Bene, l’anno scolastico si avvia alla sua conclusione e mi pare corretto cercare di tracciare un po’ un bilancio di quanto è accaduto in questa mia esperienza in quel della Comasina. Mi pare anche che sia giusto nei confronti degli sparuti lettori di questo blog aggiornare su come si sono concluse alcune vicende che tanto hanno animato i commenti e le mie giornate negli ultimi mesi. Ho pensato di farlo con una specie di pagellone, ovviamente con i voti in stile Gelmini: spero nessuno si offenda per quanto scriverò, ma d’altronde è quello che penso 🙂
Studenti, voto 7: come sempre sono la componente più importante della scuola, quella per cui si sceglie di fare questo mestiere. Mi sono divertito molto con loro, ma penso che in generale non siano stati molto in grado di raccogliere e proporre stimoli che altrove ho visto prendere piede molto più decisamente. Sono convinto che le prime di quest’anno saranno un po’ più propositive e che in buona parte non sia solo colpa degli studenti: siamo noi adulti che dovremmo contribuire risolvendo le situazioni problematiche a far sì che il grosso degli alunni possa approfittare delle occasioni che si parano loro davanti. Insomma: bene, ma si può fare meglio. Con l’aiuto di tutti.
Docenti, voto 7: il voto è una media tra l’otto che meriterebbe la dedizione, la bravura e la voglia di lottare di un gruppo (anche consistente) di docenti, e il cinque per la tardiva sveglia del grosso del collegio docenti, accortosi troppo tardi della fonte di alcuni problemi della scuola e disposto alla battaglia solo dopo aver toccato con mano il problema. Avremmo tutti insieme potuto muoverci prima, forse risparmiandoci un ultimo mese veramente thriller di rapporti tesi e problemi rimasti scarsamente risolti. Ovviamente non è "colpa" dei docenti, ma il loro insieme è uno spaccato della società, dei suoi limiti, della scarsa propensione generale a sbattersi per risolvere le cose e per inventarsi nuovi modi per farle. Sono convinto che se una scuola potesse contare sempre sullo stesso gruppo di persone molte cose migliorerebbero di anno in anno, con una progressione che non può che realizzarsi conoscendosi meglio, facendo le cose insieme per tanti anni e limando l’un l’altro i rispettivi limiti. Sarebbe ingiusto non dare la sufficienza al gruppo di adulti che più di tutti ha a cuore l’istituzione scolastica, ma sarebbe anche poco onesto dire che ci si è librati molto in alto. Non mi odiate, sapete che non mi accontento mai. La mozione finale e l’ultimo mese hanno alzato di molto la valutazione complessiva.
Personale non docente, voto 7: sempre disponibili, sono le fondamenta su cui costruire la scuola. Non tutte le bidelle della scuola dove sono stato quest’anno apprezzano la rilevanza del loro ruolo, ma alcune di esse sono insostituibili: C. e V. sopra tutte. Grazie mille.
Segreteria, voto 5,5: un consesso di persone in generale con scarsa propensione all’iniziativa, diciamo così. Se ne salvano due o tre, ma il grosso avrebbe bisogno di qualcuno che spiegasse loro che una segreteria efficente ed efficace è la chiave per una scuola che funziona senza intoppi. Lo dovrebbe fare il preside, ma sappiamo i limiti che la scuola dove ho insegnato ha in questo senso. Il voto è la media tra la disponibilità e la competenza di alcune persone della segreteria e la totale inesistenza di altre. Ho capito che non bisogna disturbare ogni minuto la gente che lavora, ma non è neanche possibile pensare che si debba prendere un appuntamento per realizzare un intervento tempestivo nei confronti di un alunno e della sua famiglia perché "gli orari sono quelli". Su, un po’ di flessibilità ci aiuterebbe a lavorare meglio. E forse nell’ultimo mese senza studenti questa cosa si è notata di più. Il voto è tirato in basso dallo spreco costituito dal dover pagare un consulente economico esterno per fare i conti quando ci sono persone lautamente remunerate in segreteria per quel lavoro. Tristezza in salsa italiana.
Dirigente Scolastico, voto 4: sapete come la penso, l’ho scritto in tutte le salse. Ho tenuto il vecchino (come si è lui stesso firmato) come ultimo punto, anche per aggiornarvi su come è finita la battaglia tra la scuola e il suo inadeguato dirigente scolastico. In uno degli ultimi collegi docenti il preside si è scontrato con tutti i professori: ha pensato bene di rigirare troppe volte la frittata dei problemi della scuola, infine cercando di addossarla a quei docenti che per tutto l’anno hanno retto l’organizzazione della scuola e svolto le funzioni che avrebbe dovuto coprire il dirigente. Non solo, ha pensato bene di addossare a tutto il corpo docente la colpa dei limiti della scuola in cui lavoravano, insultandone la professionalità e l’impegno. Il risultato netto è stata una mozione firmata da tutto il collegio docenti tranne 6 persone (tra cui l’RSU della UIL che ha ritenuto non idonea la sede del collegio docenti per quella protesta) in cui si metteva a verbale l’inadeguatezza del dirigente e il suo totale disimpegno verso la scuola che avrebbe dovuto reggere. Pochi giorni dopo una lettera firmata dalla stragrande maggioranza dei docenti delle scuole medie è stata portata in Consiglio d’Istituto e inoltrata al Provveditorato controfirmata da tutto il Consiglio (in una riunione in cui il Dirigente ha nuovamente fatto una figura di tolla cercando di sgusciare dalle proprie responsabilità e mancanze). Pochi giorni fa a scuola è serpeggiata una voce che finora non mi è stata confutata: il vecchino sarà trasferito in una elementare a Paderno Dugnano, una piccola vittoria che ogni docente della scuola sta assaporando. Non so se sia dipeso da noi, dalla nostra battaglia, dai litigi o semplicemente dal caso, ma sono contento di lasciare la scuola dove ho insegnato (e dove probabilmente non insegnerò l’anno prossimo considerata la mia condizione di precario) con un problema in meno sul groppone.
Concludo salutando tutti i colleghi, il personale ATA, e il personale della segreteria, sia le persone che ho apprezzato che quelle con cui ho litigato. Non sarà un anno che dimenticherò facilmente.