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Archivio per la categoria ‘kitchen’

Et voilà!

23 Ottobre 2006 Commenti chiusi

Et voilà: un pezzetto di fiore sardo, un pezzetto di caciotta mista di latte di pecora e capra, una robiola, 50g di crudo di parma, mezzo salamino ben stagionato, un passato di verdure (ottenuto dal brodo vegetale fatto il giorno prima per qualsiasi motivo), un pacchetto di fagolosi, un po' di pane tagliato a pezzetti e scaldato nel forno per fare i crostini, pomodorini secchi, un'insalata sempliee (noci, songino aka valeriana, pachino, scaglie di grana). La cena sontuosa è servita. Aggiungete un dessert a vostra scelta e sarete sazi per un paio di giorni (il dessert che ho fatto io ve lo conservo per un altro post). 

Tnx to: alissa, mosquito, chiara.

 

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Risotto alla zucca

14 Ottobre 2006 Commenti chiusi

Per poter preparare un sagace risotto alla zucca dovete preliminarmente dotarvi di un buon brodo. La versione yuppie della cosa prevede l'uso di un dado (preferibilmente vegetale) per la preparazione di un pentolino di 1-1,5 litri di brodo. La versione appassionata prevede la preparazione del brodo fatto come lo faceva mia nonna e mia madre, cosa che implica circa 1-1,5 ore di preparazione in più

Preparazione del brodo

  • Riempite una pentola d'acqua e aggiungete sale come se doveste fare la pasta (ie: due pugnetti di sale grosso per una pentola da 5-6 litri di acqua).
  • Pulite due gambi di sedano, una cipolla, due-tre carote, una patata (pelata preferibilmente), due zucchine, tre pomodori
  • Tagliate in due le verdure e depositatele nella pentola
  • Fate bollire a lungo coperte dal coperchio tutte le verdure. Il minimo è un'oretta, ma anche qualche decina di minuti in più non guasta, basta che non si asciughi troppo il brodo.

Preparazione del risotto alla zucca

  • Tagliate a pezzetti circa un quarto di zucca mantovana (quelle TONDE perdio non quelle LUNGHE!)
  • Fate soffriggere per una decina di minuti la zucca in olio d'oliva e  sale (abbondate che la zucca è dolce) in una padella larga e dal bordo alto (oppure in una pentola se siete sfigati come noi).
  • Aggiungete il riso crudo (tre pugnetti per persona)
  • Aggiungete subito due mestoli di brodo e iniziate a girare lentamente in modo che non si attacchi alla padella.
  • Continuate ad aggiungere mestoli di brodo ogni volta che il riso si sta asciugando, in modo da non lasciarlo mai andare a secco.
  • Aggiungete un massimo di 7-8 mestoli per 4 persone.
  • Dopo circa 25 minuti il risotto dovrebbe essere praticamente pronto: assaggiate e spegnete il fuoco
  • Aggiungete una punta di burro e girate fino a che si scioglie.
  • Lasciate riposare 2-4 minuti coperto da un coperchio e servite.

Tempo di preparazione: 2 ore (con brodo), 45 min (senza brodo)

Special Thanks: alissa! (sua nonna jara e sua sorella alice)

 

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Immagini e Cibo

5 Ottobre 2006 Commenti chiusi

Una delle cose che al momento mi sta mancando di piùè sicuramente una fotocamera per corredare le stronzate che scrivo in questo blog con delle immagini adeguate. In particolare per la categoria sulle ricette, la cosa la vivo come una perenne testimonianza del mio continuo stato di indigenza economica, che non mi ha mai permesso di avere molte proprietà. Così ogni ricetta senza foto mi mette tristezza, anche se spero prima o poi di avere abbastanza fondi per recuperare sul tempo perduto.

Perché vi sto ammorbando con questa lagna indegna di qualsiasi informazione? Perché mi è venuta in mente scorrendo il feed di uno dei miei siti preferiti: Bibliodissey. Il sito è dedicato ad immagini tratte da libri più o meno antichi ed è una fonte costante di ispirazione e curiosità. L'ultimo post è proprio dedicato alle immagini di libri di cucina e affini, suscitando in me una profonda invidia retrospettiva.

D'altronde suppongo che le connessioni tra immagini, arte e gastronomia siano un campo abbastanza ampio per perderci ore e ore di studio e di semplice fatuo invaghimento per colori e immaginari sapori. Navigando qua e là, giusto per dare merito alla pagina di Bibliodissey, ho infatti scoperto che addirittura esiste una associazione milanese che fa del cibo la materia prima della propria arte, e che forse potrei pensare di andare a trovare uno di questi giorni. 

Concludo aggiungendo un pezzetto di archivio al lavoro già notevole fatto da chi pubblica su bibliodissey con un link nuovo dedicato alle immagini del cibo medievale (truci), il cui nome mi ricorda un altro autistico.

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Il Pesto

24 Settembre 2006 6 commenti

Stasera pesto. Definirlo alla genovese è eccessivo considerato che: 

  1. gli ingredienti sono tutti milanesi
  2. non ho un mortaio e un pestello, ma una tazza e il manico di un coltello 🙁
  3. non ho nessuna ascendenza ligure, neanche a cercarla con il lanternino.

In ogni caso ci ho provato e il risultato non è stato malvagio. La ricetta è semplice e il segreto più di ogni altra cosa sta nel mettere la quantità adeguata di basilico e nello spatasciarlo per bene il più a lungo possibile. Quando credete che sia abbastanza siete sicuramente a poco più del 50% di quanto dovreste pestarlo 🙂

Ingredienti (per due persone):

    40-50  foglie di basilico

    1 spicchio d'aglio

    20 pinoli

    3 cucchiaini di grana grattuggiato

    3 cucchiaini di pecorino grattuggiato 

    3/4 di bicchiere di olio d'oliva extra vergine

    una decina di grani di sale grosso

Per prima cosa mettete l'aglio nel mortaio e spiaccicatelo per bene con il pestello. A seguire  ponete le foglie lavate e asciutte di basilico nel mortaio e iniziate a pestare: è importante che il movimento del pestello non sia tale da spezzare le foglie ma da spiaccicarle (con un tipico movimento rotatorio combinato alla pressione verso il mortaio). Insieme alle foglie di basilico aggiungete il sale. 

Dopo una buona ora di spiaccicamento potreste iniziare a pensare di aggiungere gli altri ingredienti, ma dipende da voi quanto volete rischiare. Sicuramente prima di farlo la pastella di basilico, aglio e sale deve essere molto uniformemente sminuzzata (quasi un puré) e abbondante deve essere il succo verde di basilico in cui sguazza.

Una volta arrivati a questo punto aggiungete i pinoli e continuate a pestare. Poi aggiungete il formaggio un po' per volta senza mai smettere di pestare. Per concludere aggiungete l'olio e lasciate riposare un po' prima di condire la pasta.

La prossima volta, foto! 

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Gnocchi di patate

23 Settembre 2006 Commenti chiusi

Bene. Partiamo con la ricetta di oggi.

Gli gnocchi di patate sono una ricetta semplice ma disumanamente buoni. Il consiglio e' di mangiarli conditi con burro e salvia preriscaldati in un pentolino.

Ingredienti: (per 4 persone)

    1 kg di patate (non le novelle per carità!)

    1/2 kg di farina 00

    un pizzico di sale

Preparazione: 

Bollite le patate in una pentola (ci vorranno circa 20-30 minuti). Una volta sincerati della loro cottura con una forchetta, mettetele in un insalatiera e pigiatele con una forchetta o con un apposito utensile.

Trasferite tutto su un piano già imbiancato di farina e aggiungete 3 etti di farina alla pasta di patate e sale secondo il vostro gusto.

Impastate il tutto aggiungendo ancora un po' di farina fino ad ottenere una specie di gnocco gigante.

Pulite il piano e rimettete una spolverata di farina: prendete un pezzo dello gnocco gigante e fatene una strisciolina arrotandolo con le mani sul piano infarinato. Una volta arrivati ad avere una striscia di un centimetro / un centimetro e mezzo di diametro, potete tagliarlo in gnocchi lunghi due centimenti e mezzo l'uno.

Deponete gli gnocchi su un vassoio infarinato in modo che non si ricompattino in un unico gnocco gigante 🙂  Attenzione: non disponeteli in strati sovrapposti!

Optional: se pensate di fare gli gnocchi al sugo, segnate ogni gnocco con una forchetta per fare tre incisioni parallele in cui il sugo si raccoglie meglio.

Una volta finito, bollite l'acqua, salatela a piacimento, buttate gli gnocchi che saliranno a galla nel giro di 2-3 minuti. Raccoglieteli mano a mano che galleggiano e servite in tavola con il condimento che preferite.

Buon Appetito!

 

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