballare: grazie a un articolo di legge appositamente approvato dalla legislazione tedesca che prevede l'associazione terroristica con fini di sovversione del g8 ieri 800 poliziotti dei servizi anticrimine federali (BKA) e regionali hanno perquisito oltre 40 abitazioni e case collettive, nonché uno dei principali provider indipendenti tedeschi (so36.net). L'obiettivo delle perquisizioni erano materiali scritti e comunicativi rispetto alle mobilitazioni contro il g8 con l'evidente fine di avere prove con cui in seguito accollare a tutti coloro che ne sono stati trovati in possesso qualsiasi cosa accada. Un curioso meccanismo che se non ci fossero di mezzo le forze dell'ordine sarebbe chiamato intimidazione e ricatto

In tutto il mondo si stanno organizzando mobilitazioni contro questo episodio di repressione (tranne che in Italia, almeno che io sappia), che offre molto bene la misura che la polizia tedesca userà per il vertice: sono abbastanza cazzi acidi.

Maggiori info su indymedia UK, indymedia DE, gipfelsoli

 

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