Una storia già vista: è Sistema Inter!
La squadra nerazzurra sbarca a Catania per giocare contro una squadra di calcio, contro tutta la città (Lo Monaco il mafioso dixit), contro la stampa e contro gli arbitri e il designatore che ancora non ha sospeso Rocchi che tra un mese vedrà la sentenza del suo rito abbreviato per frode sportiva. L’arbitraggio di stasera ha ricordato pesantemente tempi molto più che bui, di cui anche Rocchi è stato protagonista, e deve essere citato per primo non per sindrome da accerchiamento anti-interista, ma perché ha determinato moltissimo la gara: Muntari prende un rosso al 30esimo, dopo che due minuti prima un giocatore del Catania su Ibra aveva fatto un numero identico senza vedersi fischiare neanche il fallo; nel primo tempo privo di qualsivoglia interruzione significativa (a parte l’espulsione), l’arbitro decreta tre minuti di recupero al solo fine di facilitare il Catania in superiorità numerica, gli stessi che decreterà nel secondo tempo con sei sostituzioni, per dire; i catanesi picchiano come dei fabbri e chiudono la gara con meno ammoniti dei nerazzurri; poi uno gira canale mette sul Milan e vede che Zambrotta cade al 47esimo e da terra cappotta Bocchetti senza veder fischiato né fallo né giallo, e un minuto dopo Maldini stende da dietro Milito lanciato a rete beccandosi un misero giallo. Misteri della fede, o meglio misteri di fede, quello che lecca il culo a Silvio e compagnia cantante.
Parlando della partita sembra un’altra Inter: alla faccia di polemiche e veline, spacchiamo il culo ai passeri, pressiamo, ci inseriamo, e il Catania non vede la biglia. Ci vuole l’espulsione di Muntari, che esce gridando "fascist" e baciando la maglia, eroico, per dare un po’ di fiato ai rossoneroazzurri. Nonostante questo non beccano un cazzo, e Lo Monaco può portare a casa i suoi zero punti senza recriminazioni. Se avessimo questo carattere in tutte le partite saremmo invincibili.
Protagonisti: JC oggi insuperabile, ritrovato; Maicon e Santon delle ire d’iddio; Burdisso e Cordoba in difficoltà quando sono presi in profondità e in velocità, ma ce la mettono tutta; Cambiasso, Zanetti e Muntari pressano ogni palla e recuperano ogni biglia che passa dal centrocampo; Stankovic è in serata, e si vede già al quinto minuto, quando con un inserimento alla Cristiano Ronaldo la butta dentro su cross mancino delizioso di Cruz. Davanti Ibra è in giornata di grazia, e non ce n’è per nessuno. Che dire: bravi tutti. Anche a Cabelino Maxwell che entrando e restando a centrocampo offre alleggerimento al settore arretrato e schianta definitivamente il Catania.
Grazie ragazzi, grazie Muntari e il tuo bacio sulla maglia, grazie di cuore, mi avete fatto godere e avete messo a tacere vedove, nostalgici, e merde di ogni genere. Dobbiamo essere più forte di tutto e tutti, se sei nell’Inter devi saperlo. E voi oggi lo sapete.