Milano da buttare, che novità: la panoramica “Cannes a Milano” 2010 non si farà per colpa della Provincia di Milano
Come ogni anno si avvicina l’inizio di giugno e il festival di Cannes: stimolato anche dalle uscite da piccolo ras offeso nell’orgoglio di quell’ignobile personaggio che risponde al nome di Sandro Bondi, mi sono ricordato che avrei dovuto controllare quando si vendevano gli abbonamenti per la panoramica a Milano della Quizaine. Per chi non lo sapesse infatti da quasi 15 anni sia quest’ultima che Venezia vedono una loro rappresentanza di film proiettata a Milano per gli appassionati che non hanno la possibilità di spostarsi fisicamente nei luoghi dei festival. Appassionati che negli ultimi anni hanno ampiamente sfondato le 15.000 presenze, per inciso.
Ebbene: sul sito dell’AGIS non trovo nulla. Mi insospettisco, cerca di qui, cerca di là, scopro che quest’anno dopo 14 anni filati, la panoramica "Cannes a Milano" non si farà. Motivo? La Provincia di Milano, recentemente passata al PDL con il prode Podestà, prima ha tergiversato sui fondi, poi ha richiesto di visionare le sinossi e il programma in anticipo (ah, ma il Popolo delle Libertà non è avulso alla censura?), e infine ha stanziato fondi ribassati del 40% ma ormai troppo tardi per consentire l’organizzazione del tutto.
Così, uno dei pochi eventi che facevano vagamente assomigliare Milano a una metropoli europea finisce nel cesso, grazie alla sua illuminante e illuminata amministrazione. Ma non vi preoccupate: i soldi per pulire i muri, per trasformare i bus in gabbie per negri, per sgomberare a destra e a manca, per finanziare questo o quel costruttore per avviare i lavori di un parcheggio che non si finirà mai ci sono sempre. Ma i milanesi non se ne accorgono: tanto la maggior parte di loro anela solo a un aperitivo in corso como a meno di 50 metri da qualche personalità del calibro di Fabrizio Corona e soci. Bella vita? Bella merda!