La settima inaspettata recensione è sul sito Fantasy Magazine. Ripubblichiamo e ringraziamo 🙂
Monocromatica, oscuri misteri del passato incombono su Milano
Dietro uno pseudonimo il romanzo di due autori italiani, a metà tra il noir e il fantasy. Da Mondadori nella collana Colorado Noir
Si presenta all’attenzione dei lettori R. S. Blackswift, con il romanzo Monocromatica. Ma questo è un nom de plume dietro al quale si nascondono due autori italiani; come scritto nel risvolto di copertina, due "attivisti dell'underground milanese".
La Colorado noir, distribuita dalla Mondadori, sta presentando romanzi del tutto particolari e interessanti nel campo del noir. Questa volta aggiunge un altro tassello dove il genere è ben miscelato al romanzo storico e al fantasy.
Come dichiarano gli autori nel sito blackswift.org il romanzo, pubblicato su questo sito con il titolo Rapsodia Monocromatica, è molto cambiato e si è evoluto, anche grazie all’esperienza e ai consigli di chi ne ha proposto la pubblicazione (Sandrone Dazieri e Andrea Cotti).
La trama si svolge in una riconoscibilissima e moderna Milano, che con il suo carattere cosmopolita fa da sfondo a questa storia intricata; dove prevale il mistero, la complessità dei quattro personaggi e un libro scritto in una lingua che non esiste. Il libro, se decifrato, sarà la chiave per trovare un misterioso luogo dentro Milano, che sarebbe dotato di poteri soprannaturali.
Monocromatica, ripetiamo è una commistione di generi, tra il noir (killer, bassifondi, pedinamenti) e il fantasy con la classica “quest”, fatta da un gruppo etereogeneo di personaggi, magia e tanto altro. Il romanzo è disponibile anche online, sul sito citato.
Un brano del romanzo:
"Il druido è molto più vecchio di Grunhir, lo si nota dalle strisce grigie nei capelli ancora folti e lunghi. Si avvicina al luogo dove la scrofa si è fermata, senza appisolarsi, come se quello fosse il punto in cui era previsto e deciso che si accucciasse. È bianca e la luce della luna la trasforma in una specie di torcia naturale che illumina tutt’intorno.
Il druido ha lo sguardo soddisfatto. Chiude gli occhi e ascolta il rumore dell’acqua e il fruscio degli steli d’erba. Grunhir si chiede se i fili d’erba del cerchio intorno al cinghiale producano un suono diverso, ma le sue orecchie non sono fini abbastanza.
«Vai a prendere una pietra. Dev’essere grossa e liscia. Lunga quanto tu sei alto e larga la metà. Sceglila bene, Grunhir, come se dovessi usarla per costruire la casa per la tua donna e per i tuoi figli, solida e pesante. Prendi i buoi e il carro e trasportala qui» ordina il druido.
Grunhir non dice nulla. Conosce i riti, anche se non è in grado di praticarli.
Ma sa che cosa serve per consacrare la fondazione di una città. S’incammina verso le montagne per cercare una pietra ed è fortunato, o forse la dea ha fretta di veder nascere una nuova città a lei dedicata: la luna non si è mossa di molto nel cielo quando trova quello che cercava."
La quarta di copertina:
"Una giovane cinese che vive travestita da uomo, un ragazzo arabo che cerca di sopravvivere senza diventare un delinquente, uno sciamano africano che ricorda quello che il mondo ha dimenticato, un esperto di informatica troppo curioso. Sono quattro eroi metropolitani uniti da un unico scopo: decifrare un libro scritto in una lingua inesistente e trovare un luogo di Milano che, secondo le leggende, è dotato di straordinari poteri. Ma il mondo dell’occulto è pronto a tutto pur di mettere le mani sul prezioso volume, anche a uccidere, e per questo invia sulle loro tracce Fernando, un professionista dell’omicidio che comincia a trovare insopportabile il proprio lavoro. E tra le vie di una città oscura, i cui segreti affondano nella notte dei tempi, si scatenerà una spietata caccia all’uomo. In bilico tra giallo, romanzo storico e fantasy, Monocromatica è un libro che rinnova i canoni del genere. E Milano non è mai stata così noir…"
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