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Archivio per Gennaio 2007

Note positive: Bonucci

17 Gennaio 2007 1 commento

La partita è più ridicola di un allenamento. Tiriamo le somme: Bonucci (classe 1987) dimostra di avere ottime qualità che saranno una garanzia per la difesa interista del futuro, Grosso sembra recuperatissimo (rispetto alle figuracce preinfortunio); gli altri due giovani in campo hanno fatto schifo. Adesso guardiamo a domenica e atre gare in dieci giorni con i ciclisti di merda.

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Qualche francese cerca di farci le scarpe…

15 Gennaio 2007 5 commenti

Leggiucchiando il feed di visual complexity sono incappato in un progetto interessante, quanto meno per la somiglianza con una parte del lavoro che stiamo facendo su noblogs in prospettiva. Il progetto è legato alle presidenziali per l'Eliseo del 2007 e investe pesantemente nell'analisi di dati provenienti dalla sfera delle comunicazioni digitali circa la politica: le porzioni più interessanti sono infatti la mappatura della blogosfera con quello che loro chiamano blogopole e la mappatura delle tendenze della sfera pubblica con quello che loro chiamano tendençelogue (lett. tendenzologo, bleah!). Le mappe che vengono prodotte sono molto interessanti e soprattutto mi pare molto denso il meccanismo di rappresentazione. L'unico vero difetto mi sembra la volontà di rappresentare la complessità con la complessità, mentre le mappe dovrebbero essere in grado di semplificare il lavoro di accesso alle informazioni nascoste in grandi quantità di dati correlati. Devo dire che il progetto è molto simile a quello su cui stiamo lavorando, con il ventaggio indubbio (nostro) di poter lavorare su una comunità più o meno direzionata e quindi in cui la dimensione della complessità può essere più facilmente ridotta a una forma rappresentabile e digeribile. Il lavoro fatto dai francesi però, se fosse a disposizione sarebbe un ottimo contributo 🙂 

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L’assurda politica di streaming della RAI…

14 Gennaio 2007 3 commenti

 

Oggi pre l'ennesima volta sono costretto a confrontarmi con l'odiato calcio moderno. Vado su radio rai 1 per ascoltare in stream Tutto il calcio minuto per minuto, e scopro che come mi era già capitato in occasione di posticipi e anticipi, lo stream di radio rai 1 si ammutolisce. Viceversa la gialappa su radio rai 2 si lascia ascoltare, ma uno si chiede perché cazzo non posso ascoltare la trasmissione con cui sono cresciuto ascoltando il calcio. Odio la rai. Anche più degli altri network, al cui qualunquismo sommano una stupidità di raro calibro.

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La terra della mia anima

14 Gennaio 2007 Commenti chiusi

Ho cercato per mezz'ora online traccia di una recensione che avevo letto dell'ultimo libro di Massimo Carlotto, La terra della mia anima. Ho scandagliato google, il sito dell'autore, i siti di narrativa che seguo di più, la mia mailbox… Poi come al solito il cervello si dimostra ancora l'archivio più efficace, perlomeno in termini di correlazione di informazioni. 

Nell'ultimo numero di Nandropausa, la 'zine letteraria di Wu Ming, c'è infatti un articolo sul libro che parla dell'effetto IBS (così definito da Gianni Biondillo), ma che soprattutto contiene la definizione esatta del libro: "Ben lungi dall'essere un'operazione "esclusivamente commerciale" (è anzi probabile che molti lettori di Carlotto, anche del "nocciolo duro", abbiano storto il naso), La terra della mia anima è un pegno, è il mantenimento di una promessa a un amico che muore." 

Il libro di Carlotto non è un libro di Carlotto, non è un suo romanzo. La terra della mia anima è una dichiarazione d'amore, pura semplice e genuina, un atto di una bellezza rara, in questo pezzo di storia del mondo che ci apprestiamo a vivere tutti i giorni. Mi unisco a WM e Toni, levandomi il cappello che non porto mai.

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La divulgazione della catastrofe

14 Gennaio 2007 2 commenti

 

Jared Diamond è uno scienziato abbastanza eclettico, il cui curriculum spazia dalla biologia all'antropologia, passando per archeologia e studio degli ecosistemi. Ormai inizia ad essere vecchiotto (essendo nato nel 37 possiamo dire che oggi ha 70 anni suonati), ma le sue analisi sono molto lucide ed offrono una possibilità rara a tutti coloro che amano leggere divulgazione scientifica: scoprire l'interazione strettissima che nel mondo reale esiste tra i rami più disparati della scienza. Non lo conoscevo fino all'anno scorso, ma devo ringraziare sentitamente l'autistico che me lo ha fatto scoprire, perché a mio modestissimo parere, Diamond è il miglior divulgatore di scienza secondo solo al mai abbastanza compianto Richard Feynmann.

I due libri su cui mi sono dilettato sono Armi, acciaio e malattie e il suo ultimo Collapse, why societies choose to fall or survive. I due libri sono strettamente legati e parlano in pratica della stessa cosa, tanto che potrebbero essere uno il seguito dell'altro. 

Nei libri di Diamond la chiave fondamentale è il desiderio di spiegare i meccanismi attraverso cui le società più o meno complesse che l'uomo è stato in grado di creare, sono riuscite a fare quello che hanno fatto nella storia. In pratica la domanda fondamentale (che l'autore attribuisce a un suo amico guineiano in veste di epifania dell'innocenza) da cui i libri partono è: "perché alcune società umane hanno conquistato mezzo mondo e altre sono morte tagliando l'ultimo albero che avrebbe potuto salvare loro la vita?".

La domanda non è banale e in essa si cela tutto il presupposto razzista dei bianchi di origine europea (e successivamente americana) in tutto il mondo. Il terreno è estremamente scivoloso, ma Diamond riesce a fare un buon lavoro di controdeduzione preparando in anticipo le risposte alle osservazioni-tipo del qualunquista medio. Per chi vuole dotarsi di argomenti contro il razzismo di accatto il primo libro di Diamond è fondamentale.

La brillantezza di Diamond è meno lucida nel suo ultimo lavoro, nonostante gli affreschi che riesce a trasmetterci di culture che vanno dall'Isola di Pasqua fino alla Groenlandia passando attraverso la Cina e il suo amato Montana (così nessuno si può confondere sulla sua Americanhood :). Soprattutto nelle conclusioni vi si legge un po' di cautela, una riluttanza ad ammettere il futuro disastroso che attende la maggior parte del genere umano.

I punti che Diamond elenca nell'ultimo capitolo chiariscono bene quali sono i problemi principali del nostro pianeta e i principali pericoli circa la sua sopravvivenza, ma per conoscerli era sufficiente leggere qualche rivista di scienza ed ecologia, non certo di sbobbarci 500 e rotte pagine 🙂 Quando nella conclusione deve arrivare al sodo e quantificare le chance e le proporzioni di sopravvivenza delle nostre attuali società, Diamond sembra lasciarsi andare ad un inopinato ottimismo, che non sento di poter condividere. 

Purtroppo infatti l'umanità sopravviverà certamente all'imminente catastrofe (nonostante la mia speranza in senso contrario), ma come sopravviverà, quanti sopravviveranno, e come vivranno successivamente sono un tema (se si vuole più fantascientifico che divulgativo) a cui il 70enne scienziato ha tutti gli strumenti per rispondere meglio di quanto potrei fare io. 

In ogni caso, vivamente consigliati a tutti e tutte entrambi i libri 🙂

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“Noi redivivi, loro redimorti!”

13 Gennaio 2007 Commenti chiusi

 

Apriamo il post sulla dodicesima vittoria consecutiva con una sacrosanta citazione di Bill Murray (che io mi terrei su una mensola in casa per rallegrarmi le giornate) dedicata ai gobbi maledetti che lasciano il pianeta degli imbattuti in serie B. Contro il Torino dimostriamo la solidità che sembra contraddistinguerci quest'anno, ma ci avviamo a un trittico di sfide (viola, doriani, roma) da brividi, in cui servirà anche gioco, e tanto.

I primi venti minuti cincischiamo, il Torino non fa manco un tiro in porta degno di questo nome, nonostante il tanto correre a centrocampo, e noi li infiliamo con la testa di Adriano, che potrebbe anche chiudere la gara dopo uno scatto fulminante di Ibra (ispirato da tutti i santi dei diversi pantheon dei propri antenati), ma spreca incredibilmente.

La saga dei gol sprecati continua nel secondo tempo, quando da solo davanti al portiere il brasiliano riesce a immolare il pallone sulle mani di Abbiati. Zac butta dentro Fiore per avere più gioco che un Rosina non gli basta, e lui lo ringrazia infilandoci una pera con la complicità sfigata di Matrix. Battiamo a centrocampo, retropassaggio a Stankovic, verticalizzazione per Ibra che brucia tutti e mette dentro un gol da cineteca.

Ristabilite le gerarchie il Torino cerca di giocare con l'orgoglio, visto che con i piedi non è all'altezza (nonostante i suoi giocatori siano molto simpatici a parte Balestri che speriamo di vedere presto in campo con il Martinafranca), ma riesce a malapena a scodellare due palle in area che nessuno sfiora e si perdono sul fondo: tanti ohhhhhh ma nessun pericolo reale.

Ennesimo affondo con palla pennellata e Adriano da solo davanti ad Abbiati non sbaglia, lo scarta e il portiere granata lo abbatte, prendendosi il giusto e inevitabile cartellino rosso. Sul dischetto va Matrix che insacca Taibi fresco di panchina. Gli ultimi 8 minuti sono melina: affogare un avversario dignitoso come il Toro  non è un comportamento che si addice alla Capolista. 

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Rappresentazioni grafiche che passione…

13 Gennaio 2007 Commenti chiusi

Oggi ci siamo dedicati con ale ad aggiornare lifetype a 1.1.4, anche se molte delle migliorie che avrei dovuto vedere ancora non riesco a verificarle per un ingarbugliamento dei javascript con il mio browser e un tot di altri fattori. Il tempo che mi rimane per postare qualcosina è risicato, dato che ho ancora appuntamento con la lezione di cinese che mi ero ripromesso di finire entro la settimana. 

In ogni caso è un ottima occasione per raccogliere un po' di fonti che questa settimana si sono strippate con la dimensione della rappresentazione cartografica delle cose più svariate. Consideratelo un aperitivo per il giochino nuovo che stiamo preparando per noblogs e che siamo certi vi stupirà e esagiterà moltissimo 🙂 [sto sentendo elio e il mio linguaggio ne risente parecchio 🙂

Tanto per cominciare abbiamo una mappa grafica dei contenuti di boingboing, che è poco di più di un areogramma ma che rende bene l'idea di quantità legata ad uno dei siti che forniscono maggiori spunti per questo e mille altri blog…  A seguire abbiamo il tentativo molto più accademico di uno dei siti di design che seguo (senza capirci molto purtroppo) ma che mi pare un esercizio parecchio formale (ma nonostante questo interessante): due mappe dell'arte contemporanea a milano [uno e due] e due dedicate alla multiculturalità [un'altra e un'altra :)].

Per finire la panoramica degli approcci alla mappatura grafica della complessità abbiamo l'entusiasmo cinico di Bruce Sterling nel presentare una mappa sul web 2.0 (inutile dire che questa cazzo di buzzword mi ha stressato a non finire 🙂

Per ora vi lascio, ma nei prossimi giorni spero di aver tempo di finire due post su Jared Diamond e su William Blake… 

 

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L’ultima sfida di Robert Anton Wilson..

12 Gennaio 2007 Commenti chiusi

morire in un giorno binario. Il sorriso è amaro ma chi ha vissuto densamente non si preoccupa della definitiva mietitrice.

Rileggeremo i tuoi romanzi.

 

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Allenamento de luxe

9 Gennaio 2007 Commenti chiusi

 

Il calcio agonistico riprende con l'andata dei quarti di finale della Tim Cup (dalle mi parti sempre e comunque Coppa Italia) contro l'Empoli in formazione primavera che non demerita e la gioca sulla velocità (riuscendo persino a fare tre tiri in tutta la partita). Dopo il meritato onore delle armi, parliamo del calcio di serie A, con un Inter in sordina nel primo tempo che esce con prepotenza nei secondi quarantacinque minuti. Dacourt e Cordoba si vede che non hanno ancora tanti minuti nelle gambe (anche se il secondo pennella il 2 a 0 superando Bassi che ha cacciato fuori dalla porta dei toscani anche i fantasmi dei gol subiti negli anni passati), mentre per il resto il comparto difensivo non ha nessuna esitazione. A centrocampo il solito dominio fisico. Le note migliori sono sicuramente quelle dell'attacco, dato che per la seconda volta nella stagione Adriano non sembra una lavatrice ma un giocatore di calcio, che azzecca addirittura alcuni movimenti senza palla. Per non smentirsi si mangia tre gol fatti, ma non è da solo in questo sport, perché Ibra non vuole farlo sentire solo e quindi se ne mangia anche lui tre. Nonostante questo la sua magia sul gol di Adriano (un doppio passo velocissimo di prima a verticalizzare nel pertugio in cui la palla può arrivare solo al brasiliano) lascia a bocca aperta, quasi quanto il quasi gol del Capitano Zanetti in pallonetto (giusto per completare il repertorio di tocchi che ha fatto nella carriera, dato che non ci risultano altri pallonetti nella storia personale di Saverio :).

Partita rilassata, una bibita con gli amici, due gol e tantissime occasioni. Fossero tutte così le partite quasi non mi sentirei pià interista… 🙂

 

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Come (non) organizzare una cospirazione

8 Gennaio 2007 2 commenti

 

Devo dire che leggersi cryptome non è sempre immediato, ma alle volte da delle grandi soddisfazioni. Stamattina, essendo in vena di posting flash (dovrei pure lavorare a un certo punto, a me mica mi pagano per bloggare come a qualche altro privilegiato 🙂 vi lancio l'esca dell'ultimo post del sito (e questo suo sequel) dedicato alla disclosure dei segreti più segreti: raccoglie lo scambio di mail avvenuto su liste pseudo private e teso a organizzare un sito che raccolga gli information leaks (ovvero le informazioni che persone all'interno di una certa organizzazione fanno volontariamente trapelare al fine di minare l'organizzazione stessa). Il sito e l'idea sono carine, il metodo di organizzazione è grottesco e penso testimoni ampiamente l'approccio semplicistico di troppe persone alla questione della privacy. Magari al secondo tentativo ci riescono meglio…

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