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Mamma li Turchi – parte prima

22 Agosto 2009 5 commenti

 

Il viaggio in Turchia non mi ha stimolato allo stesso modo la grafomania come quello in Cina. Non perché la Turchia non sia un paese bellissimo che vale assolutamente la pena di visitare, quanto perché il viaggio in Cina lo aspettavo da 15 anni, mentre quello in Turchia no. E soprattutto la sensazione che la Cina si conosca molto meno della Turchia. In ogni caso ho intenzione di fare una serie di post in cui darvi delle dritte se vi capita di scegliere l’Anatolia come meta di un vostro viaggio, tanto per dare una mano e condividere l’esperienza molto positiva fatta da me e blanca.
Uno o più primi post saranno generali e cercheranno di darvi delle dritte per orientarvi, mentre quelli seguenti dovrebbero entrare nel dettagli di alcuni luoghi della Turchia che abbiamo visitato. Spero che al di là di tutto quello che scrivo sia utile o interessante per chi lo leggerà su questo blog malfamato 🙂

LINGUA, DENARI, PERSONE
Il turco non c’entra un cazzo con nessuna lingua che conoscete. Mettetevi l’anima in pace (io ne parlo 4 e due mezzi, quindi penso di avere titolo ad affermarlo :). Non si capisce una fava, neanche di striscio. In compenso i turchi sono super disponibili e raramente ci è capitato di aver bisogno di una mano e di non trovare qualcuno che si è fatto un culo a capanna per aiutarci: dal barista che ha setacciato i giornali per due giorni per trovare il canale dove facevano vedere la supercoppa, a Sonher della Ideal Pension che ci ha aiutato quando blanca è stata male, fino ad arrivare a persone mai più viste che per strada non hanno mai fatto mancare gentilezza. Capiamoci, gli stronzi ci sono come in ogni luogo, ma io li ho trovati più rari in Turchia che in Italia 🙂
In ogni caso i turchi con gli stranieri fanno come gli italiani: gli parlano dieci minuti in turco come se dovessero capirlo per forza, poi quando gli dici che non capisci, ti ripetono tutti i dieci minuti gridando, come se alzando il volume il turco diventasse più intelleggibile per un italiano. Il top è stata una discussione che ho visto al Gran Bazar di Istanbul tra una sciura italiana (romana) e un commerciante turco che parlavano rigorosamente in romanesco e turco stretto, gridando sempre più forte per farsi capire: alla fine la sciura se n’è andata con mille pacchettini quindi presumo che attraverso vie misteriose si siano intesi perfettamente.
Il mio consiglio è di prendervi sia un bel frasario che un dizionario di italiano-turco, nonché di imparare come si pronunciano le 26 lettere dell’alfabeto e alcuni vocaboli fondamentali: numeri, grazie, prego, buon giorno, le ore, qualche cibo, le domande fondamentali (quanto costa? ne kadar?). Il resto lo apprenderete facilmente lì se ne avrete voglia. In quasi tutti i posti tranne istanbul pochissime persone parleranno inglese (manco qualche parola) e quindi vi conviene sapervi arrangiare con gesti, figure e buona volontà.
I turchi comunque hanno sempre voglia di chiacchierare, soprattutto di politica (paese non ancora nel baratro della decadenza come il nostro), e la mia sensazione è che la Turchia si un posto in cui la gente ha ancora molte possibilità di crescere e di scoprire, di elaborare e di discutere, al contrario del Bel Paese dove meno si parla di cose interessanti e meglio è, dato che avere un’opinione è ormai l’unico lusso che tutti hanno ma di cui nessuno si preoccupa.
Per quanto riguarda i soldi potete prelevare dappertutto e talvolta anche in euro: ovunque accettano anche gli euro come pagamento, senza lucrarci troppo, ma il resto di solito è in lire. La lira turca sta a mezzo euro più o meno (2009), ma subisce una costante e forte svalutazione, quindi informatevi prima.

TRENI, BUS, AEREI
Dopo i soldi, gli spostamenti da/per la Turchia e all’interno del Paese.
Per arrivare in Turchia avete mille possibilità in termini di aereo e non ci sentiamo di raccomandarne nessuna: a me hanno perso per finta il bagaglio all’andata (in realtà si erano solo dimenticati di metterlo sul nastro e lo hanno visto buttato in mezzo al magazzino dopo un’ora di scleri con la tipa dell’aereoporto), e perso uno degli zaini per davvero al ritorno (il tizio a Malpensa sosteneva che da Istanbul ne perdono 70 alla settimana!). La Turkish però durante il volo è stata ottima, mentre di Alitalia non mi fido manco dipinto. Insomma: volare in Turchia è come volare ovunque, un terno al lotto 🙂
Per quanto riguarda gli spostamenti interni i turchi usano soprattutto i pullman: ogni città ha uno o più otogar (stazioni degli autobus) raggiungibili di solito con minibus, navette o taxi abbastanza semplicemente; in ogni città troverete milioni di agenzie di autobus, ma i costi sono abbastanza uniformati. Quello che posso fare è dirvi le mie esperienze con alcune compagnie e quindi evitarvi alcuni pacchi.
Noi ne abbiamo provate diverse (Istanbul-Pergamo con Metro, 7 ore, 60 TL; Pergamo-Selçuk con Metro, 3 ore, 20 TL; Selçuk-Antalya con Pamukkale, 9 ore, 35 TL; Fethiye-Goreme con la Goreme Qualcosa, 12 ore, 60 TL; Goreme-Diyarbakir con la Star Batman di merda, 14 ore, 60 TL) e la differenza è tanta: i turchi principalmente basano la differenza su quante cazzate ti distribuiscono durante il viaggio, ma per noi è un po’ diverso. La Metro secondo i turchi è una compagni di scarsa qualità perché in effetti è molto estesa sul territorio, con autobus confortevoli e moltissime possibilità, ma il servizio è abbastanza scarno (solo té o caffé e ogni 2-3 ore): secondo me è una soluzione buona per viaggiare sicuri di non prendere gravi inculate, una sorta di garanzia data dalla dimensione della compagnia. Sicuramente la migliore con cui abbiamo viaggiato è stata la Pamukkale, una compagnia nuova tutto sommato e che si prodiga in minchiate ogni mezz’ora, con autobus abbastanza comodi e stewart attenti. La via di mezzo è stata la compagnia di Goreme. L’esperienza più traumatica invece con la Star Batman, se potete evitarla, fatelo con tutto il cuore, brutte merde che non sono altro: viaggio di 14 ore, con solo una sosta prevista per bisogni e spuntini (pensate voi a tenere 4 bambini per sei ore chiusi in un autobus senza possibilità di andare in bagno); a metà del viaggio, nell’unica tappa intermedia, bagagli scaricati a caso in mezzo alla strada (il mio l’ho dovuto aspettare 5 ore all’otogar di Diyarbakir, e solo perché un altro viaggiatore si è fatto la sbatta di andare a Malatya e segnalare a una agenzia che uno zaino in più era stato abbandonato in mezzo al nulla, nonostante avesse l’etichetta con il mio numero di posto e la destinazione, ho potuto recuperarlo; la compagnia non mi ha pagato nemmeno il çay che ho preso mentre aspettavo lo zaino, assurdo); un solo steward che pareva ti facesse un favore a risponderti (se lo reincontro faccio quello che volevo fare al primo minuto, infilarlo in un cestino della spazza e dargli fuoco). Una merda: se potessi fargli saltare la sede, non aspetterei altro.
Nonostante questa disavventura i viaggi in autobus sono abbastanza comodi, soprattutto se fatti notte tempo, e fanno risparmiare un sacco di notti in albergo!
Gli aerei interni sono piuttosto economici e collegano quasi tutti gli aeroporti principali con Ankara e Istanbul. Se dovete fare spostamenti di più di 10-12 ore, consiglio vivamente la scelta dell’aereo. Prenotandolo per tempo spenderete 100-120 TL a testa per passare da un lato all’altro della turchia con la Turkish (Turk Hava Yollari 🙂

FOOD & DRINK
Il cibo in Turchia è fantastico, anche se dopo un po’ non ne potrete più di carne: non fraintendete, non è che non abbiano frutta e verdura, di cui anzi si nutrono in abbondanza, ma è che quasi tutti i piatti unici contengono almeno un po’ di carne. Tutto sommato mangiare in Turchia è ancora molto economico e noi abbiamo speso una media di 20/25 TL (10-12 euro) in due per mangiare fuori in trattorie, ristoranti e similia. Se vi accontentate di baracchini, gozleme (piadine buonissime) e vaccate simili probabilmente potete anche scendere. Ovviamente nei grandi centri e nei luoghi più turistici rischiate di spendere più di così. Però il punto è sempre lo stesso: guardarsi intorno e scegliere con cura.
Di solito la colazione tipica turca prevede pomodori, cetrioli, uovo sodo, miele, yogurt, formaggino salato, pane, olive, anguria, té o caffè. In molte pensioni potete consumare anche una colazione più italiana con marmellata e burro, ma non ovunque. IN ogni caso grandi mangiate.
Ricordate che di solito ai ristoranti non si paga il coperto e quando vi sedete il pane o la pita ve la piazzano davanti agli occhi insieme a un insalatina di pomodori, cetrioli e cipolle.
Sui piatti tipici potremmo spenderci ore e ore, ma cerco di farvi un riassuntino giusto per orientarvi sui menu che di solito però sono perfettamente illustrati: sis kebab è uno spiedino di carne bovina; tavuk sis è lo spiedino di pollo; adana kebab è uno spiedino di carne macinata piccante che vi infileranno ovunque; patlicani (pronuncia patlegiane) sono le melanzane; çorba (pron. ciorba) sono le zuppe buonissime in particolare di lenticchie o di pomodori; yaprak sarma o yaprak dolmasi sono le foglie di vite ripiene di riso speziato ottime come antipasto; peynar o kasarli indicano rispettivamente formaggio e qualcosa al formaggio; dolmasi vuol dire ripieno (biber dolmasi sono i peperoni ripieni disumani che troverete ovunque).
In ogni luogo troverete piatti tipici che in alcuni casi si assomigliano molto, ma in molti altri casi sono imperdibili: nella parte dedicata ai luoghi cercherà di consigliarvi 🙂
Sulle bibite: l’acqua in bottiglietta costa 0.5 TL nei posti onesti, in bottigliona 1-1.5 TL nei posti onesti; le bibite vanno dalle 2.5 TL in su e tra l’altro consiglio vivamente la lemonade o il visne nektar (succo di ciliegia) dolce ma buonerrimo; inoltre quando mangiate piccante (cioé sempre praticamente) potreste gustarsi l’ayran, uno yogurt molto liquido usato come bibita a tavola; la birra Efes è a bassa gradazione e mi dicono molto piacevole, mentre il vino non ha molti estimatori in turchia, tranne che in alcune zone. Essendo astemio evito commenti 🙂

DORMIRE
Pernottare in TUrchia non è un problema, anche nei posti più remoti. Se viaggiate soli è ancora molto economico (diciamo intorno ai 10-15 TL per notte in dormitorio, ovvero 5-8 euro, inclusa la colazione), mentre se viaggiate in due può essere un filo più costoso (noi abbiamo fatto tutto con un budget di 60 TL per notte inclusa la colazione, ovvero 30 euro, sforandolo solo in due occasioni nell’arco di un mese più per fretta nostra che per assenza di possibilità). Non vi fate rapinare: se il prezzo per una doppia CON bagno in stanza è più di 30 euro l’albergo deve assomigliare a un tre stelle italiano, altrimenti vi stanno fottendo e potete legittimamente tirare sul prezzo. Prima di prendere una stanza (a meno di aver avuto referenze da altri) controllate bene che le lenzuola siano pulite e che il bagno non sia una merda, perché sono queste le due facilities che vi faranno dormire sereni. Tranne un paio di occasioni noi siamo capitati abbastanza bene, dormendo sereni, facendo un ottima colazione e potendoci lavare senza ansie (più per blanca che per me che sono fondamentalmente un mancato punkabbestia).

GITE E TURISMO
Forse l’aspetto in cui la Turchia è diventata costosissima e poco "simpatica" è quello dei costi di escursioni e attrazioni: hanno preso un po’ la moda cinese per cui per vedere ogni sassetto con un minimo valore storico bisogna pagare 5 euro. Addirittura molte spiagge con la scusa della presenza di due o tre muri d’epoca valgono il biglietto di ingresso (magari non esoso, ma inevitabile). I biglietti per i siti archeologici variano dai 15 alle 30 TL, spesso con un sovrapprezzo per porzioni più o meno fighe all’interno del sito stesso (es: l’harem all’interno del Palazzo Topkapi, la chiesa meglio conservata del Museo Aperto di Goreme in Cappadocia, le case a terrazza di Efeso). In quasi tutti i casi vale la pena, però è veramente irritante questo attaccamento speculativo, soprattutto se si considera che la cura con cui vengono organizzati i siti non è sempre (anzi quasi mai a dire il vero) di livello tale da giustificare un biglietto di ingresso alto. Alcuni siti fanno eccezione (l’ultimo in ordine di tempo Ani, l’antica capitale armena nei pressi di Kars che paradossalmente è costata solo 5 TL), ma in generale tra i saccheggi subiti e lo stato di semiabbandono il grosso del lavoro dovranno farlo la vostra fantasia, il paesaggio generale, e la documentazione che vi sarete preparati per tempo sui siti. Anche qui, non fraintendete: i siti sono bellissimi, ma potrebbero essere incredibili con un minimo di cura e di savoir-faire. Alcuni infatti lo sono.
Spesso vi verranno proposte gite e day-trip: pensateci bene. Andare e tornare da un singolo posto è sempre semplice e vale la pena gestirvelo da voi; andare e tornare da 5 posti è sempre un bordello e se vi offrono un tour organizzato (magari con una guida) è una buona idea sfruttare l’occasione. D’altronde fare il turista tipico per un paio di giorni durante una vacanza di un mese non lederà certo il vostro orgoglio di uomini e donne di mondo 🙂
Ricordatevi però di chiedere sempre dettagli su itinerario, cose incluse e non nel costo della gita, e soprattutto un contatto con cui lamentarvi nel caso le cose andassero storte e a cui chiedere indietro parte del denaro se necessario (sarà durissima, ma potrebbe anche accadere). Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, però anche lì dovrete essere dei buoni giudici delle persone che incontrate per capire se stanno cercando di fottervi. A noi è andata bene e devo dire che non mi posso lamentare dell’onestà e della disponibilità dei turchi in generale.

Direi che per questa prima parte ho scritto abbastanza. Attendetevi altre puntate per dettagliarvi i luoghi che abbiamo visitato con pro, contro, suggerimenti e trucchetti 🙂

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Foto dalla Cina – parte 7

28 Settembre 2008 5 commenti

 

Questa è l’ultima selezione di foto del viaggio in Cina che io e Blanca abbiamo fatto quest’estate. Spero vi siano piaciute e che ne facciate un buon uso. 🙂 

Beijing 北京 – Vari luoghi

Beijing 北京 - 02.08.2008 - Il mercatino delle pulci di Pechino è un luogo dove potete trovare di tutto. E' aperto il sabato e la domenica dalla mattina alla sera, ma il momento migliore per fare affari è la domenica sera, dato che la gente non ne può più di contrattare e il grosso degli affari lo ha già concluso. Ci potete trovare soprattutto oggettistica, tele disegni e dipinti, e mobili splendidi. Peccato che per farveli inviare dovreste comprarne almeno un metro cubo....Beijing 北京 - 02.08.2008 - E questa è il personaggio che vendeva mobili al Mercatino delle Pulci: sembra uscita da un film di serie Z degli anni 70 ma è mitica!!!!Beijing 北京 - 03.08.2008 - Il Tempio del Lama a Pechino si è salvato solo perché era uno dei luoghi preferiti di Zhou Enlai, braccio destro e compagno fidato del Grande Timoniere. Questo è uno degli scorci che vi potete ammirare.Beijing 北京 - 03.08.2008 - Il Tempio del Lama a Pechino si è salvato solo perché era uno dei luoghi preferiti di Zhou Enlai, braccio destro e compagno fidato del Grande Timoniere. Questo è uno degli scorci che vi potete ammirare.Beijing 北京 - 03.08.2008 - Il Tempio del Lama a Pechino si è salvato solo perché era uno dei luoghi preferiti di Zhou Enlai, braccio destro e compagno fidato del Grande Timoniere. Questo è uno degli scorci che vi potete ammirare.

Beijing 北京 - 03.08.2008 - Il Tempio di Confucio e il Collegio Imperiale sono luoghi di pace e tranquillità per chi vuole capire una personalità che ha influenzato gli ultimi 3mila anni di storia cinese (e non solo).Beijing 北京 - 03.08.2008 - Il Tempio di Confucio e il Collegio Imperiale sono luoghi di pace e tranquillità per chi vuole capire una personalità che ha influenzato gli ultimi 3mila anni di storia cinese (e non solo).Beijing 北京 - 03.08.2008 - La Grande Moschea di Pechino è splendida e i musulmani che la tengono pulita e ordinata sono simpaticissimi. Quello che vedete è il concetto chinao di minareto! :)Beijing 北京 - 03.08.2008 - Anche il Tempio della Nuvola Bianca è un bellissimo tempio, immerso in una zona non troppo densa e caotica di Pechino, a metà tra centro e periferia.Beijing 北京 - 05.08.2008 - Il 798 è una vecchia fabbrica grande quanto una piccola città italiana. E' stata occupata da un gruppo di artisti negli anni ottanta e poi nazionalizzata dal governo che però non ne ha più cambiato la destinazione d'uso. Adesso ospita mostre, café letterari, esposizioni e ogni cosa che abbia a che fare con l'arte. Molte cose sono molto interessanti, a parte le gallerie di europei che fanno mediamente cagare per supponenza e arroganza. Questa foto è l'opera che mi è piaciuta forse di più o quasi (almeno tra quelle che sono riuscito a fotografare) e fa parte di una collezione di Buddha in mimetica militare fatti di ceramica.Beijing 北京 - 05.08.2008 - Questo è il nuovo palazzo della CCTV, la televisione di stato cinese. Sempre per parlare della qualità delle opere architettoniche moderne in Cina e di quella in Italia.Beijing 北京 - 04.08.2008 - Pechino di notte.

Beijing 北京 - 04.08.2008 - Pechino di notte, nel riflesso di una finestra al 21esimo piano della Città della Fenice.Beijing 北京 - 04.08.2008 - Il nuovo teatro dell'Opera di Pechino è la dimostrazione della distanza tra l'Europa (in particolare l'Italia) e la Cina. Un progetto così non lo vedrete realizzato mai nelle nostre città.Beijing 北京 - 04.08.2008 - Panda in chinao si dice Grande Orso Gatto. Quando vedrete come mangiano e dormono i panda, capirete il perché di questo nome ridicolo. E anche il motivo della loro certa estinzione :)Beijing 北京 - 03.08.2008 - Il Tempio Fayuan è un tempio non molto frequentato, ma nelle sue sale potete trovare dei bellissimi affreschi tridimensionali, e statue di mostri incredibili. Non perdetevelo!!!!

 

La Grande Muraglia 长城

La Grande Muraglia 长城 - 06.08.2008 - La porzione di Grande Muraglia che si snoda tra Jing Shan Ling e Simatai è uno dei più suggestivi, ovviamente parlando di quelli che rimangono entro un paio d'ore da Pechino. Sono dieci chilometri, per 32 torri, in quattro ore di marcia abbastanza tranquilla e non troppo sostenuta.La Grande Muraglia 长城 - 06.08.2008 - La porzione di Grande Muraglia che si snoda tra Jing Shan Ling e Simatai è uno dei più suggestivi, ovviamente parlando di quelli che rimangono entro un paio d'ore da Pechino. Sono dieci chilometri, per 32 torri, in quattro ore di marcia abbastanza tranquilla e non troppo sostenuta.La Grande Muraglia 长城 - 06.08.2008 - La porzione di Grande Muraglia che si snoda tra Jing Shan Ling e Simatai è uno dei più suggestivi, ovviamente parlando di quelli che rimangono entro un paio d'ore da Pechino. Sono dieci chilometri, per 32 torri, in quattro ore di marcia abbastanza tranquilla e non troppo sostenuta.La Grande Muraglia 长城 - 06.08.2008 - La porzione di Grande Muraglia che si snoda tra Jing Shan Ling e Simatai è uno dei più suggestivi, ovviamente parlando di quelli che rimangono entro un paio d'ore da Pechino. Sono dieci chilometri, per 32 torri, in quattro ore di marcia abbastanza tranquilla e non troppo sostenuta.La Grande Muraglia 长城 - 06.08.2008 - La porzione di Grande Muraglia che si snoda tra Jing Shan Ling e Simatai è uno dei più suggestivi, ovviamente parlando di quelli che rimangono entro un paio d'ore da Pechino. Sono dieci chilometri, per 32 torri, in quattro ore di marcia abbastanza tranquilla e non troppo sostenuta. Blanca si è ridotta così, ed eravamo solo all'inizio!

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Foto dalla Cina – parte 6

26 Settembre 2008 Commenti chiusi

 

Beijing 北京 – Parco della Pace Celeste

 Beijing 北京 - 31.07.2008 - Il blu incredibile delle decorazioni del Tempio del Cielo.Beijing 北京 - 31.07.2008 - Il Parco della Pace Celeste è bellissimo e tranquillo. Ci si potrebbe passare intere giornate, oppure qualche ora per visitare le tre attrazioni del luogo: il Tempio del Cielo, il Muro dell'Eco, l'Altare Rotondo.Beijing 北京 - 31.07.2008 - Il colore predominante nel Tempio del Cielo e in tutto il Parco della Pace Celeste, oltre al verde dei prati, è il blu profondo e oltremarino delle ceramiche dei monumenti che vi sono ospitati.Beijing 北京 - 31.07.2008 - L'Altare Rotondo nel Parco della Pace CelesteBeijing 北京 - 31.07.2008 - Una vista di tutte le strutture del Parco della Pace Celeste dall'Altare Rotondo alla fine del Parco.

Beijing 北京 - 31.07.2008 - E i soliti animaletti mitologici che adornano ogni tetto di ogni tempio, questa volta in blu.Beijing 北京 - 31.07.2008 - Tegole verdi su un muro divisorio nel Parco della Pace Celeste a Pechino.Beijing 北京 - 31.07.2008 - Anche questo drago verde si trova nel Tempio del Cielo.Beijing 北京 - 31.07.2008 - Questo dragon in ceramica è una delle decorazioni del Tempio del Cielo.

 

Beijing 北京 – Palazzo d’Estate 颐和园

Beijing 北京 - 01.08.2008 - Una immagine che ben riassume le sensazioni di una visita al Palazzo d'Estate, sospesi tra gita turistica e momento di relax nel verde.Beijing 北京 - 01.08.2008 - In una delle stanze dei padiglioni del Palazzo d'Estate c'era anche questo trono: una chiara prova del dominio nerazzurro in Cina ben prima dell'Inter Shanghai Store!Beijing 北京 - 01.08.2008 - Il Ponte dei 17 archi è una delle attrazioni turistiche del Palazzo d'Estate, ma penso che la verità sia che passare un pomeriggio nel parco, lontano dallo smog e dal caos della città di Pechino sia un po' il vero motivo per cui molti si recano al Palazzo.Beijing 北京 - 01.08.2008 - Il giorno in cui siamo stati al Palazzo d'Estate c'era parecchio vento e i salici scuotevano le loro chiome nel lago e sulle nostre teste.Beijing 北京 - 01.08.2008 - Il Palazzo d'Estate era la residenza estiva dell'Imperatore. A Pechino ce ne sono due e quello che è più visitato è il più recente. Nella foto potete vedere uno degli scorci del Parco che lo circonda: un fitto bosco di salici in lontananza e una distesa infinita di fiori di loto che coprono uno dei laghetti intorno ai quali si può passeggiare per tutto il pomeriggio.Beijing 北京 - 01.08.2008 - L'ultima Imperatrice Cixi usò i soldi raccolti per pagare un esercito e difendere il paese dai giapponesi per costruirsi una barca di marmo con la quale rallegrarsi durante il suo esilio volontario nel Palazzo d'Estate. Oltre che l'ultima Imperatrice era anche l'ultima delle stronze.

Beijing 北京 - 01.08.2008 - Uno scorcio dei tetti del Palazzo d'Estate.Beijing 北京 - 01.08.2008 - Altre decorazioni in ceramica gialla del Palazzo d'Estate.Beijing 北京 - 01.08.2008 - Le decorazioni di draghi e altre creature nel Palazzo d'Estate.Beijing 北京 - 01.08.2008 - I sigilli su tegole di ceramica giallaBeijing 北京 - 01.08.2008 - Una visione dei tetti di una parte del Palazzo d'Estate.Beijing 北京 - 01.08.2008 - Una visione dall'alto del Palazzo d'Estate

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Foto dalla Cina – parte 5

19 Settembre 2008 Commenti chiusi

 

Pechino 北京 – Piazza Tiananmen

Beijing 北京 - 30.07.2008 - Il piazza Tiananmen quello che mi ha impressionato di più è il Monumento agli Eroi del Popolo: non ci sono figure che lo ornano, non ci sono frasi roboanti, ma solo il granito. E' un perenne ricordo delle masse e della loro forza silenziosa e eterna. Splendido.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Il Mausoleo del Presidente Mao è aperto dal martedì alla domenica dalle 8 di mattina alle 12. Non potete portare dentro nulla a parte voi stessi. Non potete fermarvi più di qualche secondo davanti al cadavere imbalsamato del Grande Timoniere. Non potete neanche sapere se è veramente il suo cadavere o una copia. Ma se passate da Pechino non potete non provarci. Fuori i monumenti alla Rivoluzione che decorano i due ingressi sono splendidi e i chinai non possono esimersi dal cercare di fotografarsi come parte delle sculture stesse. :)Beijing 北京 - 30.07.2008 - La foto del Presidente Mao Ze Dong in piazza Tiananmen è forse una delle immagini più note di tutta la Cina. Vederla da vicino fa un certo effetto, soprattutto corredata da ombrelloni multicolore per gli impiegati, poliziotti giovanissimi e che non sanno esattamente cosa ci stanno facendo sotto il sol leone, e turisti distratti.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Piazza Tiananmen durante le Olimpiadi ha perso molto del suo fascino, basato sull'immensità dei suoi spazi. Infatti la piazza è stata invasa di mille cazzate dedicate a turisti e olimpiadi che hanno reso molto meno maestoso e monumentale tutta l'area. Peccato.

Pechino 北京 – La Città Proibita

Beijing 北京 - 30.07.2008 - Nella Città Proibita ogni cosa sembra intrisa di storia e di bellezza. Anche il più triviale dei passaggi può nascondere incredibili intarsi e decorazioni, come in questo soffitto.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Soffitti di stanze imperiali nella Città ProibitaBeijing 北京 - 30.07.2008 - Le marcette e le divise fanno impazzire i cinesi. Ma che non abbiano il senso del solenne a volte è talmente evidente da far sorridere: è facile notare in mano al primo della fila, una bottiglietta di aranciata. Non proprio marziale in una scena altrimenti di altri tempi, con l'esercito che sfila di fronte alla Porta della Città Proibita.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Un particolare di una delle tante stanze imperiali nella Città Proibita.Beijing 北京 - 30.07.2008 - La vista della Città Proibità è imponente. Immaginarla completamente vuota e alla propria mercé, o stracolma di soldati ai propri ordini è un esercizio di inebriante fantasia.

Beijing 北京 - 30.07.2008 - In questo scorcio potete notare la ricchezza di decorazioni tipiche sul marmo bianco delle scalinate nella Città Proibita.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Il leone è simbolo di forza e di nobiltà nel sistema culturale cinese. Fuori da ogni cancello, da ogni tempio e soprattutto da ogni palazzo di imperatori e ministri, non poteva mancare un animale tanto beneaugurante. Il particolare di questo all'ingresso della Città Proibita è il cucciolo che lotta sotto la sua possente zampa :)Beijing 北京 - 30.07.2008 - Ogni angolo nella Città Proibita ospita una piccola meraviglia.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Anche i portali di ogni stanza sono una meraviglia nella Città Proibità. Questo nella foto non era uno dei più riccamente decorati, anzi, ma era splendido: legno dipinto di rosso e avorio intarsiato.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Nel mio soggiorno chinao avrei potuto perdermi giorni interi ad ammirare le decorazione dei tetti, delle tettoie, e di ogni luogo che necessitasse o potesse ospitare una decorazione di ceramica. Questi animali mitici assiepati sulle tegole di un muretto divisorio ne sono la prova.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Le decorazioni delle tegole di un muretto divisorio nella Città Proibita. Probabilmente un tempo ogni palazzo, ogni dignitario, ogni centro di produzione di queste tegole di ceramica aveva un suo sigillo, in grado di identificare i prodotti di migliore qualità o la storia di un luogo e della sua costruzione.

Beijing 北京 - 30.07.2008 - Nella città proibite i tetti dei palazzi sono ornati da animali mitologici in ceramica vetrificata gialla. Per lo più. Ogni palazzo ha un certo numero di animali a decorare il proprio tetto: più figure ci sono, più il palazzo era rilevante all'interno delle gerarchie imperiali.Beijing 北京 - 30.07.2008 - I tetti della Città Proibita.Beijing 北京 - 30.07.2008 - Aggirarsi nei corridoi tra le corti della Città Proibita verso le cinque di sera, poco prima che il Museo Imperiale chiuda, è una esperienza che si dovrebbe fare: la sensazione di possedere per sé la Città è forse intensa solo un milionesimo di quanto doveva essere per l'Imperatore, ma a molti di noi è più che sufficiente per ammirare questo luogo.Beijing 北京 - 30.07.2008 - A proposito di decorazioni questo dragone in legno sotto un'architrave.Beijing 北京 - 30.07.2008 - In uno dei cortili della Città Proibita potrete trovare il Muro dei Nove Dragoni, un'impressionante opera di ceramica e muratura.

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Foto dalla Cina – parte 4

12 Settembre 2008 Commenti chiusi

 

La Crociera sullo Yangze

Yangze River 长江 - 25.07.2008 - La crociera sullo Yangze è una tappa fondamentale di almeno uno dei vostri viaggi in Cina: vi rilasserete, vi godrete lo spettacolo e... vi dovrete alzare alle 5.30 di mattina dato il casino che fanno i vostri compagni di viaggio cinesi per andare a visitare la prima delle tante gite di ogni giorno. E il peggio sarà che senza un briciolo di colazione vi toccherà farvi delle scalinate di questo tipo: io sto prendendo fiato mentre Blanca affronta coraggiosamente la nostra comune malasorte!Yangze River 长江 - 25.07.2008 - E' anche giusto dire che nonostante le levatacce il fiume è uno spettacolo decisamente suggestivo.Mingshan 名山 - 25.07.2008 - Di fronte alla Città dei Fantasmi, poche ore dopo la partenza da Chongqing, sorge il Monte Ming, sopra il quale si ergono da secoli gli edifici di templi e pagode. Molte delle cose che vedrete sono molto più recenti di così, ma almeno sono ricostruite con l'intenzione di mostrare un pezzo caratteristico di ciò in cui i cinesi credono da sempre. In questo caso il dettaglio è un'alabarda in pietra che dovrebbe riprodurre quella del mitico Guan Yu.Qinglong Waterfalls 青龙瀑布 - 25.07.2008 - Le cascate di Qinglong sono spacciate come le più alte di tutta l'Asia, ma in realtà le Qinglong più alte di tutta l'Asia sono altrove e non vicino allo Yangze. Queste cascate in ogni caso sono molto belle e valgono la pena di una visita.Qinglong Waterfalls 青龙瀑布 - 25.07.2008 - Le cascate di Qinglong sono spacciate come le più alte di tutta l'Asia, ma in realtà le Qinglong più alte di tutta l'Asia sono altrove e non vicino allo Yangze. Queste cascate in ogni caso sono molto belle e valgono la pena di una visita.Baidishi 白帝市 - 26.07.2008 - La città del re bianco non è una gita imperdibile, ma questo scorcio era molto bello.

Yangze River 长江 - 26.07.2008 - Le anse dello Yangze mentre entra nelle Tre Gole sono uno spettacolo che non dovrebbe mancare in un viaggio in Cina.Xiaosanxia 小三峡 - 26.07.2008 - Nel corso del penultimo giorno di crociera sullo Yangze, proprio in mezzo alle tre gole, avrete la possibilità di inoltrarvi su un affluente del grande fiume, in quelle che i cinesi chiamano le Piccole Tre Gole. Lo spettacolo è ancora più suggestivo perché le strettoie del letto fluviale rendono ancora più impervie le montagne circostanti. Alla fine delle Piccole Tre Gole vi trasferirete su barche ancora più piccole per esplorare le Mini Tre Gole (小小三峡) che in cinese sembrano un gioco di parole, ma che valgono la pena.Yangze River 长江 - 26.07.2008 - Le anse dello Yangze mentre entra nelle Tre Gole sono uno spettacolo che non dovrebbe mancare in un viaggio in Cina.Xiaosanxia 小三峡 - 26.07.2008 - Nel corso del penultimo giorno di crociera sullo Yangze, proprio in mezzo alle tre gole, avrete la possibilità di inoltrarvi su un affluente del grande fiume, in quelle che i cinesi chiamano le Piccole Tre Gole. Lo spettacolo è ancora più suggestivo perché le strettoie del letto fluviale rendono ancora più impervie le montagne circostanti. Alla fine delle Piccole Tre Gole vi trasferirete su barche ancora più piccole per esplorare le Mini Tre Gole (小小三峡) che in cinese sembrano un gioco di parole, ma che valgono la pena.Yangze River 长江 - 26.07.2008 - Le anse dello Yangze mentre entra nelle Tre Gole sono uno spettacolo che non dovrebbe mancare in un viaggio in Cina.Yangze River 长江 - 27.07.2008 - C'è da notare che i chinai con il bambù riescono a fare cose incredibili!

La Grande Diga delle Tre Gole 三峡大坝 - 27.07.2008 - La Grande Diga è impressionante, ma meno di quanto uno si aspetti, soprattutto considerato la grande propaganda che si spende per dipingerla come un mostro modello vajont-appena-prima-che-accadesse-il-disastro. Ovviamente è un'opera controversa, ovviamente non è simpatico spostare 2 milioni di persone e sommergere una buona metà delle montagne circostanti, ma se io fossi un Governo che deve provvedere al fabbisogno energetico di un miliardo e mezzo di persone in costante crescita penso che non mi farei nessun problema a fare quello che ha fatto il Governo chinao. Devo ammettere che è stato un shock rifletterci, ma non ho raggiunto altre conclusioni.La Grande Diga delle Tre Gole 三峡大坝 - 27.07.2008 - La Grande Diga è impressionante, ma meno di quanto uno si aspetti, soprattutto considerato la grande propaganda che si spende per dipingerla come un mostro modello vajont-appena-prima-che-accadesse-il-disastro. Ovviamente è un'opera controversa, ovviamente non è simpatico spostare 2 milioni di persone e sommergere una buona metà delle montagne circostanti, ma se io fossi un Governo che deve provvedere al fabbisogno energetico di un miliardo e mezzo di persone in costante crescita penso che non mi farei nessun problema a fare quello che ha fatto il Governo chinao. Devo ammettere che è stato un shock rifletterci, ma non ho raggiunto altre conclusioni.Yangze River 长江 - 27.07.2008 - Devo ammettere che questa immagine è l'ultimo fotogramma che mi rimane nella testa dello Yangze, impetuoso e immenso, appena prima della Diga.Yichang 宜昌 - 27.07.2008 - Questa pischella ha passato tutto il viaggio alla Diga e poi verso Yichang a fare le boccacce e giocare con me e con un ragazzo australiano con cui io e blanca abbiamo trascorso il tempo della crociera. Era invasata dai Nasi Lunghi e meritava un po' di notorietà :)

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Foto dalla Cina – parte 3

10 Settembre 2008 1 commento

 

Chongqing 重庆

Chongqing 重庆 - 23.07.2008 - Uno dei panorami più comuni dei saliscendi della città sullo Yangze: gente che porta carichi immani su per un pendio. Con che coraggio poi tu ti ritrovi a vederlo passare mangiando comodamente seduto?Chongqing 重庆 - 23.07.2008 - Chongqing è il posto ideale dove catturare immagini quotidiane. Il sole è ovunque e la gente pure, percui basta settare la macchina e scattare, scattare, scattare...Chongqing 重庆 - 23.07.2008 - Chongqing è una città stretta tra due fiumi enormi, tutta gradini salite e discese. Ricorda un po' Genova e un po' una città di montagna e lago. Salendo una ripida scalinata in centro e girando potreste ritrovarvi in mezzo a un cortile, senza sapere se avete messo piede in casa di qualcuno oppure no.Chongqing 重庆 - 23.07.2008 - Il Tempio degli Arhat è uno dei luoghi più caratteristici di Chongqing, incastrato tra palazzoni, case di nuova costruzione e negozi, non riesce a perdere nulla del suo fascino. Anzi forse questa sua collocazione giustapposto alla modernità lo rende ancora più interessante da vedere.Chongqing 重庆 - 23.07.2008 - Il Tempio degli Arhat è uno dei luoghi più caratteristici di Chongqing, incastrato tra palazzoni, case di nuova costruzione e negozi, non riesce a perdere nulla del suo fascino. Anzi forse questa sua collocazione giustapposto alla modernità lo rende ancora più interessante da vedere.Chongqing 重庆 - 23.07.2008 - Il Tempio degli Arhat è uno dei luoghi più caratteristici di Chongqing, incastrato tra palazzoni, case di nuova costruzione e negozi, non riesce a perdere nulla del suo fascino. Anzi forse questa sua collocazione giustapposto alla modernità lo rende ancora più interessante da vedere.

 

Dazu 大足

Dazu 大足 - 24.07.2008 - Questo è un piccolo tempio nei dintorni di Dazu. Per arrivare al sito delle sculture da Chongqing è necessario un viaggio in autobus di quasi tre ore: la gita vi occuperà l'intera giornata ma ne varrà certamente la pena. Ne potreste approfittare anche per capire un po' meglio, anche se attraverso i finestrini di un mezzo di trasporto, la vita al di là delle città in Cina.Dazu 大足 - 24.07.2008 - Dazu è uno dei quattro luoghi con sculture buddhiste scolpite nella roccia della montagna ed è decisamente meglio conservato di Longmen, sepolto nella vegetazione e più curato. E la dimensione delle sculture non è meno impressionante che a Longmen: qui potete vedere una tartaruga drago che osserva minacciosa Blanca che entra in una delle grotte più spettacolari e in cui erano vietate le foto ovviamente.Dazu 大足 - 24.07.2008 - Queste sono i tre Buddha più imponenti del complesso... se si intende la dimensione verticale. Come potete notare sono un po' più piccoli di quelli di Longmen, ma sono anche molto meglio tenuti.Dazu 大足 - 24.07.2008 - La ruota della vita come non l'avete mai vista: in questa scultura sei diverse esistenze sono rappresentate attraverso tutte le loro incarnazioni, fino all'Illuminazione. Didattico è dire poco.Dazu 大足 - 24.07.2008 - Il vero pezzo forte del sito di Dazu è ovviamente Il Buddha che Dorme mentre Raggiunge il Nirvana, una scultura lunga 32 metri e alta 5. Alla faccia del pisolino :)Dazu 大足 - 24.07.2008 - La bellezza del sito di Dazu sta nelle composizioni, come quella che vedete qui rappresentare gli inferni, gli dei, i ministri celesti e le varie schiere. L'organizzazione della rappresentazione è molto minuziosa, e i particolari sono veramente bellissimi. Ovviamente una singola foto panoramica non rende appieno quanto la visione da vicino dei dettagli, ma dovrete accontentarvi :)

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Foto dalla Cina – parte 2

8 Settembre 2008 3 commenti

 

Tanto per lasciarvi qualcosa da fare in giornata le foto da Luoyang, Longmen e Xi’an (inclusi i dintorni!)

Luoyang 洛阳 e dintorni

Treno per Luoyang 去洛阳的火车 - 15.07.2008 - Il viaggio in treno tra Kaifeng e Luoyang dura tre ore: non sono molte da fare seduti in seconda classe insieme a tutti i chinai, ma in piedi come abbiamo fatto noi sono piuttosto lunghe, anche se la curiosità dei chinai nei confronti degli alieni dai nasi lunghi aiutano a passare il tempo, soprattutto se uno di questi parla un pochino di cinese :) Notate il sistema di condizionamento in assenza dei veri condizionatori che ci sono nei treni migliori: ventilatori imbullonati al soffitto. Da notare che anche sugli autobus funziona uguale, con un ventilatore solo sopra il guidatore :)Longmen 龙门 - 16.07.2008 - Le Grotte di Longmen sono uno dei quattro siti in Cina dove potrete osservare gigantesche sculture buddhiste scavate direttamente nella montagna. Gli altri luoghi sono Dazu, nei pressi di Chongqing, che abbiamo visitato, e poi le grotte nei pressi di Datong e di Chengdu, che invece abbiamo mancato. Questa è una prima vista di insieme di uno dei blocchi di nicchie scavati nella montagna che corre lungo il fiume che attraversa la città di Luoyang (capitale di diverse dinastie tra cui quella degli Han Orientali nel primo e secondo secolo d.C.)Longmen 龙门 - 16.07.2008 - Nella foto vedete le sculture della sala principale, imponenti nei loro circa dieci metri. Purtroppo non abbiamo potuto vedere le grotte di notte dato che è evidente un sistema di illuminazione impressionante.Longmen 龙门 - 16.07.2008 - Dall'altra parte del fiume l'impressionante lavoro di scultura della parete di roccia è più apprezzabile. Come direbbe un mio amico avvocato: culi immani!Luoyang 洛阳 - 16.07.2008 - Il Tempio di Guanlin tra Luoyang e le Grotte di Longmen è il luogo dove la leggenda vuole che sia sepolto Guan Yu, uno degli eroi del romanzo I Tre Regni. Per un fanatico di fantasy come me era una tappa obbligata. Questa decorazione in ceramica in realtà rappresenta uno degli altri classici cinesi (Viaggio in Occidente), come chi ha riconosciuto l'aspetto scimmiesco della figurina potrebbe aver intuito.

Songshan - 17.07.2008 - Questa decorazione all'Accademia mi è rimasta impressa per il tono verde di tutta la foto, in cui le ceramiche vetrificate del tempio si confondono con gli alberi che lo circondano.Songshan - 17.07.2008 - Questo scorcio dell'Accademia di Songshan mostra chiaramente perché è un posto molto più godibile della commercialissima Shaolin. Un po' di magia arriva anche a voi?Songshan - 17.07.2008 - Altre decorazioni dell'Accademia di Songshan: pregevole il misto di colori della ceramica dipinta e vetrificata.Songshan - 17.07.2008 - Anche le rane sono animali che godono dell'apprezzamento dei chinai, che le ritengono portare fortuna e benessere.Shaolin 少林 - 17.07.2008 - L'unico luogo ancora dotato di una certa autenticità e magia in tutto il tempio di Shaolin è la Foresta delle Pagode, in cui per ogni monaco importante per il tempio è stata costruita una pagoda in pietra di 4-6-8 metri. C'è anche una Pagoda dedicata a tutti i monaci che non sono ricordati da una singola pagoda, la cosiddetta Pagoda dei Comuni. Se c'è un posto per cui vale la pena la visita a Shaolin, è questo.Songshan - 17.07.2008 - Il terzo giorno in cui siamo rimasti a Luoyang pioveva a dirotto e abbiamo deciso che non avevamo veramente voglia di spararci un viaggio incerto fino a Dengfeng alla ricerca di un improbabile ingresso in quella che è la vera maggiore scuola di Kung Fu della regione. Ci siamo allora accodati alla gita organizzata per Shaolin, sicuri della delusione, ma rasserenati quando abbiamo scoperto che passava anche dall'Accademia di Songshan, un luogo a pochi chilometri dal famoso tempio e dal clima molto più mistico e meditativo. In particolare qui potete notare un cipresso famoso per essere uno dei più antichi di tutta la Cina: 4500 ANNI!

Xi’an 西安

Xi'an 西安 - 19.07.2008 - Le prime file dell'esercito di terracotta sono quelle che si possono apprezzare meglio. Dietro di loro le fosse in cui sono stati rinvenuti a pezzi i soldati.Xi'an 西安 - 19.07.2008 - L'esercito di terracotta è ovviamente una delle attrazioni principali dei dintorni di Xi'an. E' francamente impressionante, e immaginarlo come doveva essere appena prima di essere seppellito con l'Imperatore Qin Shi Huangdi, con ogni viso e ogni uniforme colorata e dipinta nei minimi dettagli, è un esercizio di fantasia non indifferente. Considerate che quello che vedete è solo il corpo di guardia funerario della città, dato che la tomba dell'Imperatore vera e propria, e tutto ciò che vi era seppellito insieme, non sono ancora stati rinvenuti.Xi'an 西安 - 19.07.2008 - Intorno alle aree dove sono stati ritrovati i soldati di terracotta, il governo ha costruito un immenso hangar, sotto la cui volta gli scavi continuano mentre le persone possono osservarne i risultati. Questo è un colpo d'occhio del sito dell'Esercito di Terracotta.Xi'an 西安 - 21.07.2008 - Questa finestra di una casa popolare cinese è l'emblema di quello che accade in Cina oggi. Mao è sullo sfondo, un po' sbiadito ma tuttora presente nelle linee che ha dettato per il gigante asiatico e nelle prospettive che i cinesi hanno per il proprio futuro radioso. Se però non si pulisce la polvere da quanto ha detto e fatto il Grande Timoniere, presto potrebbe non essere più così. :)Xi'an 西安 - 20.07.2008 - La gente nelle strade della Cina è la cosa più bella: sono diversi da noi, vivono i luoghi pubblici in maniera diversa, danno peso a cose diverse da noi. Per questo sono affascinanti, e i loro ritratti spiegano perché, o almeno ci provano :)

Xi'an 西安 - 20.07.2008 - La domenica mattina il Tempio degli Otto Immortali, appena fuori dalla porta orientale della cinta muraria antica di Xi'an, viene invaso da un mercatino di antiquariato e cianfrusaglie di ogni tipo. Molte delle cose sono oggettistica priva di valore "antiquario" reale, ma sono lo stesso degli ottimi souvenirs, a patto che siate disposti alla sceneggiata napoletana della contrattazione. Più tardi andate nel pomeriggio, più i prezzi saranno accessibili (e questo vale un po' per tutti i mercatini ambulanti della Cina).Xi'an 西安 - 20.07.2008 - Le due principali pagode di Xi'an, già nota come Chang'an, capitale degli Han Occidentali e di svariate altre dinastie, sono la Pagoda della Piccola Oca e la Pagoda della Grande Oca. Quest'ultima è inserita in un enorme parco tematico sulla dinastia Tang per cui i chinai sono invasati, e al momento è in ristrutturazione. Devo dire che io ho apprezzato di più la Xiao Yan Ta, più antica e meno sfavillante, ma come si può notare da questa foto con un suo fascino e i suoi misteri.Xi'an 西安 - 22.07.2008 - Uno dei luoghi più piacevoli di Xi'an è il distretto musulmano: qui potete vedere girare chinae con il velo e vecchini con cafetano e spelacchiate barbe di cui essere orgogliosi; oppure potete gustarvi i dolci mediorientali, il pane, e la frutta secca di ogni tipo. Il quartiere islamico è abbastanza vicino al centro, a due passi da uno degli ostelli della città, ed è uno spasso, nonché il posto perfetto per mangiare e acquistare qualsiasi cazzata vi venga in mente. Questa è la Grande Moschea: ha un giardino stupendo ed è una piccola oasi di pace in mezzo al tran tran industriosissimo del quartiere che la circonda.Xi'an 西安 - 22.07.2008 - La Grande Moschea del quartiere islamico di Xi'an è un posto piacevolissimo dove passare qualche ora, come potete notare. Non serve molto, solo non fare casino. A proposito, islamico in chinao, contrariamente a quanto vi scrivono nei dizionarietti si dice Qingzhen, ovvero pulito e vero (traduzione letterale ma che mi serve a spiegare come i musulmani chinai abbiano scelto un nome con molta attenzione, e come in cina le parole contino molto).Xi'an 西安 - 21.07.2008 - Nonostante lei non volesse essere fotografata, da buona musulmana, io sono riuscito a strapparle un'immagine di nascosto. Ci ha preparato frittelle buonissime con erbette e aglio, irretito nel ristorante davanti al quale lavora per mangiare un ottimo hot pot anche se fuori c'erano 40 gradi grazie alla sua simpatia... E al tifo di suo figlio per l'Inter: è stata la prima chinaa che alla notizia che ero di Milano ha inneggiato ai nerazzurri e non ai fottuti cugini rossoneri, rincarando la dose il giorno successivo con una dotta discussione sul calciomercato in corso in Italia. Non potevo non amarla! :)Xi'an 西安 - 22.07.2008 - Come ho già avuto modo di spiegare le moschee in Cina non sono altro che normali templi a pagoda con alcuni accorgimenti: uno di questi è la presenza in qualche decorazione della mezzaluna. A Xi'an questa è proprio in cima all'edificio principale della moschea, e si vede meglio che in altre città dove è più camuffata. Oltre a questo nelle altre foto potete notare sia la presenza di altoparlanti per la preghiera, assenti nelle pagode taoiste o buddhiste, e di scritte in lingua araba, che non sono sicuro i chinai di Xi'an capiscano veramente :)

 

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Foto dalla Cina – parte 1

6 Settembre 2008 9 commenti

 

In Cina ho fatto circa 2000 foto. Ho passato le scorse due settimane a spulciarle e cercare di sistemarle al meglio, anche considerato che sono alle prime esperienze con la mia Nikon D50 usata (grazie ppn!). Ne ho selezionate circa 650 che ho salvato in alta qualità, e ne ho ulteriormente selezionate circa 130 da mettere qui sul blog un po’ per volta. Uno dei principali problemi delle foto, al di là dei miei limiti di composizione, è la luce nelle città cinesi, che come a Milano è bianca e piatta: la soluzione è quella di avere foto "annebbiate" oppure costantemente sovraesposte. In alcuni casi mi è riuscito di ovviare alla cosa o sottoesponendo o prendendo un momento particolare della luce, oppure ancora saturando un po’ colori e contrasto nella foto. Quando avevo una vecchia Canon manuale mi ricordo che usavo un filtro sui grigi che mi aveva dato grandi soddisfazioni e penso che potrebbe essere una buona idea, ma a questo riguardo attendo consigli da chi è più bravo di me dietro l’obiettivo. Intanto godetevi la prima serie di foto da Shanghai e Kaifeng.

Shanghai 上海 - 10.07.2008 - Questa è la vista che si gode dall'appartamento in cui abita(va) il mio socio beirut. Era una giornata un po' turbolenta, cosa che ha consentito di apprezzare un cielo un po' mosso, al contrario della solita lastra grigio biancastra. Non si vedono, ma i palazzi in tutta Shanghai sono ricoperti di condizionatori.Shanghai 上海 - 10.07.2008 - Uno scorcio quotidiano a Shanghai, e più in generale in Cina: carretti, negozietti aperti sempre e cibo. Come potete notare la luce è un po' grigia, ma la Cina, come Milano, è afflitta da questo morbo incurabile.Shanghai 上海 - 10.07.2008 - Questa foto vuole mostrare uno degli scorci quotidiani di Shanghai: macchine, bici, gente, tecnologia e cemento. E' uno dei tanti e neanche il più impressionante agglomeranto di centri commerciali della metropoli. In questo caso si occupa di tecnologia ed è dove ho trovato le simpatiche schede SD da 2 Gb a 70 yuan (ovvero 6.5 euro): e chi me le ha vendute deve ringraziare che era il primo giorno che ero in Cina perché con un minimo sforzo si portano via a 50 yuan o anche meno l'una.Shanghai 上海 - 11.07.2008 - Il Giardino del Mandarino a Shanghai è uno dei pochi posti dotati di verde della città di Shanghai, per il resto affogata nel cemento quanto e più di Milano. Solo stando in Cina in estate e provando a visitare altre città con più vegetazione vi accorgerete di quanto la fottuta flora faccia la differenza! Per inciso è uno dei luoghi in cui è ambientato Shanghai Karma, il prossimo romanzo che io e il mio socio stiamo tentando di vedere pubblicato (senza grande successo peraltro, almeno per ora! :)

Shanghai 上海 - 11.07.2008 - I chinai hanno una predilezione per le decorazioni elaborate e fatte nei materiali più assurdi nei posti più visibili. I tetti dei palazzi e delle pagode sono ricolmi di animali mitologici ed ordinari, di guerrieri e personaggi delle leggende popolari, e la mia impressione è che i simboli siano una presenza costante nella geometria urbana e non cinese. In questo caso potete notare un bel dragone marino nel Giardino del Mandarino.Shanghai 上海 - 11.07.2008 - Questo muro decorato si trova nel Giardino del Mandarino. Se non aveste letto altre didascalie, il Giardino è uno dei pochi posti dotati di verde della città di Shanghai, per il resto affogata nel cemento quanto e più di Milano. Solo stando in Cina in estate e provando a visitare altre città con più vegetazione vi accorgerete di quanto la fottuta flora faccia la differenza! :) Shanghai 上海 - 11.07.2008 - Questa foto è stata scattata nella principale via commerciale di Shanghai, che come si può notare non è certo esente dalla costante industriosità chinaa, nonché dalla peculiare caratteristica arrangiona dei true chinai.Suzhou 苏州 - 12.07.2008 - La gita in giornata a Suzhou è stata un po' drammatica: siamo partiti con il Sole e siamo arrivati con l'uragano. Fradici siamo entrati in una tearoom per ripigliarci, incocciando in un'aria condizionata a 0 gradi, con conseguente semi congestione. Quando mi sono ripigliato, anche il tempo stava meglio, e abbiamo passeggiato tutto il giorno per la Venezia cinese, che ormai di Venezia non ha più nulla se non il nomignolo. In ogni caso è un bel posto, soprattutto i negozietti possono riservare molte gradite sorprese.

Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - L'arrivo a Kaifeng alle 6 di mattina è stato un po' traumatico: pioveva gocce microscopiche di acqua, e un numero esiguo di vecchietti pulivano la strada da quelli che sembravano i resti di una festa che avevamo chiaramente perso. Solo a sera ci siamo resi conto che il Mercato Notturno sarebbe stato lì per deliziarci, ma in quell'istante, stanchi dal viaggio insonne e provati dall'umidità, abbiamo solo sperato che chi faceva il turno di notte in reception fosse sveglio.Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Kaifeng è un paesino per gli standard chinai. Per piccola città un chinao intende un posto da 3 a 5 milioni di abitanti. Per grande paese uno da 1 a 2 milioni di abitanti. Kaifeng ne ha 500.000 più o meno, e camminando per le sue strade in parte ancora non asfaltate si ha la sensazione di conoscere meglio la Cina che vive al di fuori dei riflettori: e si scopre che non è poi così distante da quella che si incontra nelle metropoli. Anche qui le strade sono piene di taxi e carretti, i marciapiedi ingombri di gente che spende la sua vita in uno spazio pubblico e comune come quello della strada. Certo i beni che vendono sono più poveri che in molte metropoli, e il loro abbigliamento è più modesto, ma per il resto mostrano la stessa matrice culturale e sociale. Da noi, il senso della vita nelle strade, della colonizzazione del marciapiede e del quartiere si è perso; in Cina no, è vivo, e quotidiano.Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Questa è la vera Cina: chinai in strada, che mangiano cose semplici e chiacchierano di cose di tutti i giorni; stranieri osservati come alieni quali sono. Impagabile.Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Solo recentemente Kaifeng ha iniziato a coccolare le sue attrazioni turistiche. Infatti la Pagoda di Ferro e il suo parco, nonché il Tempio del Primo Ministro sono stati solo recentemente oggetto di ristrutturazione e di preparazione per il grande pubblico (complici i fondi per le Olimpiadi). La Pagoda Po invece è ancora rimasta al margine di questo magna magna, relegata in una zona periferica molto simile alle villas argentine, ma per questo molto autentica. Camminando nelle strade sconnesse e non asfaltate arriverete a muri che vi indicano con caratteri in vernice rossa la pagoda, e non potrete che ammirarne la bellezza semplice e magica. Anche la Pagoda Po, come il resto della Cina, non si è salvata dalla furia iconoclasta della Rivoluzione Culturale, ma i monaci e i fedeli che la usano per pregare stanno lentamente e inesorabilmente ripristinando i diecimila Buddha che ne decorano le pareti di roccia.

Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Nei templi chinai troverete spesso sculture simili a queste. Sono delle sorte di tartarughe primordiali o di draghi tartarughe, che reggono sulla schiena una stele con l'iscrizione della fondazione del tempio o del suo auspicio. D'altronde per i chinai le tartarughe sono simbolo di saggezza e stabilità, animali che sorreggevano il mondo nella remota antichità. E sono pure simpatiche, guardate il muso di questa, come si fa a non apprezzarlo? :)Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Ovunque, sui tetti dei templi, decorazioni di ceramica vetrificata: loro si invasano, ma anche io non ho potuto evitare di fargli otto milioni di foto. Questi esemplari sono abbastanza semplici e senza caratteristiche particolari, ma sono nondimeno belli.Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Le moschee in Cina sono identiche a un qualsiasi altro tempio, e trovare quella di Kaifeng è una discreta impresa, incastrata com'è nelle viuzze del quartiere musulmano. Noi avevamo quasi desistito, ma alla fine ne è valsa la pena. Le moschee cinesi sono tra i luoghi più pacifici che potrete trovare, poco visitate dai turisti e anche dai cinesi, se non al momento del culto. Per individuarle tenete d'occhio i megafoni che servono per la preghiera e la mezzaluna di solito collocata sopra il tetto del tempio al posto di un'altra decorazione. Spesso anche le scritte in arabo aiutano (ma potrebbero essere mendaci e portarvi da tutt'altra parte rispetto a dove volete essere :)Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Uno entra in albergo stanco morto, si fa una doccia, tempo mezz'ora riesce e dove non vi era nulla ecco apparire il Mercato Notturno. Se siete in Cina, non dovete perdervelo!

Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Il Mercato Notturno di Kaifeng è stata una delle sorprese più piacevoli di tutto il viaggio. Una volta usciti dall'albergo per cercare del cibo, ci siamo imbattuti in una pletora di bancarelle uscite da non si sa bene dove che ci offrivano ogni ben di Dio. Nella foto potete apprezzare la verve spiedinatoria dei chinai: se si può infilare in uno stecchino, state pur certi che in Cina ve lo servono alla griglia :)Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Di giorno questo incrocio è pieno di auto e di pischelli che attraversano per andare nei negozi delle grandi catene commerciali simil-americane delle vie principali del centro; di sera diventa una sorta di quotidiana fiera di paese, il Mercato Notturno della Via della Torre del Tamburo (Gulou Jie Yeshi)Kaifeng 开封 - 14.07.2008 - Seduti al tavolo di fianco a questa coppietta di giovani chinai, io e blanca ci siamo sfondati di guotie (ravioli alla piastra) fatti al momento sulla bancarella, anguria, spaghetti saltati e uno strano dattero cinese della famiglia dei lichis ma molto più dolci.Kaifeng 开封 - 15.07.2008 - Come vedete anche la Pagoda di Ferro non è esente dalle decorazioni in ceramica vetrificata. In questo particolare uno dei tanti demoni che si suppone servissero a cacciare gli spiriti maligni. Per la Pagoda non deve essere stato uno scherzo, dato che è sopravvissuta a svariati terremoti senza fare una piega.Kaifeng 开封 - 15.07.2008 - La Pagoda di Ferro (tieta) non si chiama così perché è costruita di tale materiale, ma perché le piastrelle di cui è ricoperta le danno un colore simile a quello del metallo brunito. Intorno alla Pagoda è stato costruito un bel parco con tanto di laghetto con pedalò a forma di cigno dal pacchianissimo nome turistico di "love boats". A parte le trashate il posto è bello e la Pagoda vale una visita.

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La mappa del nostro itinerario chinao

11 Agosto 2008 3 commenti

 

Sono pigro, ho speso un po’ di tempo a malapena a trasferire sul pc le quasi 2000 foto che ho fatto, ma non ho avuto la voglia di selezionarle ancora. Accontentatevi tanto per sapere che sono ancora vivo della mappetta con il nostro itinerario. Ci sarebbero molte cose politiche di cui parlare, ma tanto è agosto e nessuno legge, pensa, scrive, ha energie per ragionare. Tanto vale aspettare.

 

 

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Olimpiadi libanesi

7 Agosto 2008 6 commenti

 

Avevo scritto un articolo ma ho litigato con la form di noblogs. Per cui ora vi prendete la versione ridotta: io e Blanca tra 12 ore più o meno saliamo sull’aereo per rientrare in Italia; nel frattempo leggetevi il blog del mio socio per gustarvi la sapida rubrica Cazzate Olimpiche; quando rientro aggiorno il post su Pechino e metto su un po’ di foto così i commentatori assidui del blog smettono di scassare le palle; il Manifesto si capisce perché chiuderà, dato che manda due inviati a Pechino, non gli da pagine ad hoc, in compenso dice di no a tutte le loro proposte di articolo salvo poi scoprire che due giorni dopo le stesse cose peggio le scrive Rampini e rosicare come  bestie. 

中国加油!奥运会加油!

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